martedì 31 agosto 2010

CUORE LEGIONARIO

Agli amici, da uno non ancor risanato

Prologo

Qui, tra il faceto usuale e poi il serio,
in versi canterò l’aureo batterio,
ond’ebbero l’inizio tanti mali,
che fanno sospirare noi mortali!


Oh mio bel stafilococco
tutto d’oro, e mica sciocco:
dappertutto fai colonia,
in Somalia o in Patagonia…

ma da qualche mese in qua
hai trovato che ci sta
un bel posto nelle gore
delle valvole del cuore

dell’ignaro sottoscritto !
Che ha peraltro il suo diritto
di cercar chi le fa tutte
fino a che non li ha distrutte!

Qui davvero è una partita
dov’è in gioco la mia vita…
Dio l’ha data, ed ho il dovere
di arrivare a tante sere,

fino a quando Lui vorrà:
è per questo che son quà.
Antibiotici a go-gò,
che più tanti non si può,

senza soste, notte e giorno,
più degli “extra” a far contorno.
Con la fida “pianta” al fianco
tra il mio letto e questo banco

e nel lungo corridoio:
in complesso non mi annoio…
Leggo, scrivo e i giorni conto:
son due mesi, e il terzo affronto!

Ho passato il carnevale,
e ora fò il Quaresimale:
fino a Pasqua, o anche più in là?
Questo ancora non si sa.

Forse poi l’operazione
d’alto rischio, a conclusione.
Poi a casa? Oppur sta scritto
che da qui me ne andrò dritto

da Colui che mi ha creato,
per venire giudicato?
E di là cosa mi aspetto?
Fido in Lei che mi ha protetto,

per raggiunger, prima o poi
quel che spera ognun di noi:
un eterno dì beato
che per tutti è preparato!

Legionario di Maria Edoardo Semenza (scritto in Ospedale nel 2002)

mercoledì 25 agosto 2010

APOSTOLATO LEGIONARIO n.4

Gli ultimi Apostoli

“Ma chi saranno questi servi, schiavi e figli di Maria?
Saranno fuoco ardente, ministri del Signore, che metteranno dappertutto il fuoco del divino amore.
Saranno frecce acute nella mano potente di Maria per trafiggere i Suoi nemici: come frecce in mano a un eroe. (Sal 127,4)
Saranno figli di Levi, molto purificati dal fuoco di grandi tribolazioni e molto uniti a Dio.
Porteranno nel cuore l’oro dell’amore, l’incenso della preghiera nello spirito e la mirra della mortificazione nel corpo. In ogni luogo saranno il buon profumo di Gesù Cristo per i poveri e i piccoli, mentre saranno odore di morte per i grandi, i ricchi e i superbi mondani.”
(S.Luigi M. di Montfort : “Trattato della vera devozione a Maria “. (cap. 56 )

domenica 22 agosto 2010

APOSTOLATO LEGIONARIO n.5

APOSTOLATO ALLA STAZIONE FERROVIARIA

Gloria, proveniente da Livorno: un incontro molto bello. E’stata educata cristianamente, aveva fede, ma la sta perdendo a causa delle prove della vita; è molto triste, ha perduto il padre a tredici anni, la mamma, dopo lunghe sofferenze; ora è sola. A 44 anni non ha prospettive se non lavoro e solitudine. Col fidanzato, già era pronto il mobilio poi, per opposizione della suocera, tutto è andato a monte.
La sproniamo alla fede, all’amicizia con il Signore, alla fiducia nella Madonna. Gradisce il Vangelo, la Medaglia Miracolosa e una poesia. Sembra molto confortata, dà e chiede l’indirizzo. Se abitasse nella nostra città, afferma, verrebbe senz’altro alla Legione.

Raffaele, cinquant’anni. La vecchia mamma gli parla di Dio, ma lui stenta a crederci, e tuttavia ci torna spesso col pensiero; anche adesso, con noi, ne parla volentieri, quasi desiderasse di essere aiutato a superare i suoi dubbi. Prendiamo spunto dal richiamo della mamma, per instillargli amore alla Madonna, la Mamma di tutti. Ci ascolta con interesse e gradisce la Medaglia Miracolosa.

Vincenzo,trentacinque anni, vita avventurosa; è stato nella Legione Straniera. Espulso dalla Francia, vive di picoli furti. E’ un giovane di bel aspetto, piccolo ma atletico. E’ originario del centro Italia ma ha passato la sua fanciullezza nel sud Italia,in un convento di Cistercensi. Allora aveva sentimenti religiosi e ancora ricorda quando, rientrando in famiglia, allestiva l’altarino della Madonna. Ora dice di non credere più a niente, perché tutti sono malvagi e infidi (anche a noi ha lanciato sguardi di diffidenza), e sottolinea il suo scatto con una bestemmia e parolacce varie. Allora uno di noi gli dice, tenendogli un braccio con affetto, che questi scatti non può ispirarglieli che il demonio. E lui stranamente, subito si calma, e con una risata, ammette che forse è proprio così. Cerchiamo di instillargli di nuovo sentimenti di affetto per la Madonna, è Lei che ha combinato questo incontro, tramite i Suoi Legionari (che crede? Anche la Madonna ha i Suoi Legionari!). Dopo qualche esitazione, accetta la Medaglia e si stupisce che uno di noi conosca l’Ave Maria in francese, si vanta di ricordarla anche in latino. Gli raccomandiamo di recitarla questa sera stessa, con sentimento. Ammette di essere confuso, perché da una parte è certo che la Religione ora non serve più, ma dall’altra è portato ad augurarsi che ce ne fossero centomila come noi. Insomma, ci lasciamo da buoni amici e spera di incontrarci di nuovo.
(Un Presidio di Roma)

APOSTOLATO LEGIONARIO n.6

Ci ha molto impegnato la sistemazione di Lina,un’ anziana signora con scarse risorse economiche,senza parenti e in preda all’angoscia dello sfratto esecutivo.Dopo vari sforzi siamo riuscite a farla accogliere nel pensionato di S Pietro in vincoli,ed ora è più serena. Abbiamo seguito Lucia un’ ultra centenaria,anche quando è stata trasferita in un lontanissimo Ospedale. Seguiamo costantemente un giovane padre di famiglia che recentemente ha ripreso a drogarsi,mettendo in seria difficoltà l’intera famiglia. Una delle nostre consorelle fa catechismo ai bambini della prima Comunione,visita spesso l’Ospedale di Albano,ove è riuscita a far evitare un aborto,e a far comunicare un anziano che aveva tralasciato l’Eucarestia per più di trent’anni.La Caritas ci ha affidato tre anziani che seguiamo,soprattutto spiritualmente. Su segnalazione abbiamo fatto visita ad un nuovo assistito,un anziano professore ateo,il quale dopo un iniziale diffidenza ha cominciato a riceverci con piacere.(Un Presidio di Roma)

A PROPOSITO DI DARWINISMO

Dal libro “L’origine dell’Universo” di Jhon F. Ashton

Per concludere un esempio di combustione: il bombardiere. A questo insetto occorre una miscela esplosiva (perossido di idrogeno e idrochinone),una camera di combustione per contenere le sostanze chimiche e ugelli di scarico per espellere la miscela nella quale vengono iniettati anche due catalizzatori ( gli enzimi catalasi e perossidasi) tutto questo perché la reazione violenta avvenga nel momento giusto mentre la miscela viene rilasciata dalle ghiandole anali. Il bombardiere gestisce tutto con grande facilità ed è in grado di lanciare in successione quattro o cinque bombe in faccia al predatore,capacità controllata dai muscoli e guidata da un sistema nervoso riflesso….Tutti i suddetti requisiti avrebbero dovuto essere presenti nello stesso MOMENTO EVOLUTIVO ! E’ impossibile che una creatura INTERMEDIA potesse sopravvivere e questo a causa di una serie di rischi: 1) sarebbe esplosa in mille pezzi (perché dotata di miscela esplosiva e di catalizzatori ma priva di un sistema di scarico); 2) si sarebbe consumata internamente avendo la miscela esplosiva,tutti i necessari ugelli di scarico,ma nessun catalizzatore; 3) sarebbe rimasta vittima dei predatori nonostante il tentativo di farli a pezzi con i catalizzatori e un sofisticato sistema di scarico essendo priva della miscela esplosiva ! Perché la creatura possa funzionare tutto deve essere al proprio posto”
(Andrew McIntosh matematica)

“il secondo campo da me osservato è stato quello dei reperti fossili,ovvero i resti di forme di vita intrappolati nelle rocce sedimentarie. Ben presto mi resi conto che i reperti fossili non dimostrano l’evoluzione graduale di una forma di vita in un’altra,come preconizzato e richiesto dall’evoluzione. Gli anelli mancanti vengono così definiti perché mancano sul serio,non ne è mai stato trovato uno. In tutti i principali passaggi vi sono delle lacune nei reperti fossili: dai pesci agli anfibi,dagli anfibi ai rettili;dai rettili agli uccelli; e dai rettili ai mammiferi. Inoltre non è mai stato scoperto alcun resto fossile di creatura che colleghi l’essere umano ai suoi antenati primati; creature metà scimmia/metà uomo sono il frutto della fantasia degli artisti che le disegnarono per i libri nei quali apparvero. Mi irritava e mi irrita ancora,leggere del famoso uomo di Piltdown,quando era stato chiaramente perpetrato un inganno in cui i frammenti del cranio e della mandibola di un orango erano stati ricreati perché apparissero come i resti fossili di una creatura metà scimmia/metà uomo. Se gli evoluzionisti hanno la prova che le scimmie si sono evolute in esseri umani,perché falsificarla ….Tuttavia esaminando la letteratura trovai articoli in cui era riportato che analizzando la stessa roccia con metodi diversi erano state ottenute età diverse.I In queste pubblicazioni gli autori si dilungavano sulle cause di tali discrepanze e sul motivo per cui l’età dovesse essere stabilita in base al contenuto di fossili presenti nella roccia o nelle rocce adiacenti. Ma in questo caso ci troviamo di fronte a un ragionamento tortuoso:L’età della roccia viene stabilita dall’età di un fossile e l’età di quest’ultimo viene a sua volta definita dall’evoluzione.La prova dell’evoluzione si fonda sull’età delle rocce in cui il fossile viene ritrovato. In altre parole mi resi conto che la base per datare le rocce è l’evoluzione e che l’unica prova dell’evoluzione è l’età delle rocce in cui i fossili vengono ritrovati. Pertanto il teorema dell’evoluzione diventa la principale prova dell’evoluzione. In questo periodo cominciai a rendermi conto che l’idea di evoluzione era,nel migliore dei casi,un’ipotesi e che non era stata dimostrata.Mi convinsi,e lo sono ancora,che gli individui credono nell’evoluzione,perché scelgono di farlo. Non ha nulla a che fare con le prove. L’evoluzione non è un fatto,come sostengono così tanti fanatici. Non c’è un briciolo di prova che dimostri che la vita sulla Terra ha seguito un ciclo evolutivo. (A.J.Monty White chimica fisica)

APOSTOLATO LEGIONARIO n.7

Gino ci accoglie in casa e ci fa conoscere la moglie ammalata,operata di recente (forse tumore al cervello). Lei ci racconta di essere serena e ringrazia Dio che le ha conservato una fede grande. All’Ospedale ha conosciuto un prete polacco che le ha dato tanto conforto; ma al ricordo delle proprie sofferenze si commuove e ringrazia delle nostre parole volte a confermare la sua fede e l’accettazione della volontà di Dio,il quale,sicuramente,ha per noi progetti di amore. Il marito che assiste alla commovente conversazione,accetta di recitare il S.Rosario tutti i giorni; gli doniamo la nostra Tessera Legionaria che lo rende Ausiliario. Alla moglie,invece,doniamo la Medaglia Miracolosa,proponendole di prendere la Madonna come madre. (Un Presidio di Roma) (

SPIRITUALITA' LEGIONARIA

“ Ricordate sempre che voi siete Legionari di Maria. Voi dovreste essere fieri di essere conosciuti come Legionari,Membri dell’esercito di Maria. E’ un privilegio poter lavorare per la nostra Regina e per Suo Figlio e dobbiamo cercare di dare il nostro meglio,perché niente è abbastanza buono nel suo servizio. (par.77)
(La Legione) Sarà una delle forze più potenti per la ricostruzione della società.(Par.79)
Maria ci chiama: che onore! Ella ci offre il Suo strumento,la Legione. Le rifiuteremo la nostra indispensabile collaborazione? (Par.80)
La Legione sarà la risposta a tutti i tuoi problemi. (Par 82)
E’ la volontà,la volontà,la volontà che conta. (Par.98)
Chiedere di essere fedeli ugualmente quando tutto è nero. (Par.99)
Ciò che è impossibile per noi è possibile per Lui; prendeteLo in parola. (Par.100) “
( “ Parole di vita” di Edel Quinn)

TESTIMONIANZE

“ Quale rapporto oggi con la Legione di Maria ? Si tratta di un legame di gratitudine,affetto e stima,ma anche di servizio: con voi sono Legionario e per voi sono sacerdote. La Legione di Maria,quest’ambiente di origine,continua ad essere tuttora una fonte di aiuto e di sostegno nel mio cammino di vita sacerdotale: i tratti caratteristici della spiritualità legionaria che nel gruppo ho imparato e vissuto,in tutto ciò che di buono,edificante e arricchente contenevano,sono confluiti nel terreno della mia Congregazione che erano in sintonia con questa,così che rendono più fertile la mia fede e la mia fedeltà. Esiste un ideale comune tra Monfortani e Legionari,l’amore appassionato a Gesù Cristo ed anche un cammino comune,il fiducioso abbandono alla Vergine Maria. La pratica della spiritualità di S.Luigi Maria di Montfort,Patrono della L.M. accomuna lo spirito e la vita di ambedue,facendoci sentire una stessa famiglia. Nessun santo,ci ricorda il Manuale,” ha avuto una parte maggiore della sua,nello sviluppo della Legione: lo stesso Manuale è pervaso del suo spirito; le preghiere echeggiano le sue stesse parole; Egli è veramente il maestro della Legione.”
(p.Bruno Cuzzilla -3° Congresso Legionario Reggio Calabria)

venerdì 13 agosto 2010

LA PREGHIERA CATTOLICA E ISLAMICA

Secondo i cattolici

E’ una relazione personale e intima con Dio.
Il punto cruciale delle nostre differenze con l’Islam, sta nel mistero dell’Incarnazione; da qui , infatti, l’importanza per il cristiano di ottenere un suo coinvolgimento personale sul piano della Fede e specialmente della preghiera, perché così come Dio ha voluto assumere la nostra condizione umana, allo stesso modo Egli vuole che l’uomo entri nella Sua Vita divina.
“Dio dimora in lui e lui in Dio” (1° Gv 4,15) Questo mirabile scambio non può avvenire senza la nostra partecipazione attiva., Pertanto sono necessari un continuo superamento del formalismo rituale e una interiorizzazione della preghiera, perché la ritualità dei gesti e delle parole ha un valore vincolante solo nel caso delle formule sacramentali.
La SS Trinità divina si rivela a noi nel dono totale di Dio-Amore sulla Croce. Il Figlio offre al Padre il proprio Spirito, per dare all’uomo la Salvezza, cioè la possibilità di partecipare alla Sua stessa Vita. E questo stesso Spirito “viene in aiuto alla nostra debolezza e intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili…”(Rm 8,26) partecipando così alla preghiera dei figli di Dio.
Dai Vangeli scaturisce una profonda intimità e perfetta unione tra Dio, il Figlio fatto Uomo e coloro che, nella Fede, accolgono il mistero del Dio Incarnato. “Tutto mi è stato dato dal Padre Mio; nessuno conosce il Figlio, se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.” (Mt 11,27)
E ancora: “Gli dice Tommaso: Signore non sappiamo dove vai, come possiamo conoscere la via? Gli dice Gesù: Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno va al Padre se non attraverso di Me…Gli dice Filippo: mostraci il Padre e ci basta. Gli dice Gesù:da tanto tempo sono con voli e non mi avete conosciuto, Filippo? Chi ha visto Me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: mostraci il Padre? Non credi che Io sono nel Padre e il Padre è in Me?” (Gv 14,5-10)
Nel colloquio con la samaritana, Gesù rivela la Sua natura piena di Amore espansivo. “Le risponde Gesù: se tu conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti dice: dammi da bere, tu Gli avresti chiesto, ed Egli ti avrebbe dato acqua viva” (Gv 4,10)…
E alla donna che allude all’acqua del pozzo, Gesù aggiunge: “colui che beve di quest’acqua, avrà ancora sete. Colui invece che beve dell’acqua che gli darò Io, non avrà mai più sete; ma l’acqua che gli darò, diverrà on lui una sorgente di acqua che zampilla verso la Vita Eterna.” (Gv 4,13)



Secondo i musulmani

I Musulmani usano formule fisse e rigide come :”Allah è Grande, Allah è Misericordioso etc.
Le forme o frasi di preghiera non contengono un verbo, ossia non sono soggettive; manca il soggetto che compie l’azione di lodare o di attestare che Dio è Grande etc. Sono espressioni neutre, che escludono intenzionalmente il singolo orante. Infatti queste formule sono attestati universali che non sono soggetti alla volontà di chi prega e sono atti di adorazione dovuti a Dio, indipendentemente da chi li compie.
All’uomo non è permesso dire: “Io lodo Dio” perché questo potrebbe far supporre che io ho il potere di dare lode, o meno, a Dio; quindi eserciterei un certo potere su di Lui. Secondo i Musulmani ciò è inammissibile, perché Dio si loda da Sé. Al credente viene chiesto solo che egli esprima la sua intenzione di pregare. Se il credente dicesse: “Io lodo Dio”, e poi nel suo cuore non credesse, sarebbe una menzogna, ma se egli dicesse; “Lode a Dio”, questo risulta sempre essere vero.
Non c’è quindi nessun coinvolgimento personale, quindi nessuna relazione con Dio.
Poiché tutti i Musulmani pregano con le stesse formule e gesti e nella stessa lingua (l’arabo), non ha alcuna importanza che il singolo capisca, o meno, quello che pronuncia, dal momento che egli, nel pregare,è coinvolto in questa dimensione universale. Il suo, infatti, non è un atto personale, ma il riconoscimento di essere uno tra i servitori che lodano e adorano il Dio Unico.
La preghiera musulmana è l’espressione logica della non-relazione tra la creatura e il suo Creatore. Infatti Dio, nella Sua unicità e alterità, non ha la possibilità di trovare un punto di contatto, un rapporto di intimità, con l’uomo che ha creato; sarebbe per Lui snaturare la Sua Essenza divina, un confondere la creatura col Suo Creatore. Quindi, per il Musulmano, a Dio manca la possibilità di comunicare con le Sue creature. (!)
Nella preghiera musulmana, Dio prende le distanze da colui che prega, a causa della Sua trascendenza e alterità, con una sorte di “gelosia” che deriva dalla Sua natura divina, tale da impedire l’ascolto della voce di chi Lo prega.
Inoltre, per i Musulmani, è blasfemìa parlare di Trinità: “E sono empi coloro che dicono: Dio è il Terzo di Tre. Non c’è altro Dio che un Dio solo e, se non cessano di dire simili cose, un castigo crudele toccherà a quelli di loro che così bestemmiano.” (Sura 5 versetto 73). Inoltre “Quando Dio disse: O Gesù, Figlio di Maria, sei tu che hai detto agli uomini: prendete Me e Mia Madre come dei, oltre a Dio? Gesù rispose: Gloria a Te! Non Mi appartiene di dire ciò che non ho il diritto di dire. Se lo avessi detto, Tu lo avresti saputo. Tu conosci ciò che è nell’intimo Mio, e Io non conosco ciò che è nell’intimo Tuo! In verità Tu solo conosci ogni segreto.” (Sura 5 versetto 116).
Il Corano riconosce a Gesù un carattere profetico e messianico, anche se Gli viene negato il titolo di Signore e Salvatore, oltre alla Sua identità di Figlio di Dio. Gesù è annoverato tra i 25 Profeti il cui compito è uguale per tutti: annunziare al popolo l’esigenza assoluta del monoteismo e avvertirlo del giudizio finale imminente e implacabile. Inoltre, secondo il Corano, Gesù non è morto, perché Dio Lo ha richiamato a Sé per smentire coloro i quali, credendo di averLo ucciso, hanno crocifisso al Suo posto, uno simile a Lui. “Perché hanno detto: Sì, noi abbiamo ucciso il Messia,Gesù Figlio di Maria, il messaggero di Allah. Ma non l’hanno ucciso, non l’hanno crocifisso, bensì qualcuno fu reso ai loro occhi simile a Lui…ma Allah Lo innalzò a Sé “ (Sura 4 versetto 158). In merito poi al giudizio finale: “In verità sarà Lui ad annunciare l’ora” (Sura 43 versetto 61) e che ritornerà Musulmano, il giorno della risurrezione per “ testimoniare contro la gente del Libro”, cioè i Cristiani. Per il Corano dunque, Gesù sarebbe venuto per annunciare il suo successore, cioè il Profeta Maometto!
Commento del Redattore:

In nome di un monoteismo assoluto, viene negata ogni altra dimensione di Gesù che, per i Cristiani, è Parola Eterna del Padre, Verbo Incarnato che rivela il volto del Dio-Amore, crocifisso e risorto, per dare agli uomini la Salvezza che viene da Dio. Tutto questo mi compunge il cuore di tanto amore per Gesù che mi ha voluto Cristiano. D’ora in poi, la sera, prima di dormire, rivolgerò le preghiere della sera al mio amato Gesù e dirò, con cuore pieno di riconoscenza: “Ti amo Signore Gesù, con tutto il cuore, e Ti ringrazio di avermi creato e FATTO CRISTIANO.

Carlo (Elaborazione dalla Rivista dei Missionari d’Africa)