domenica 11 dicembre 2011

SPIRITUALITA'

LA LEGIONE IN PARROCCHIA

La Legione di Maria svolge il suo apostolato al servizio della Chiesa, seguendo un programma stabilito settimanalmente.
Oltre a partecipare alle varie attività della Parrocchia, come le funzioni liturgiche, il S. Rosario in Chiesa, la cura e la sistemazione dell'altare e quant'altro, non perde mai di vista quello che è l'obiettivo primario del suo operato e cioè avvicinare quante più persone sole, malate, con situazioni particolari di vita, per dare loro non solo un conforto morale, ma soprattutto spirituale.
Questo, grazie ad una adeguata preparazione sotto la guida del sacerdote che guida il gruppo legionario.
L'impresa non è sempre semplice, perchè si possono incontrare situazioni in cui l'anima, ottenebrata dal dolore, dalle difficoltà e dalle delusioni della vita, non riesce più ad intravedere la mano che Dio le tende.
Ma la luce di speranza può arrivare attraverso un piccolo legionario armato soltanto della sua fede, del suo coraggio, della certezza che tramite la sua persona Dio darà il Suo aiuto; il soldato di Maria darà tutto sé stesso per aprire nuovi orizzonti di quella che è la Vera Vita a colui che ha di fronte.
Una vita improntata sulla realtà di Dio, la Sua figura, la Sua Parola, contribuendo alla diffusione della devozione a Maria, per Maria, soprattutto con l'aiuto di Maria.
In questo modo agevolerà il sorgere di nuove vocazioni, il reclutamento di nuovi legionari i quali, sull'esempio di chi li ha preceduti, avranno la consapevolezza che ognuno di noi non appartiene ad alcuno, se non a Dio.
Questa è la nostra realtà: noi, come figli di Dio a Lui solo apparteniamo, voi, io, i nostri genitori, l'intera umanità. Noi siamo “i suoi tesori”.
Egli avrebbe potuto anche fare a meno di noi, in quanto basta a sé stesso, ma Lui che è Amore, ha voluto qualcuno da amare sulla terra; noi siamo stati sempre presenti nella Sua mente, già prima che nascessimo Egli conosceva i nostri nomi e sapeva quale sarebbe stata la nostra vita. Un vivere fatto sì, di gioie, soddisfazioni, ma anche di difficoltà, dolore e speranza; ma da lassù, fra le stelle dove abita ci parla così:”Anima cara, non preoccuparti delle prove che incontrerai durante la tua vita sulla terra, perchè io ti darò il mio aiuto; chiamami, ti risponderò, la mia mano è pronta a sorreggerti, le mie braccia ti stringeranno a me. Sentirai il mio cuore che batte per te”.
Questo è quello che vedo con gli occhi dell'anima pensando alle cose di lassù. Nel cuore sento tutto questo: sarà emozione del momento? O è un mezzo che mi viene dato per rafforzare il mio prossimo nella fede? So soltanto che in questo momento il mio cuore è oltre la terra.
Grazie Gesù per il solo fatto che Tu esisti, grazie Gesù per l'amore che ci porti, sarà nostra cura ,in qualità di figli, di ricambiarTi.
Tendi sempre la Tua mano e noi la stringeremo durante il cammino della vita, quella mano benedetta che un giorno sfiorerà il nostro volto in una carezza infinita.


EMMA
(Presidio Nostra Signora di Lourdes-Roma-Parrocchia S.Elena)

lunedì 21 novembre 2011

TESTIMONIANZE

Un favore ricevuto per intercessione del Servo di Dio Frank Duff

“Sono Maria, una Legionaria del Presidio Nostra Signora di Lourdes di Roma (Curia Maria SS. Assunta). Sono madre di due ragazzi Daniele ed Enrico, rispettivamente di anni 24 e 18.
Il principio prioritario della mia vita è quello di coltivare ed arricchire la mia spiritualità attraverso i Sacramenti, la S.Messa, la preghiera e la meditazione della Parola di Dio; ho sempre cercato così di testimoniare ai miei figli uno stile di vita cristiana che li esortasse a frequentare la Chiesa.
Purtroppo però Daniele, dopo aver ricevuto il Sacramento dell’Eucarestia, si è allontanato da ogni pratica religiosa, il che ha determinato in lui dei comportamenti negativi, quali bestemmia, litigiosità, disprezzo verso i Ministri della Chiesa, cercando anche di ostacolare me e il fratello a partecipare alla S.Messa e ad altre iniziative di carattere spirituale.
Comunque, io ho sempre continuato a pregare per lui il Signore e l’ho affidato alla protezione materna della Vergine Maria. Inoltre, quando nel Presidio siamo state invitate a recitare la preghiera per la beatificazione di Frank Duff, io ho sempre chiesto al nostro fondatore la sua intercessione per la concessione della grazia della conversione di Daniele.
Con mia grande gioia e stupore, circa un mese fa, Daniele mi ha espresso il desiderio di riaccostarsi al Signore, chiedendo il Sacramento della Riconciliazione. L’ho indirizzato al nostro Direttore spirituale, con il quale si è incontrato varie volte ed ora lui ha comunicato l’intenzione di ricevere il Sacramento della Cresima. Desidero far partecipe di ciò la Legione di Maria, esprimendo la mia profonda gratitudine alla nostra Madre Celeste e al nostro fondatore che dal Cielo ha cooperato all’accoglimento delle mie preghiere.”
(dalla “Voce della Legione”)
Roma 24-10-2004

APOSTOLATO 14

APOSTOLATO

Per quanto riguarda il lavoro di apostolato alla Stazione Termini di Roma, siamo sempre più convinti di quanto siano opportuni certi incontri che ci dimostrano quanto le varie mentalità abbiano delle costanti continuamente ricorrenti: molti degli intervistati non segue più la Religione che ha abbandonato dopo la pubertà, per motivi non sempre obiettivi. La scusa ricorrente è attribuita al preteso cattivo comportamento del clero. Il nostro impegno in queste veloci, ma feconde conversazioni che spesso penetrano nell’intimo dell’intervistato, è tutto volto a risvegliare in loro la gioia della Fede perduta, il senso della vita che dà scopo alle vicissitudini di un’esistenza logorata dal dolore e dal male. A volte ci sembra di riuscire a sensibilizzarli circa la grande fecondità del dolore, sopportato per amore di Dio; al pessimista illustriamo la gioia e la serenità della vita, quando si vive in grazia di Dio; al ribelle ad ogni vincolo umano o divino, annunciamo che non è solo al mondo, che Dio veglia anche su di lui e gli è amico, che tutto il male che dobbiamo sopportare in questa vita, ci è utile per raggiungere un bene maggiore che durerà in eterno.
Purtroppo, spesso gli intervistati sono esseri privi di speranza e vedono la vita come una condanna feroce da cui è lecito sfuggire in ogni modo, perseguendo il benessere a tutti i costi. Non tutti vedono in questo edonismo sfrenato il pericolo di una irreligiosità che porta con sé la totale perdita dell’uomo. (Apostolato alla Staz.Termini 1984)

Una visita sconvolgente

Durante la visita in un palazzo del centro città, abbiamo conosciuto due fratelli diciassettenni, soli in casa. Ci ha sconvolto la loro giovane età traboccante di malizia e odio per la vita, il loro veloce procedere verso il male e la morte. Chi ha potuto compiere tanto scempio in anime così giovani ?
Chi li ha condotti verso l’odio per gli uomini, verso la distruzione di ogni dignità umana, verso l’imbarbarimento della coscienza, verso lo spregio d i Dio e del prossimo, verso l’esaltazione della violenza fine a se stessa e verso l’annichilimento totale? Poiché in questi termini si sono espressi i due poveri fratelli che, all’unisono, ci hanno sommersi di minacce e negatività. Ci hanno promesso che, incontrandoci in compagnia dei loro sciagurati compagni, ci prenderanno a calci; e a dimostrazione di quali micidiali strumenti si trattasse, ci hanno mostrato grossi scarponi con la punta rinforzata in acciaio!
Trascurando tali minacce, del resto molto improbabili, ci ha impressionato invece, lo spettacolo della loro degradazione morale. A tutto abbiamo cercato di reagire, mettendoli più volte in difficoltà, spingendoli a riflettere che l’uomo ha qualche cosa in più delle formiche a cui loro si paragonano, e che il pensiero, gli affetti, la coscienza, sono attributi esclusivi dell’uomo che non deve essere così infangato. La loro situazione ci spaventa, ci duole, ci ha lasciato tanta amarezza; torneremo, se possibile, a discutere ancora, ma prima dovremo pregare molto.
(Apostolato nelle case 1987)

Apostolato ed evangelizzazione

Durante gli incontri cercati per strada, invitiamo i passanti a orientare la propria vita e considerare almeno un poco la difesa della Religione, ma l’impressione che ne ricaviamo è che il nostro invito sia respinto, che non c’è attrattiva in un lavoro svolto a vantaggio del prossimo, perché non comprendiamo che il bene del prossimo promuove il nostro; siamo consci che il mondo è prigioniero di questo immobilismo, di questo concentrarsi sui propri problemi, rendendosi sordo ai bisogni degli altri, ma non possiamo esimerci da questa prova che coinvolge tutti.
Dobbiamo continuare, continuare, continuare fino a che la volontà divina reputerà giunta la fine di tale prova. Anche le visite di apostolato svolte nei locali della Stazione Termini, hanno prodotto gli stessi scarsi frutti. Sempre più spesso la gente non si ferma e l’argomento religioso sgomenta al punto che essi fuggono rapidamente da tale situazione. Il motivo addotto è la fretta, ma è chiaro che sempre più spesso si preferisce non soffermarsi su temi tanto coinvolgenti. A causa di tale situazione, i colloqui sono ridotti di numero rispetto al passato, però qualche volta è possibile trovare persone che hanno bisogno di un orientamento e in questo caso la nostra azione è, oseremmo dire, determinante.
A questo proposito ci rammentiamo di un giovane che, all’inizio, si proclama ateo, forse per sfuggire l’argomento, ma poi, dopo la nostra pressione discreta, dichiara di cercare Dio, accetta la Medaglia Miracolosa, ascolta con interesse il messaggio dell’amore di Maria, manifestando per Lei un certo rispetto, sentendosi attratto dalla Sua Provvidenza materna. Crediamo che questo incontro potrà segnare tutto il suo futuro di cristiano, e torniamo a casa pieni di gioia.
(1995)

Un caso ci ha particolarmente colpiti, perché non ci è stato possibile risolvere né migliorare il problema. Un giorno, con nostra grande gioia, è arrivato nel Presidio un giovane di 25 anni, attirato dal nostro poster affisso all’ingresso della Chiesa. Sembrava animato dalle migliori intenzioni.
Nei rapporti con i degenti degli Ospedali, si comportava come un esperto Legionario, cosicché la nostra speranza di aver trovato un valido elemento, cresceva sempre di più. Però, certi atteggiamenti e certi discorsi, non ci erano chiari e quando abbiamo approfondito, abbiamo scoperto una tremenda situazione familiare. Questo ragazzo è il tormento dei genitori, poiché si droga, maltratta i genitori e la sorella e spreca tutto il denaro di cui viene in possesso. Il padre ha chiesto il nostro aiuto e noi, per quanto possibile lo abbiamo accordato. Ma il ragazzo frequenta cattive amicizie, si rende irreperibile per lunghi periodi, fa una vita da sbandato e non rispetta alcun codice morale.
Per sfuggire al nostro giudizio che teme, non si è fatto più vedere e già da molti mesi abbiamo perso le sue tracce.

Se è vero che non vi siano “rose senza spine”, è vero anche il suo contrario, ossia che non vi siano “spine senza rose”. Infatti tra tante difficoltà, abbiamo avuto l’enorme gioia di poter plasmare la vita spirituale di Margherita, una cameriera cinese che desidera convertirsi alla vita cristiana.
Due nostri Legionari, venuti a conoscenza di tale desiderio, si sono offerti per la necessaria preparazione a ricevere i Sacramenti del Battesimo, S.Comunione e Cresima.
Interpellato il Parroco della Parrocchia in cui vive, egli ci ha comunicato che desidera una preparazione di almeno due anni. Teniamo i nostri incontri nell’abitazione stessa dei suoi datori di lavoro i quali partecipano volentieri agli appuntamenti quindicinali; pertanto tutti noi stiamo riscoprendo e meditando insieme, tutto il Catechismo, fin dal suo inizio, con nostro grande piacere e beneficio spirituale.

domenica 13 novembre 2011

TESTIMONIANZE

C'ERA UNA VOLTA …......

Sono trascorsi ormai cinque anni da quando il mio Parroco, Don Stefano, mi invitò a far parte, assieme a lui e al diacono Carmine con sua moglie Paola, ad un corso di preparazione di coppie al matrimonio. Ricordo che gli risposi: “Come posso io, data la mia età (allora vicina ai 70), dare il mio contributo nella mia condizione di vedova, con una esperienza - tra l'altro - molto breve di vita coniugale?”. Qualcuno mi disse "FIDATI" ed io mi sono fidata e posso dire che ora considero questa esperienza come una delle più belle della mia vita.
E' proprio vero che bisogna fidarsi di Dio, perchè Lui, che sa ciò di cui tu hai bisogno, ti conduce attraverso strade sconosciute per farti gustare la Sua presenza ed il Suo amore e ti rende consapevole che quella Presenza e quello stesso Amore ha illuminato tutto il tuo vissuto senza che tu te ne accorgessi.
Mi chiamo Enza, ho avuto il dono di nascere in una famiglia onesta, di essere educata al rispetto delle persone e delle tradizioni, compresa la religione della quale, però, avevo una conoscenza molto superficiale; lo consideravo un argomento molto secondario, non interessante. Devo comunque confessare che, nonostante avessi tutto ciò che può desiderare una “brava ragazza” (come mi definivano all'epoca), sentivo in me un' inspiegabile sensazione di vuoto di cui però non mi curavo affatto; i miei pensieri erano altri, avevo tanti sogni nel cassetto : primo, fra tutti, quello di costruire in piena libertà , assieme al mio lui , coetaneo, conosciuto sui banchi di scuola, una famiglia tutta mia. Il mio lui era un ragazzo più formato ed informato di me sull'argomento religioso e spesso mi invitava a riflettere sul mio atteggiamento di rifiuto senza ottenere però, da parte mia, nessun risultato. Concretizzammo, dunque, il nostro sogno sposandoci all'età di 24 anni: abbiamo avuto subito la gioia di una figlia ed anche per lei cominciammo a costruire sogni e progetti. Ma tutto, all'improvviso, si stravolse perchè, al compimento del sesto mese della bambina, lui se ne andò stroncato da una brevissima e rarissima malattia. Erano passati solo quindici mesi dal matrimonio! E mi ritrovai sola con una bimba piccola e la disperazione nel cuore! La mia vita aveva senso solo per la presenza della piccola: di giorno in giorno il vuoto interiore era sempre più grande! In verità provai a bussare alla porta della Chiesa per chiedere spiegazioni, per sapere perchè mi era accaduto tutto questo ma non ci furono spiegazioni ( e non potevano essercene!), solo una grande compassione! E poi ero costretta dagli eventi a concentrarmi, non potevo distrarmi dalle mie necessità materiali, prima fra tutte quella di provvedere alla bambina nel migliore dei modi! Come fare se non avevo nemmeno un lavoro, perchè prima del matrimonio lo avevo lasciato per potermi dedicare a tempo pieno alla mia famiglia in erba? Allora, con una forza che non era la mia (me ne sono resa conto molto dopo!), rispolverai i libri, feci un concorso e trovai un buon posto di lavoro che, nel tempo, mi ha consentito di offrire a mia figlia una vita dignitosa. Lasciai anche la casa dei miei sogni infranti e tornai a vivere nella mia famiglia di origine (Dio benedica i miei genitori ed i miei fratelli per tutto l'affetto ed il sostegno datomi!). Ma il mio cuore era morto e seppellito con il mio sposo: una grande tristezza si stava appropriando di me ed i miei pensieri erano fatti solo di disperazione per ciò che mi era stato tolto! Anche i ricordi più belli erano feriti, devastati da un dolore immenso che li trasformava in pensieri negativi! Trascorsero molti anni e quel vuoto che sentivo da giovane si trasformò in un abisso che mi divorara l'anima! Ma non potevo permettermi di coinvolgere in questo turbinio di tristezze anche la mia ragazza che, sicuramente, intuiva il mio disagio. Per vederla contenta , per cancellarle dalla vista l'immagine di una mamma troppo triste e per stare un po' insieme, prenotai un viaggio per noi due a … Lourdes! Ma perchè proprio Lourdes? Non per fare un pellegrinaggio, ma per non avere interferenze familiari che ci impedivano di parlare in tutta libertà! Infatti, quel viaggio si rivelò per noi una esperienza straordinaria: riuscimmo in quei giorni a comunicare liberamente e persino a divertirci! Ma, tornate a casa, tutto sembrò ricominciare come prima e fu proprio mia figlia che frequentava la Chiesa, che mi spinse nelle braccia di Dio. Per accontentarla, andai ad ascoltare delle catechesi durante le quali mi fu rivolta questa domanda alla quale mi chiesero di rispondere in tutta sincerità: “Chi è Dio per te?” . Risposi:”Non lo so, ma se sono qui, vuol dire che esiste”. Ecco come avvenne l'incontro: fu quello l'esatto momento della mia conversione: iniziai un cammino di formazione cristiana e tutto il mio mondo cominciò a colorarsi di rosa. Ciò che più mi affascinava era la Parola di Dio: finalmente ecco un Dio vivo, che parla, un Dio presente, reale, non un'entità astratta! Avevo fame di Te Signore e non lo sapevo, ho divorato per molti anni la Tua parola: mi hai sfamato e continui a sfamarmi ogni giorno, perchè la mia fame non si arresta! Ti ho trovato finalmente mio Dio “Bellezza Antica e Nuova”! La sensazione di vuoto è scomparsa! In Te ho ritrovato il mio sposo perduto, Tu lo ami più di me ed in Te ci ritroveremo insieme, quando Tu vorrai. E mi accorgo che il mio amore non è più lo stesso di prima: è qualcosa di più profondo che mi appaga l'anima, è qualcosa che si esprime attraverso la Tua Parola che mi dà, ogni volta che mi metto in ascolto, la stessa emozione (ed anche di più) di quel sentimento che mi hai donato tanto tempo fa! Mi regalasti in gioventù un sentimento d'amore per un uomo: un amore fatto di passione e di tenerezza che la grazia del Sacramento ha trasformato in un amore più grande, al disopra di tutti gli amori , perchè si identifica con Te: è il Tuo Amore, mio Signore, mio Dio. La sensazione di vuoto è scomparsa! Ora la mia esistenza ha un senso nuovo perchè accanto a me e a chi mi è caro in cielo e sulla terra ci sei e ci sarai sempre Tu! Certamente la vita non può risparmiarmi i suoi problemi ma ora li vedo con occhi nuovi, diversi, perchè ho scoperto che oltre ed al disopra di essi c'è la Tua Presenza.. Adesso è come se fossi tornata indietro nel tempo: la Tua Parola come fosse incarnata, mi infonde la forza e l' entusiasmo che mi permettono, nonostante gli acciacchi dell'età, di parlare, paradossalmente, di amore ai giovani che Tu chiami al matrimonio! Hai colmato il mio cuore di una grande serenità dopo aver sollevato dai miei ricordi quel velo di penosa tristezza che li avvolgeva, hai trasformato in un tesoro prezioso i miei rimpianti ed hai filtrato la mia sofferenza eliminando tutto il negativo e facendone una fonte di vita perchè, attraverso di essa, ho potuto incontrarTi. La Tua Provvidenza e la Tua Misericordia sono immense e mi avvolgono Signore: Tu sostieni la vedova e l'orfano, Tu conduci e fai riposare lo stanco, che Ti cerca, in luoghi verdeggianti e mi permetti oggi di ripensare e di raccontare la mia vita come una fiaba a lietissimo fine. Un grande Grazie va a Tua Madre Maria, Ns Signora di Lourdes, che mi ha accolto all'inizio del cammino verso Te e che per me e per mia figlia ti ha sussurrato, come a Cana: “Non hanno più vino....” e Tu hai riempito le nostre giare ridando a me la vita e trasformando la mia preziosa figlia in sposa e madre amorosa, tenera e delicata del mio adorato speciale nipote; a lei, sono certa, saprai far recuperare tutti i baci e le carezze che le sono mancati. Non basterà tutto il tempo che mi resta da vivere per ringraziarti Signore Gesù! Che Tu sia benedetto e che Tu benedica sempre le mie sorelle nella sofferenza del lutto.

Enza
Parrocchia di S.Elena
ROMA

lunedì 31 ottobre 2011

TESTIMONIANZE

Cari fratelli legionari,
ho bisogno di raccontarvi questa esperienza perché in essa si sente,
si tocca la dolce presenza di Maria. I doni che Ella ci fa non possono
essere tenuti nascosti, vanno condivisi, specialmente con coloro che ne
sono coinvolti, specialmente se, riguardando noi legionari, colmano le
distanze che fisicamente ci dividono facendoci sentire un unico
esercito al Suo servizio.
Quest’inverno ho saputo che una coppia di amici a me cari, con bimbi
molto piccoli, era molto in crisi. Mi è stato chiesto aiuto per loro ma
la distanza che ci separa è grande: loro a F…. ed io a Potenza. Come
mai a me, cosa avrei potuto fare? Ne ho parlato con la presidente del
mio presidio e lei mi ha consigliato di mettermi in contatto con i
legionari di F….. Così ho fatto: da “La Voce della Legione” ho preso il
n. di telefono della presidente di quella Curia e le ho telefonato. E’
stato semplicissimo, è stata subito molto disponibile: l’appartenere
entrambe alla Madonna ci ha fatto sentire vere sorelle. Mi ha messo in
contatto con il parroco, loro direttore spirituale, e mi ha parlato di
una loro legionaria che avrebbe potuto aiutare la famiglia di F…. Non
vi dico l’entusiasmo! Sembrava una risposta di Maria sia per loro che
per me. Purtroppo , però, non è stato possibile beneficiare di questo
aiuto e ci siamo lasciati senza una soluzione ma con la gioia di
esserci conosciuti…
Qualche settimana fa mi è stato comunicato che quella famiglia in
crisi ha superato felicemente quel difficile momento intraprendendo un
cammino di fede insieme ad altre coppie.
Io, invece, con la Curia di F…. non avevo più avuto contatti.
Quando il 12 Ottobre ci siamo ritrovati tutti all’udienza del
mercoledì a Roma con il S. Padre per il 90° della Legione di Maria, ho
desiderato incontrare quei legionari, dare un volto alle loro voci e
dare loro la buona notizia. Era un desiderio che non aveva concretezza
considerando la grande folla di persone venuta da tutta Italia, in
piazza San Pietro eravamo circa in 30.000, di cui 1400 legionari. Ci
avevo rinunciato.
Alle ore 15.00 la Chiesa di “Santa Maria in Traspontina” era piena di
persone.
Ho preso posto in un banco poco prima dell’inizio della S. Messa.
Alla fine della celebrazione, e qui viene il bello, mi sono rivolta
alla coppia di coniugi che era seduta alla mia destra e, pensando tra
me che fosse importante scambiare qualche parole con altri legionari (a
volte trascorriamo il tempo della S. Messa vicino a persone che abbiamo
ignorato ed ignoreremo totalmente tranne che per il segno della pace)
ho chiesto loro la cosa più semplice, cioè da dove venissero. La
signora mi ha risposto:“Da F…!”. Incredibile! Le ho chiesto, allora,
di indicarmi la presidente perchè avrei voluto incontrarla e lei si è
guardata intorno senza vederla e poi si è allontanata. Era corsa a
cercarla. Poi, da vicino l’altare ho visto che mi chiamava. L’ho
raggiunta , me l’ha presentata e mi sono presentata anch’io: che bello!
Con gioia abbiamo ricordato le circostanze che ci hanno fatto
conoscere. Le ho comunicato che quella coppia stava felicemente
superando nella fede le proprie difficoltà e lei sorridendo mi ha
indicato la legionaria presso cui ero stata seduta nel banco dicendomi
che era proprio lei la persona che sarebbe dovuta andare in aiuto della
famiglia di F.... Bello, vero?
La Madonna ha dato risposta a tutti noi…..
A voi il piacere di trarre tutte le dovute conclusioni.


Potenza, 16 Ottobre 2011





In Maria, con Maria, per Maria



Gilda Maria P.

SPIRITUALITA'

LA LEGIO MARIAE PROCEDE VERSO IL PRIMO SECOLO DI VITA

Quella sera, alle 20 del 7 settembre 1921, vigilia della Natività di Maria,certamente nessuno dello sparuto gruppo di laici riuniti in preghiera a Dublino, poteva immaginare il destino della piccola Organizzazione che iniziava ad esistere. E chi, se non lo Spirito Santo, poteva assicurare e favorire, intercedente la Vergine Madre, una così vasta diffusione nel mondo ?
Da quella sera sono trascorsi nove decenni e le schiere, al servizio della Regina del Cielo, a vessilli spiegati, hanno proseguito il cammino, consapevoli di essere chiamate ad operare in tempi particolarmente difficili, senza precedenti storici di possibile comparazione. Decenni nei quali la persecuzione a Cristo e alla Sua Chiesa, realizzata anche tramite un laicismo pervasivo, teso a proporre nuovi modelli, più o meno palesemente compromissori, di carità senza verità, ha assunto dimensioni inimmaginabili ed inqualificabili.
Le regole di appartenenza alla Legione, seguono la divina semplicità delle verità cristiane, sono elementari e alla portata di tutti, senza distinzioni di età, di razza, di censo o di gruppi sociali di appartenenza. E' prevista una riunione settimanale dove, dopo la recita del S.Rosario, ciascuno riferisce brevemente sull'attività di testimonianza evangelica svolta, sulle difficoltà incontrate, sui suggerimenti che ritiene utile proporre.
Il gruppo si riunisce attorno a un modesto altare, con una piccola statua di Maria. Il silenzio, l'umiltà, la preghiera, il confronto ordinato e la comunione reciproca, aiutano a percepire la presenza invisibile ma reale, secondo la divina promessa, più reale di quanto appare il visibile, come ha scritto S.Faustina Kowalska nel suo "Diario".
Il lavoro viene quindi assegnato dal responsabile del gruppo che resta a disposizione del sacerdote preposto alla Parrocchia presso cui opera il Presidio. Il periodo di apprendistato è legato alla presenza alle riunioni, oltre che alle opere.
Poi col tempo, lentamente alla vera scuola di Maria, ciascuno può assimilare il metodo migliore per imparare ad amare, senza costrizioni.
Schiavi della Sua mitezza, umiltà e nascondimento, i Legionari amano la loro Mamma Celeste e desiderano farla amare. In disparte ai risultati reali del loro operato, come servi inutili, desiderano essere portatori e diffusori silenziosi di una Fede bambina.
Franco Morra

domenica 30 ottobre 2011

APOSTOLATO 13

Ernesta,anziana signora completamente paralizzata, sopravvive con l'alimentazione parenterale; non riesce più a deglutire e a parlare. Nonostante tali condizioni, appena iniziamo a recitare il S.Rosario, si commuove e fa cenno con il capo di continuare.
Pregare per Ernesta ci rafforza moltissimo e la sua sofferenza e dolcezza ci dà la forza di continuare e di pregare per lei, accompagnandola nel suo percorso terreno verso il Signore. Questa nostra costante presenza suscita nella figlia, grande meraviglia e ammirazione.

Fernanda, ipovedente, ha perso il figlio in giovane età. E' sola e molto depressa. Attende la nostra visita con grande gioia, perché, attraverso noi, le si apre una finestra sul mondo.

Flavia,donna molto malata e anziana, è molto sola a causa del suo carattere difficile, sempre critica con tutti, tanto che ha difficoltà anche con le persone delle Associazioni che l'assistono. Con noi della Legione ha imparato a pregare e ora dice che la preghiera la rasserena e chiede di ricevere la S.Comunione.

Fiorangela, sempre più sola e sempre più malata, non cammina quasi più a causa del morbo di Parkinson ed ora si è instaurato un brutto diabete. Ha una situazione familiare disastrosa: vive con una figlia che ha una malattia mentale, il marito vive all'estero con un'altra donna. L'altra figlia è sposata, ha 5 figli piccoli e vive in un'altra Regione. Fiorangela ci è molto affezionata; noi infatti rappresentiamo per lei un momento nel quale confidarsi e pregare. Preghiamo molto insieme, invocando la Misericordia Divina: Ogni primo venerdì del mese, siamo riusciti a mandarle a casa un Sacerdote per la Comfessione e la S.Comunione.

Giovanna, madre di due figli molto malati e sofferenti. Ora anche lei è stata colpita da una grave malattia. Durante le nostre visite apre molto il suo cuore, raccontandoci tutte le sue sofferenze. Insieme preghiamo molto il Signore perché l'aiuti a portare la sua croce ed entri un pò di serenità in questa famiglia così tanto colpita.
Un Presidio di Roma

venerdì 2 settembre 2011

SPIRITUALITA'

Ieri ho provato una sensazione molto rara e che mi fa pensare di essere veramente nella vigna del Signore, mentre mi applico nell'apostolato. Mentre parlavo con una persona desiderosa di avvicinarsi a Gesù, ma ostacolato da una forza sconosciuta, di cui lui, (ma non io)ignora l'origine, sentivo in me crescere l'affetto per questa persona e, pregando mentalmente la Madonna, mi prodigavo per convincerlo a "rompere il ghiaccio" e gettarsi nelle braccia di Gesù.
In quel momento sentivo, e tutt'ora sento, quanto fosse preziosa quell'anima asssetata di amore. Ho compreso l'amore sconfinato di Dio per ogni anima, tutta la profondità del Suo Sacrificio, della Sua immane sofferenza, volta a guadagnare ogni uomo, specialmente se lontano o addirittura contrario.
In quel momento mi sembrava di CONTENDERE quell'anima e ne avvertivo il valore nascosto.
Chi non si mette alla sequela di Gesù e di Maria, non potrà mai capire questi concetti, né potrà apprezzarne l'apostolato. Quanto è bello essere collaboratori di Maria! Sentire che Lei si serve di noi e comunica con il nostro prossimo, attraverso di noi! Ma non sono solo le parole che noi pronunciamo, quanto la sensazione divina di valorizzare quell'anima, di ritenerla degna del riscatto della Redenzione, di sentire palpitare quel Cuore di Madre che desidera infinitamente, a qualunque costo, di aiutarla e portarla a salvamento.
(un Legionario di Roma)

martedì 23 agosto 2011

SPIRITUALITA'

IL TUO COMPITO !

Pensaci ! Dio ti ha affidato, per l’intera tua esistenza, un compito particolare. Egli si aspetta che questo compito venga eseguito da te e da te soltanto. Solo tu puoi farlo; nessun altro può sostituirti. Se questo compito non è condotto a termine, resta incompiuto per tutta l’eternità.
Tu sei responsabile per i consigli che offri a tutti coloro che vengono qui da te. Prega dunque lo Spirito Santo perché tu possa consigliarli bene e quindi avvicinarli a Dio. Che l’amore e la bontà in te, prevalgano con tutti! Invoca la benedizione di Dio su tutti coloro che entrano od escono dalla tua casa. Questo è il tuo compito. Fa che nulla ti scoraggi. Con l’aiuto di Dio, vincerai tutte le difficoltà, poiché la salvezza delle anime richiede sacrifici.
Anche ogni altra persona riceve da Dio un compito particolare! E cioè che ella lavori sulla propria anima e sulle proprie abilità per quanto le sia possibile! Che queste possano sempre crescere e migliorare, per meglio onorare Dio. Che ella possa rendere più bella la propria anima e quella degli altri e che possa sempre aiutare il fratello a progredire verso il gaudio eterno.
In ogni dono datole da Dio, vi è un compito, una richiesta, una responsabilità. Ringrazia il Signore per questo compito e sforzati sempre di svolgerlo. Non sai quanto tempo ti resta per condurlo a termine. Che ognuno possa portare a termine il proprio compito!
L’amore di Dio ti tocca in ogni pensiero e desiderio buono che attraversa la tua anima, in ogni decisione gioiosa della tua volontà di fare il bene, in ogni momento di gioia che ti rinfranca, in ogni dolce inclinazione ad amare che ti sfiora il cuore, in ogni sofferenza che ti arriva, in ogni parola buona che senti pronunciare, in ogni buon esempio che sei portato ad imitare, in ogni elogio che hai meritato; anche in ogni correzione che ti è fatta, in ogni umiliazione che subisci, in ogni prova di pazienza a cui sei sottoposta, in ogni mancanza di amore che ti ferisce.
Per cui non dovresti mai esaltarti o deprimerti troppo, perché l’amore di Dio ti tocca in ogni situazione! Dovresti interpretare tutto ciò, come grazie di tenero affetto che Dio, nel Suo grande amore, riversa su di te, grazie che dovresti notare e far fruttare o delle quali, perlomeno, dovresti essere grato. Tutto ti serve per il tuo bene, se davvero ami Dio ! (Maria Simma)










domenica 14 agosto 2011

SPIRITUALITA'

LE ANIME SANTE DEL PURGATORIO

Maria Simma è una mistica dei nostri giorni, dichiarata autentica da prelati e molto stimata da Giovanni Paolo II. Fin da giovanissima ha avuto una speciale predilezione per le anime del Purgatorio, ha avuto con esse una intima unione di preghiera, accettando richieste di suffragi e ricevendo spessissimo consigli e favori.
Del resto molti Santi hanno avuto questa devozione come dimostrano i loro scritti al riguardo:
Beato Angelo D’Arci : “La mia vocazione religiosa e sacerdotale è una grazia immensa che attribuisco alla mia quotidiana preghiera per le anime del Purgatorio, che ancora bambino, imparai da mia madre.”
S.Caterina da Bologna: “Quando voglio ottenere qualche grazia da Dio, ricorro alle anime del Purgatorio e sento di essere esaudita per la loro intercessione.”
S.Leonardo da Porto Maurizio: “Per la strada, nei ritagli di tempo, prego sempre per le anime del Purgatorio. Queste sante anime, con la loro intercessione, mi hanno salvato da tanti pericoli dell’anima e del corpo.” Inoltre : “La devozione alle anime purganti è la migliore scuola di vita cristiana; ci spinge alle opere di misericordia, ci insegna la preghiera, ci fa ascoltare la S.Messa, abitua alla meditazione e alla penitenza, sprona a compiere opere buone e a fare l’elemosina, fa evitare il peccato mortale e temere il peccato veniale, causa unica della permanenza delle anime nel Purgatorio.”
S.Caterina da Genova: “Non ho mai chiesto grazie alle anime purganti senza essere esaudita, anzi, quelle che non ho potuto ottenere dagli Spiriti Celesti, l’ho ottenuto per intercessione delle anime del Purgatorio.”
S.Contardo Ferrini: “Ogni giorno ascolto la S.Messa per le anime sante del Purgatorio; a questa pia consuetudine, debbo tante grazie che continuamente ricevo per me e per i miei amici.”
S.Gerolamo: “Prega sempre la SS.Vergine per le anime del Purgatorio: la Madonna attende la tua preghiera per portarla al trono di Dio e liberare subito le anime per cui tu preghi.”

Nicky Eltz intervistando Maria Simma le chiede: Potrebbe raccontarmi un altro episodio nel quale più della protezione fisica o spirituale, le anime hanno dato un certo aiuto più generale?
Maria simma risponde: “Il fatto seguente accadde in Francia. Una donna aveva fatto il voto di fare un’offerta per una S.Messa al mese per le anime del Purgatorio. Era una persona modesta e pia che lavorava come domestica in famiglie di un certo rango. Poi perse il posto e rimase per un periodo più lungo del previsto, senza lavoro. Aveva dato fondo a quasi tutti i suoi risparmi per mantenersi, quando un giorno, uscendo da Messa, si ricordò di dover lasciare la sua offerta mensile. Ma ora era un problema serio. Se avesse fatto quell’offerta, si sarebbe trovata in pochi giorni senza un soldo in tasca. Ebbe un attimo di esitazione, ma poi affidò il suo problema a Gesù, certa che non l’avrebbe abbandonata in quel frangente. Andò dal Sacerdote e lasciò il suo obolo per una S.Messa per le anime sante. Uscì di Chiesa per andare a casa. Ma sul sagrato le venne incontro un giovane distinto, di bell’ aspetto e le disse che aveva sentito che lei era in cerca di un posto di lavoro. Lei annuì, chiedendosi come avesse potuto saperlo. Egli, molto cortesemente, ma fermamente, le disse di andare in una certa via e di suonare alla terza casa sulla destra. La donna, per quanto perplessa, decise comunque di seguire il suo consiglio. Trovò subito la casa che le piacque a prima vista. Suonò il campanello, venne ad aprirle una signora anziana molto gentile e quando sentì che aveva bisogno di lavorare e che aveva una certa esperienza come domestica, la fece entrare subito. Non ci misero molto a mettersi d’accordo, felici entrambe di scoprire di aver bisogno l’una dell’altra.
Mentre la nuova domestica attraversava la sala vide, in una cornice sul caminetto, la fotografia del giovane che l’aveva fermata sul sagrato della Chiesa.
-Signora-esclamò- chi è questo giovane? Oh-disse la signora- quello è mio figlio Enrico che morì quattro anni fa”.

Le anime del Purgatorio, interrogate da Maria Simma rispondono così circa il divorzio e l’aborto:
“Dicono (le anime purganti) che il divorzio è uno dei più grandi peccati contro Dio Stesso. E’ un atto che porta grandi sofferenze per tutti, in particolare per gli innocenti. Non è altro che l’omicidio spirituale, emotivo e mentale del più grande dono divino, quello di renderci partecipi della creazione della vita e del suo frutto, i nostri figli.
Nessun figlio di divorziati arriverà a quella pienezza che Dio aveva progettato per lui.
In questo secolo, milioni di volte di più di quanto sia mai avvenuto, satana sta squartando le famiglie, i grembi delle madri, avvelenando e tagliuzzando i sacri legami che tengono uniti i membri della famiglia nel piano di Dio, avvelenando e facendo a pezzettini i piccoli che Dio vi ha posti. La grande tribolazione che dico verrà presto, e sarà sconvolgente, e proprio per questi due peccati: il divorzio e l’aborto.
In paesi come gli Stati Uniti, dove più del 50% dei matrimoni si sciolgono, Dio farà in modo che le cose cambino bruscamente. Dio si metterà a fianco degli umili, degli innocenti, di coloro che pregano e amano, mentre punirà gli altri per l’inenarrabile e incessante offesa all’Amore.
Le industrie, le Organizzazioni, gli avvocati, i medici e gli psichiatri, gli ispiratori di nuovi culti e di mode i quali mentono, confondono, colludono, ricavano profitti e quindi distorcono la verità perché continui questa che è la più orrida delle guerre, saggeranno l’ira di Dio come MAI sia stata saggiata fino ad oggi dall’uomo.
O Signore, abbi pietà di coloro che sanno quello che fanno! Mentre da parte nostra abbiamo il dovere di informare coloro che non conoscono la gravità di quanto vanno compiendo.”
(dal libro “Fateci uscire di qui” Maria Simma parla con N.Eltz.)

lunedì 8 agosto 2011

SPIRITUALITA'

DAL MANUALE DELLA LEGIONE DI MARIA:

"Una vera devozione a Maria, non può essere devozione tutta ripiegata su se stessa, passiva, inerte, senza effetto nella vita del prossimo. Amare è agire.
Se la devozione a Maria non obbliga a lavorare per Lei, a dedicarsi senza misura, a essere eroici, non posso credere che sia sincera. Se si ama Maria, se ne condivide la passione per le anime e si va verso di loro..."
(Franck Duff, fondatore della Legione di Maria)

SPIRITUALITA'

LA DEVOZIONE A MARIA

"Quanto è felice l'anima che ha ottenuto la benevolenza di Maria ! Deve ritenersi sicura di avere al più presto la Sapienza; poiché Maria, amando quelli che l'amano, comunica loro i Suoi benefici a piene mani, soprattutto l'infinito bene che tutti gli altri beni racchiude: Gesù, il frutto del Suo seno."
"La Sapienza è dolce, piana e suadente e al contempo è così radiosa, eccellente e sublime. Chiama gli uomini per insegnar loro il mezzo per essere felici; li cerca, sorride loro, li colma di benefici, li previene in mille maniere, perfino giungendo a sedersi sulla soglia della loro casa ad aspettarli e per dar loro prova di amicizia.
E' possibile avere un cuore e rifiutarlo a questa dolce conquistatrice?
Dunque, solo per mezzo di Maria si può ottenere la Sapienza. Ma se riceviamo un dono così grande, quanto quello della Sapienza, dove Lo metteremo? Quale casa, quale seggio, quale trono daremo a questa Regina così pura e splendente che i raggi del sole non sono che fango e tenebre al Suo cospetto?... Che faremo allora per rendere degno di Lei il nostro cuore? Ecco il grande consiglio, il mirabile segreto: facciamo entrare Maria nella nostra casa, consacrandoci a Lei senza riserva, come Suoi servi e schiavi! Nelle Sue mani ed in Suo onore, liberiamoci di quanto abbiamo di più caro, non trattenendo nulla per noi; e la Buona Padrona, che non si è mai lasciata vincere in generosità, si darà a noi in una maniera incomprensibile ma vera.
Ed in Lei la Sapienza Eterna verrà ad abitare, come nella reggia più gloriosa."
(Montfort "L'Amore dell'Eterna Sapienza" n.206-209-211)


sabato 30 luglio 2011

TESTIMONIANZE

La Legione di Maria

Signore, quando sono nata mi sei venuto incontro nel giorno del Battesimo, ma ero troppo piccola per

accorgermi di Te, poi ti ho incontrato di nuovo alla mia prima Comunione e poi al mio Matrimonio ma ero

inconsapevole della Tua presenza nella mia vita, ti ho cercato qualche volta, sono venuta nella tua casa, ma

forse avevo il cuore chiuso distratta, non mi accorgevo che Tu eri presente. Poi una domenica uscendo dalla

chiesa, dopo aver partecipato alla Santa Messa ho incontrato due legionari di Maria che mi hanno parlato di

Tua Madre; ho sentito nel mio cuore cambiare qualcosa, sono scoppiata a piangere e poi ho detto si senza

sapere niente della Legione di Maria; così è iniziata la mia avventura.

Sono passati molti anni da allora, il mio entusiasmo è quello dei primi giorni, la mia vita è cambiata, l’incontro

con Te Signore è stato graduale ma costante, ad ogni adunanza scoprivo qualcosa che apriva il mio cuore e

attraverso i fratelli e le sorelle legionari , gli ammalati il Padre spirituale e l’ascolto della Tua Parola, la Messa

quotidiana, la mia fede è cresciuta, certo ogni giorno è un giorno nuovo con le sue prove, le incertezze del

quotidiano, le debolezze umane, le tentazioni che mi mettono alla prova, ma oggi so che non sono più sola

per affrontarle, sostenuta dall’amore tuo Signore e di Maria tua madre e benedico e prego sempre per il

Fondatore della Legione di Maria Frank Duff che ispirato dallo Spirito Santo ha formato un’associazione

grande in tutto il mondo che ha portato tante conversioni, sostenuto e confortato tanti ammalati, riavvicinato

tante persone alla fede, in un periodo storico non facile, confuso da tante pseudo verità.

Ringrazio Dio per la Legione di Maria, per le sorelle e i fratelli della comunità perché ho ricevuto molto e

spero di poter dare un contributo per farla conoscere agli altri, certa che un giorno ci troveremo in cielo ad

una grande adunanza con Maria e Gesù rinnovando la promessa, recitando il Magnificat e cantando il totus

tuus.Grazie Signore

Maria Grazia P.

SPIRITUALITA'

“…giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.” (Gv 20,8)

Gli usi funerari della Palestina, al tempo di Gesù, prevedevano l’inumazione del defunto di riguardo dentro una grotta, scavata appositamente nella roccia e collocando il defunto su di una pietra piana.
Il corpo veniva avvolto da un lungo lenzuolo, fasciando il tutto con larghe bende e ponendo due sudari, ossia due teli, uno all’interno e un altro all’esterno della fasciatura, al fine di trattenere il più possibile le sostanze profumate e conservatrici a contatto con il corpo. Gli studi hanno confermato che sui corpi venivano versati circa 30 Kg di una mistura di varie sostanze (aloe e mirra) che mummificavano in parte il corpo del defunto.
Il sudario (nome improprio dato ad un telo che serviva a filtrare il sudore degli sportivi) aveva lo scopo (quello interno) di tenere chiusa la mandibola, altrimenti rilassata per la morte, e quello esterno per tenere a contatto gli aromi e limitare l’uscita dal capo di liquidi interni.
Secondo Don Persili la fede nella Resurrezione di Gesù non nasce, come generalmente si crede, dall’apparizione di Gesù alle pie donne e agli Apostoli, ma dallo stesso sepolcro, da ciò che i testimoni Pietro e Giovanni videro nel sepolcro. Scrive Don Persili: “Pietro, entrato nel sepolcro, non vide il corpo di Gesù perché era scomparso, sparito. La particolare disposizione delle tele, faceva escludere che il corpo di Gesù si fosse in qualche modo rianimato come accadde a Lazzaro e che fosse tornato di nuovo a vivere la vita terrena; faceva anche escludere che fosse stato preso o rubato da qualcuno, amico o nemico, perché le fasce erano rimaste al proprio posto, anche se distese e non erano state né svolte, né sciolte,né tagliate.”
D’altro canto, la presenza dei lini nel sepolcro faceva escludere il trafugamento del corpo (perché un ladro non si sarebbe attardato a svolgere fasce e sudario) ma attestava l’avvenuta Risurrezione.
Infatti, quando Pietro e Giovanni entrarono nel sepolcro videro che:
-Il corpo di Gesù non c’era; - gli aromi si erano tutti volatilizzati;-i teli erano completamente asciutti;- le fasce erano vuote e distese (afflosciate) sulla pietra sepolcrale;- il sudario era rimasto rialzato, in posizione di avvolgimento, benché non fosse più sostenuto. (da: Storialibera)
Quindi il lenzuolo e le fasce non erano aperte o smosse, ma semplicemente afflosciate su se stesse come se il corpo fosse svanito da sotto le bende. Inoltre il sudario che aveva contenuto il capo di Gesù era rimasto arrotolato come quando era stato legato per la sua funzione di sostegno (mentoniera). E allora il discepolo vide che, scomparso il corpo, le fasce che lo avevano avvolto, più pesanti, si abbassarono sulla sindone che esse coprivano e risultarono “distese”. Il sudario per il capo, più leggero e più piccolo, per così dire “inamidato” per l’istantaneo essiccarsi dei profumi liquidi, restò ( al contrario delle fasce) avvolto, agli occhi dei due Apostoli, in una posizione unica. (Messori). E allora, Giovanni CREDETTE. (Sintesi da uno scritto di Don Antonio Persili)

venerdì 17 giugno 2011

APOSTOLATO 12

PROPOSTA DI APOSTOLATO

Alcuni anni fa, stanco dell’ennesimo attacco alla Chiesa da parte dei soliti nemici della nostra santa Religione, ben conoscendo la paralizzante inerzia della nostra Curia e specialmente della connivenza di troppi, (se non tutti) mass media, i quali mai si schierano a favore di Cristo, ho deciso di chiedere al Capo supremo della Legione di Maria che ha sede a Dublino (Irlanda), di farsi parte diligente per promuovere iniziative volte a scuotere l’opinione dei credenti affinché lottino per la loro Fede. Con mia grande sorpresa e rammarico, nonostante un sollecito fattogli direttamente in occasione di una sua visita, non mi è mai giunta una risposta.
Da ciò è lecito arguire che si riattualizza l’episodio di Gesù, quando fa la domanda ai Farisei :”…il Battesimo di Giovanni, era dal Cielo o dagli uomini?” (Mc 11,30) Essi pensano in cuor loro: se diciamo dagli uomini, il popolo potrebbe ribellarsi, perché Giovanni è considerato un Santo, ma se rispondiamo dal Cielo, ci si potrebbe chiedere il perché non lo abbiamo ascoltato. Pertanto preferiscono non rispondere nulla! Ecco il tipico atteggiamento farisaico !
La lettera-proposta che gli avevo inviata è la seguente:

Caro fratello Enda,
Sono un Legionario di Roma che tu hai conosciuto in occasione del viaggio in questa città,volto a far conoscere la Legione nei Seminari. La mia vita spirituale è stata conquistata dalla Legione fin dal 1972 e da allora le sono stato sempre fedele.
Mi sono affidato,insieme a tutta la famiglia,alla Madonna ed ho avuto tante prove della Sua protezione materna. La mia devozione per Lei è talmente cresciuta che, ascoltare bestemmie o assistere a blasfemìe,mi provocano grande disagio e sofferenza.
Nell’esercitare l’Apostolato in numerose direzioni e in difficili situazioni, ho potuto sperimentare la profondità del male umano ma anche la possibilità della sua redenzione attraverso l’insegnamento dell’amore di Dio.
Proprio questa lotta contro il male è stato lo stimolo a cui Maria ci ha sensibilizzati per renderci apostoli vigilanti e attivi, pronti a dimostrare il nostro zelo in tutte le occasioni della vita. Scomparso il rispetto umano, ci sentiamo forti assertori della Verità, l’unica Verità che è Gesù Cristo, all’amore del quale cerchiamo di dare continua testimonianza.
Il fascino che la Legione esercita sui credenti, a mio avviso, è legato principalmente al dispiego del suo “esercito schierato” che garantisce l’opposizione al male, conscio che la Madonna sia in prima fila e guidi il credente alla lotta, assistendolo ininterrottamente col Suo amore.
Oggi che il modo sembra andare “in caduta libera” e pochi, sempre meno, sono disposti a creare resistenza, ad opporsi facendo da freno alle forze distruttive, oggi dunque la Legione può esercitare tutta la sua abnegazione, la sua generosità spirituale per contribuire a riportare quel risveglio morale che diviene sempre più impellente.
Questa funzione religiosa e sociale, a mio parere, non può essere trascurata dalla nostra Associazione, profetizzata in tale luce dal nostro ispiratore S.Luigi di Montfort e creata dal suo Apostolo F.Duff.
Tutto nella Legione rispecchia lo zelo e il coraggio del Montfort,indissolubilmente legati all’amore per Gesù e Maria.
Gran parte del fascino che la nostra Associazione esercita nei cuori è legata alla coscienza di essere validi testimoni dell’Amore di Dio, sentirsi Suoi discepoli e, in sostanza, operatori di pace in una società sempre più labile nei suoi princìpi, sempre più lontana dalle sue radici cristiane.
Trascurare questa prerogativa, significa non opporsi al progredire dell’irreligiosità, significa togliere a Dio il compiacimento della Sua Grazia, il giusto riconoscimento del Suo amore per noi. Dare gloria a Dio; questo è il compito principale del cristiano nei riguardi del suo Signore ! Il credente non può esimersi, figuriamoci il Legionario !
Eppure in tante occasioni degli anni passati, quando l’arroganza dei nemici della Chiesa è esplosa con manifestazioni blasfeme, il nostro colpevole silenzio ha prodotto la consapevolezza che tutto ormai si possa osare, tanto i cristiani lo permettono, perché la loro fede è inferiore alla loro pavidità !
Questa consapevolezza ha spinto a produrre film come “Je salue Marie”, “L’ultima tentazione di Cristo”,il libro di Dan Brown “Il codice da Vinci”,ogni genere di rappresentazioni irrispettose su giornali e vetrine di negozi ,l’aggressione con schiamazzi e scritte violente sulle pareti di una Chiesa italiana, mentre si svolgevano le funzioni religiose e, ultimamente (dicembre 2005) l’inserimento pubblicitario effettuato con inganno sulle pagine della rivista americana “America” diretta dai Gesuiti, della foto di una statua della nostra buona Madre deturpata e irrisa !
Escludendo la violenza, che sarebbe in disaccordo con il volere divino, rimane però la nostra chiara e determinata condanna. Il nostro malcontento dovrebbe trovare adeguate strade perché tutto ciò non possa essere facilitato e abbia conseguenze anche politiche. Come avviene già da tanto tempo,qualora si pretenda un risultato, la base deve mobilitarsi perché la volontà popolare indirizzi i vertici ai necessari adeguamenti attraverso leggi e protezioni specifiche. Invece le leggi italiane hanno depenalizzata la bestemmia !
Nella Legione, a quanto mi risulta, c’è dovunque un grande calo nel reclutamento ed è sempre più difficile acquisire nuovi Membri Attivi che rimangano fedeli negli anni. Molti sono coloro che, pur potendo, rifiutano un impegno che cambierebbe in meglio la loro vita, perché sono cristiani privi della speranza, angosciati dalle difficoltà della vita, dediti soltanto a vivere nella conquista degli agi perseguiti a tutti i costi, convinti che al mondo sia importante solo il denaro.
Davanti a questa visione, il Legionario non deve rimanere inerte, ma fidando nella sua missione ,deve lottare per far conoscere il messaggio evangelico; però deve anche imporsi con l’affermazione ferma e determinata di questo messaggio. Non è vero ? Il messaggio evangelico è dolce e amabile ma è anche dignitoso ed esclusivo. Ed è questa dignità che invoco, è questa dignità che vorrei vedere difesa da tutta la Chiesa e particolarmente da noi Legionari,non per una vana soddisfazione di orgoglio, ma perché il male non si attui e non progredisca con il mio tacito consenso !
Desidero tanto che nell’ambito legionario vengano considerati questi temi tanto gravi ed attuali e segua un forte risveglio della combattività legionaria, perché altrimenti ne farà le spese l’entusiasmo dei Membri già messo tanto a dura prova. A mio avviso,oggi è necessario un grande risveglio dei cattolici attuato con mezzi pacifici ma di grande determinazione. A questo scopo cosa c’è di meglio che dimostrare all’esterno ciò che ci brucia nel cuore ? Le armi da usare, quali sono ? La stessa preghiera potrebbe essere utilizzata una tantum in modo esteriore con processioni e funzioni pubbliche di riparazione, con dibattiti ed espressioni di fede sulle piazze delle città per far emergere allo scoperto quanta gente dissenta dalle scelte dei capo-partiti, scelte che soddisfano solo una parte della popolazione, quella che si vuol far apparire dominante,ma che in realtà non è così universale.
Da un indagine del settimanale “Espresso” (notoriamente di sinistra) risulta che l’88,5% degli Italiani è favorevole all’esposizione del Crocifisso nei locali pubblici e il 90,3% è favorevole all’insegnamento a scuola della Religione Cattolica. Dunque ? Il pericolo sembra prospettarsi nell’instancabilità dei mass-media i quali continuamente forzano l’opinione pubblica verso atteggiamenti che appartengono a una minoranza, ma che appaiono come ingigantiti, per poter schiacciare (è la parola giusta) gli oppositori.
In questa prospettiva, il credente ha l’obbligo,secondo il mio parere, di adoperarsi per far apparire ai cristiani “nascosti” il filo che ci unisce nella lotta comune contro questo nefasto cammino dei nemici dell’uomo e della Religione.
La Legione, credo, sia l’Organizzazione più adatta per sollecitare dal profondo l’animo umano, al fine di renderlo solidale col nostro operato e attuare le esigenze di Dio. Un modo efficace, per cominciare, sarebbe l’esposizione di un distintivo che agli occhi di tutti costituisca quel legame che ci unisce ma che è vietato dal Concilium per ragioni inesplicabili. Anni fa ho fatto espressa richiesta in Senato per avere il permesso di esporre sulla mia persona ogni giorno il nostro “vessillino”,ma mi è stato risposto che non veniva concesso.
Oggi,alla luce di quanto detto, chiedo ancora di considerare la situazione e decidere finalmente di farci conoscere quali difensori della Fede, senza falsi e pericolosi pudori. Chiedo quindi con forza che ascoltiate questo mio grido affinché il futuro della Legione non venga compromesso ulteriormente. Credo fermamente che la Legione sia una creatura voluta dalla nostra buona Madre alla cui testa si è posta Lei stessa come condottiera, ma credo altrettanto fermamente che “Chi pone mano all’aratro e si volta indietro,non è degno del Regno dei Cieli”.
Personalmente non mi sento di rinunciare alla mia missione, attendere che l’ineluttabile faccia il suo corso e intervenga la Provvidenza, senza dare la mia cooperazione quando tutto apparirà perduto ! So che il male non trionferà, ma il nostro colpevole ritardo nel reagire, ci farà molto soffrire. Le battaglie, perché abbiano una felice conclusione devono essere studiate in tempo, affinché l’ansia del momento cruciale non ci colga impreparati.
E’ alle porte (marzo prossimo) l’arrivo del film “Il codice da Vinci” e certamente altre simili o peggiori iniziative stanno già allo studio dei nemici della Chiesa per confondere ulteriormente gli animi più indifesi. Non sottovalutiamoli !

Alcune possibili iniziative:
-Invio di migliaia di lettere di protesta
-Rosari e Messe riparatrici
-Distribuzione ovunque di volantini
-Sensibilizzazioni nei Centri di ascolto
-Propaganda nelle piazze
-Proteste presso Enti sociali e politici
-Sit-in presso sedi di giornali o studi televisivi
-Apparizioni su reti televisive disponibili
-Articoli sulla stampa cattolica
-Delegazioni presso la Santa Sede
-Processioni e fiaccolate

Nell’attesa di una tua gradita risposta invio a te e a tutti i Legionari tanti cari auguri in unione di preghiera.
Carlo



Roma 28-1-2006

domenica 12 giugno 2011

SPIRITUALITA'

LA COMUNIONE IN MANO

Anni fa ho diffuso direttamente e indirettamente queste mie (e non solo mie) istanze, per sollecitare le coscienze, specialmente di coloro che possono, affinché cessi la deleteria pratica della Comunione in mano. Ora, dopo aver conosciuto l’opinione di un’anima santa, Maria Simma, riprendo questo argomento, forte dell’appoggio di chi riscuote maggior credito di me, chiedendo a tutti i veri cattolici di far pressione presso i loro Parroci, affinché amministrino la Comunione in bocca e possibilmente in ginocchio.
Ciò che a suo tempo mi aveva tanto impressionato, lo pubblico oggi sul Blog :

LETTERA APERTA A TUTTI I VESCOVI,PARROCI E CREDENTI
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Ho letto recentemente un libro sconvolgente ; un libro che non avrei voluto conoscere,anche se l’argomento trattato mi era noto a grandi linee. Si tratta del libro scritto da una certa Michela dal titolo :”Fuggita da satana” (Edizioni Piemme”)
Molto probabilmente, chi legge, sa di cosa si tratta, ma non sono altrettanto sicuro che siano state valutate attentamente le conseguenze di un editto ecclesiale che, in definitiva, ha “imposto” un’usanza a dir poco rischiosa.
Mi riferisco all’uso, ormai consolidato, di dare la S.Comunione sulla mano a chi lo desidera.
Questa consuetudine, nata per disposizione dei Vescovi riuniti nell‘Assemblea Generale del 19-5-1989 e iniziata ad attuarsi a partire dal 3 dicembre dello stesso anno, ha reso molto facile ai nemici della Chiesa, trafugare le sacre Ostie nelle quali c‘è la presenza reale di nostro Signore Gesù Cristo, per i loro scopi nefandi e per gli orrendi riti satanici, la cui descrizione accurata può essere letta nei resoconti di ex satanisti convertiti (libro sopra citato).
Chi legge tali nefandezze, se credente, non può non chiedersi cosa mai sia stato tanto importante, da permettere che l‘adorabile PRESENZA REALE del nostro Salvatore venga calpestata in modo tanto abietto da uomini resi schiavi dal demonio, ma che agiscono protetti dalla nostra COLPEVOLE INDIFFERENZA.
Cito qui, tra virgolette il testo relativo all‘argomento trattato:
“In realtà, a me veniva scalato il valore delle Ostie consacrate che portavo alle messe nere. C‘era una vera e propria quotazione che all‘epoca poteva andare dalle cinquantamila lire, se l‘avevo rubata in una Parrocchia qualsiasi, fino alle duecentomila lire se invece proveniva dalla Cattedrale o da un Santuario importante. Agli inizi l’indicazione della Chiesa dove andare, me la suggeriva la dottoressa, perché evidentemente avevano studiato le situazioni delle Messe e verificato le possibilità tramite accurati sopraluoghi. Per esempio occorreva sapere chi fosse il celebrante a un determinato orario: alcuni sacerdoti erano più attenti nel rispettare le norme vaticane di controllare che chi si comunica ingoi immediatamente l’Ostia, altri erano meno rigorosi, oppure non avevano una buona vista.
La dottoressa mi aveva consegnato un aggeggio da mettere in bocca quando mi mettevo in fila per la Comunione. C’era un’apertura per fare uscire la lingua e poi,spingendo la lingua verso l’interno, scattava un meccanismo che avvolgeva l’Ostia con una pellicola di plastica, proteggendola dalla saliva. In realtà questo strumento l’ho utilizzato in rari casi, perché di preti puntigliosi ne ho trovati davvero pochi. La quasi totalità delle volte mi appoggiavano l’Ostia sulla mano come fosse stata la moneta di un juke-box e poi via con il successivo nella fila, senza curarsi di cosa ne facessi.
Per le sette sataniche,il permesso ai fedeli di ricevere la Comunione sulla mano, ha rappresentato davvero un punto di svolta…..Con un solo voto di scarto e, approfittando dell’assenza di molti Vescovi, venne approvata una delibera in cui si stabiliva la possibilità anche nelle diocesi italiane di distribuire l’Eucarestia sulla mano.. L’innovazione fu introdotta nelle Chiese a partire dal 3 dicembre 1989 e DA QUEL MOMENTO IL FURTO DELLE PARTICOLE FU UN GIOCO DA RAGAZZI.
Oggi mi capita spesso di pensare che, se i cattolici credessero nella reale presenza di Gesù Cristo nell’Ostia consacrata, come ci credono i satanisti, il mondo sarebbe certamente molto più evangelizzato.” (pagine 88-89-90)
Mi auguro che tali parole vengano profondamente meditate e cessi questo terribile sacrilegio, o venga reso estremamente difficile ad attuarsi, poiché è chiaro che nessun credente ,al corrente del pericolo, desidera uniformarsi a tale imprudente usanza.
Cordialmente Carlo 26-12-2007

Dal libro “Fateci uscire di quì” di N.Eltz con Maria Simma :

D:” E’ vero che molte cose di cui le anime del Purgatorio si sono rammaricate con lei, riguardano le riforme liturgiche volute dal Concilio Vaticano II? Cosa ne pensa di questo Concilio?”
R:” Sì con il Concilio si ebbero molte riforme del tipo cosiddetto “moderno”, ma queste riforme non avevano alcuna attinenza con lo spirito dello stesso Concilio. Alla base del Vaticano II c’era molto di buono, poiché grande fu l’attività dello Spirito Santo. Tuttavia, come spesso succede con luoghi, eventi ed individui in cui è forte la presenza di Dio, satana è sempre in agguato ed attacca, divide e porta scompiglio ovunque sia possibile, per cercare di colpirne l’essenza stessa. E, per essere più precisa, aggiungerei che gli inviati di satana sono molto meglio organizzati e perseveranti, di tanti cattolici. Mi è stato detto da almeno tre fonti serie, che i massoni si erano riuniti fin dal lontano 1925 per promuovere la distribuzione della Comunione in mano. Ci è voluto un po’ di tempo, ma alla fine ci sono riusciti.
Per quanto concerne tutte quelle riforme moderne che si ritengono erroneamente frutti divini del Concilio, le posso assicurare che NON è così, e che i massoni, all’interno del Vaticano, le avevano da tempo predisposte, con l’unico intento di fortificare la presa di satana sulla Chiesa.”
D: “Maria,le è mai apparso un Vescovo?”
R: “Oh sì, più di uno. Mi apparvero un Vescovo italiano ed uno americano dei quali non riuscii mai a sapere il nome. Un’ anima poi mi parlò del Cardinale Doepfner che, come lei sa, era di queste parti (Austria). Mi disse che Doepfner e l’italiano, dovevano restare in Purgatorio fino al giorno in cui si sarebbe proibita la Comunione in mano nelle loro rispettive Diocesi e che l’americano doveva restarci fino a quando non fosse proibita in tutti gli Stati Uniti di America e si fosse ristabilita la distribuzione della Comunione in bocca…A proposito del Cardinale
Doepfner seppi da P.Matt, che egli disse sul letto di morte, di aver commesso un grave errore a diffondere la pratica della Comunione in mano.”
D: “Vi sono sacerdoti in Purgatorio, e quale peccato in particolare è maggiormente responsabile per questa loro condizione?”
R:” I sacerdoti in Purgatorio sono molti. Naturalmente non le so dire la percentuale esatta o l’ordine di frequenza di determinati peccati, ma quelli che mi vengono in mente per primi, sono la disobbedienza al Santo Padre, il poco amore per la S.Messa, per la preghiera e per il digiuno, la mancata lettura dell’Uffizio e, ancora una volta, la distribuzione della Comunione in mano.”
D:” Lei saprà certamente meglio di me quanto sia controversa la questione della distribuzione della Comunione in mano? Come mai?”
R:” Alla gente non si è mai dato un quadro completo della questione, ed essa farebbe bene a richiederlo. La legge della Chiesa afferma che le balaustre intorno all’Altare, vanno mantenute, almeno in parte, per coloro che desiderano ricevere la Comunione sulla lingua ed in ginocchio. Queste furono le parole di Papa Paolo VI. Quindi tutte le Chiese che non hanno le balaustre, sono fuori legge. Le anime sante mi hanno riferito che NON UN SOLO PAPA AD OGGI ha mai voluto una cosa del genere….Il nostro attuale Papa (Giovanni Paolo II) distribuisce la Comunione solo in bocca….Questa pratica, inoltre, ha reso più facile il sacrilegio. Ricordiamoci che coloro che organizzano riti satanici, sono disposti a sborsare cifre notevoli per attaccare Gesù direttamente, attraverso le Ostie consacrate, trafugate dalle Chiese.
DOBBIAMO SMETTERLA DI RENDERE COSI’ FACILE L’ACCESSO AL SANTISSIMO !
…Ho anche visto bambini ricevere la prima Comunione, obbligatoriamente in piedi, con grande dispiacere dei genitori e dei nonni. Tutto questo è opera di satana e mi addolora profondamente…Quanti sacerdoti abbiamo perso, perché allora non si erano sentiti di andare fino in fondo alla questione? MOLTI !...
Ancora una cosa. Quando un gruppo di Vesovi chiese a Madre Teresa quale fosse, secondo lei, il male peggiore alla base dell’attuale crisi all’interno della Chiesa, rispose: “Il peggior male è l’atteggiamento moderno di ricevere la Comunione.”…
D: “Quanti sacerdoti e Vescovi le è stato concesso di liberare dal Purgatorio?”
R: “ Non saprei dirlo con esattezza, ma sono certa che siano tra i quaranta e i cinquanta.”
D: “ In quel gruppo tra i quaranta e i cinquanta, quanti sono in Purgatorio a causa delle riforme liturgiche della S.Messa ?”
R: “ Quasi tutti. E tra questi, la maggioranza si trova in Purgatorio per aver promosso la pratica della Comunione in mano.”

martedì 31 maggio 2011

SPIRITUALITA'

LA SANTISSIMA TRINITA’

“Dio è il Padre, Dio è il Figlio: tra loro sono perfettamente uguali ma distinti, perché il Padre genera e trasmette la vita, mentre il Figlio è generato e riceve la vita.
Nel Credo viene detto: Dio (Figlio) da Dio (Padre), luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre…
Insieme con la vita, il Padre, generando Suo Figlio, Gli trasmette anche il Suo Spirito. E il Figlio fa Sua la vita, come fa Suo lo Spirito che riceve dal Padre. E’ proprio questo Spirito che permette loro di comunicare perfettamente tra di Essi e riconoscersi, amarsi, unirsi come una sola cosa, perché lo Spirito che procede dal Padre è perfettamente uguale a quello che procede dal Figlio.
Questa unità, raggiunta attraverso lo Spirito Santo, assicura alla Santissima Trinità la felicità eterna ed infinita, poiché questa è la Vita Eterna.
Ciò è ben sintetizzato da S.Paolo: “La Grazia del nostro Signore Gesù Cristo, l’Amore di Dio Padre e la Comunione dello Spirito Santo.” (2° Cor 13,13)
Il Padre è Amore perché dà eternamente la vita a Suo Figlio e, attraverso di Lui a noi (“Chi non ama, non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il Suo Unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per Lui” (1° Gv 4,8-9)
Il Padre è l’unica fonte della vita e ogni paternità viene da Lui.
Il Figlio invece, è Grazia, perché tutto quello che è, lo riceve dal Padre per generazione. E’ la Grazia per eccellenza, dono eterno e infinito del Padre. Per questo non si va al Padre se non per mezzo del Figlio. (“..tutto è stato fatto per mezzo di Lui (Verbo) e senza di Lui, niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.”) (Gv 1,2-3).
Lo Spirito Santo è Comunione. Il Padre e il Figlio comunicano attraverso lo Spirito Santo che procede da loro e poiché lo Spirito del Padre è perfettamente uguale allo Spirito del Figlio, Essi formano una cosa sola. (“Non credi che Io sono nel Padre e il Padre è in Me ?”) (Gv 14,10).
La Famiglia umana è stata creata sul modello della Santissima Trinità. Fra gli uomini è possibile una corretta trasmissione della vita come unità di corpo ma anche di spirito. Unendosi in matrimonio, l’uomo e la donna, non solo devono formare una sola carne, ma anche un solo spirito che sia lo spirito della loro famiglia. Dio stesso dice: “Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.” (Gv 2,24)
(dal libro "Il Battesimo" di Don A.Persili)

domenica 24 aprile 2011

APOSTOLATO 11

UNA VITTORIA SUL MALE

Sebastiano, oggi sessantenne, si è sposato giovanissimo con una donna, la cui estrema gelosia ha complicato i loro rapporti, ma non ha impedito di avere tre figli di cui uno handicappato psichico.
Qualche anno fa è stato avvicinato dai Testimoni di Geova che lo hanno catechizzato fino a portarlo quasi al loro battesimo, da lui rifiutato per scarsa convinzione; distaccarsi dalla setta, però, non è stato facile, ricavandone una tremenda eredità che gli è stata inoculata e che lui ha recepito: il concetto, continuamente espresso dai Testimoni, che satana è il principe di questo mondo e quindi il padrone che può tutto.
Sollecitato da questa convinzione, ha provato a pregarlo, constatando che ciò che chiedeva gli veniva accordato subito. Infatti, non appena sorge l’occasione di un buon posto di lavoro, ma è ostacolato da un concorrente più meritevole, quest’ultimo subisce un incidente stradale che lo mette da parte per molto tempo. Così Sebastiano ha ottenuto il posto, ma a che prezzo !
Impressionato però dall’accaduto, Sebastiano vorrebbe rinunciare allo scomodo patto, ma si accorge che il male seminato, potrebbe colpire anche lui e allora si affretta a rinunciare, ma da quel momento non ha avuto più pace e la sua salute si aggrava fortemente. Le palpitazioni di cuore compaiono nei momenti peggiori e l’angoscia che ne deriva viene contrastata con dosi massicce di tranquillanti che lo trascinano sempre più giù.
Quando noi Legionari lo incontriamo svolgendo le nostre visite nel palazzo, è uno straccio d’uomo che ispira repulsione.
Amorevolmente lo invitiamo nella nostra Associazione e lo esortiamo a risalire la china, affidandosi alla Madre Celeste, la quale lo condurrà a Cristo e alla vittoria sul male.
Oggi, dopo tante sofferenze, accettate negli anni e offerte alla Madonna, è un altro uomo, la cui vita è molto migliorata in ogni senso e ha vinto la sua battaglia.
(Un Presidio di Roma)

SPIRITUALITA'

MARIA E’ RELATIVA A DIO

“Infine, perché tu non pensi mai a Maria, senza che Maria pensi a Dio al tuo posto; tu non lodi e non onori Maria, senza che Maria con te lodi e onori Dio. Maria è tutta relativa a Dio e potrei dire: Ella è la relazione a Dio, che esiste solo in rapporto a Dio; è l’eco di Dio, che non dice e ripete che Dio. Se tu dici Maria, Ella dice Dio.
Santa Elisabeta lodò Maria e la disse beata per aver creduto; Maria, l’eco fedele di Dio, intonò: “L’anima mia magnifica il Signore” (Lc 1,44). Ciò che Maria ha fatto quella volta, lo fa tutti i giorni; quando la si loda, la si ama, la si onora o ci si dona a Lei, Dio è lodato, Dio è amato, Dio è onorato, a Dio ci si dona per mezzo di Maria.”
(Montfort V.D.225)

sabato 23 aprile 2011

SPIRITUALITA'

LA DEVOZIONE DEL ROSARIO

“(i Legionari di Maria) avranno una grande devozione nel dire l’Ave Maria e ameranno questo angelico saluto, di cui pochi cristiani, benché istruiti, conoscono il valore, il merito, la grandezza e la necessità….I Santi hanno composto interi libri sulle meraviglie e sull’efficacia di questa preghiera nella conversione delle anime; hanno proclamato a gran voce e hanno predicato pubblicamente che la salvezza del mondo è iniziata con l’Ave Maria e che la salvezza di ciascuno è legata a questa preghiera; una preghiera che ha fatto produrre il frutto di vita da una terra secca e sterile e che, se recitata bene, deve far germogliare nelle nostre anime la parola di Dio e produrre il frutto di vita, Gesù Cristo, e che l’Ave Maria è una celeste rugiada che bagna la terra, cioè l’anima, perché porti frutto a suo tempo; e che un’anima non irrorata da questa preghiera o rugiada celeste, non porta nessun frutto e non produce che rovi e spine…Vi prego quindi vivamente…: non vi basti recitare la piccola corona della Santa Vergine , ma dite il Rosario ogni giorno, anche intero, se ne avete il tempo; (le tre corone) nell’ora della vostra morte, benedirete il giorno e l’ora in cui mi avete creduto e, dopo aver seminato nelle benedizioni di Gesù e Maria, raccoglierete benedizioni eterne in cielo: chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà.”
(Montfort V.D. 249-254)

mercoledì 6 aprile 2011

SPIRITUALITA'

“Nella città di Reichersperg, in Baviera, viveva un canonico regolare, Arnoldo, molto devoto alla Santa Vergine. In punto di morte, ricevette i Sacramenti e, dopo aver chiamato i suoi confratelli, li pregò di non abbandonarlo in quel momento supremo.
Ed ecco che alla loro presenza, cominciò a tremare, a stravolgere gli occhi e, tutto coperto di sudore freddo, disse con voce agitata: “Non vedete quei demoni che mi vogliono trascinare all’inferno?” Poi gridò: “Fratelli miei, invocate per me l’aiuto di Maria; confido in Lei che mi darà la vittoria.”
I religiosi si misero a recitare le litanie della Madonna e mentre dicevano:” Sancta Maria ora pro eo”, il moribondo riprese: “Ripetete, ripetete il nome di Maria, perché sono già al tribunale di Dio.” Dopo un momento di silenzio soggiunse:” E’ vero che l’ho commesso, ma ne ho fatta penitenza.”
E, rivolgendosi alla Vergine, disse: “Maria, se Tu mi aiuti, io sarò liberato.” I demoni tornarono all’assalto, ma egli si difendeva facendosi il segno della Croce e invocando Maria.
Così passò tutta quella notte. Giunto il mattino, Arnoldo, tutto rasserenato, esclamò con gioia:”Maria mia Regina e mio rifugio, mi ha ottenuto il perdono e la salvezza.”
Poi, guardando la Vergine che lo invitava a seguirLa, disse: “Vengo Signora, vengo.” Fece uno sforzo per alzarsi ma, non potendo seguirLa col corpo, spirò dolcemente e, come speriamo, La seguì con l’anima nel regno della gloria beata.”
(Un racconto da:”Le glorie di Maria” di S.Alfonso Maria De’Liguori)

SPIRITUALITA'

LE ALLEANZE BIBLICHE


Nella storia biblica figurano cinque Alleanze stipulate tra Dio e l’Umanità, però tutte queste Alleanze sono state iniziate da Dio in vista dell’unica eterna Alleanza che è quella tra Dio e Gesù Cristo Uomo, e contemporaneamente Dio. In questa Nuova ed eterna Alleanza tra Dio e Suo Figlio, Gesù è il rappresentante dell’Umanità.
Dio ha immaginato questa Alleanza per salvare l’Umanità, perduta a causa del peccato originale, e non avrebbe potuto rivolgersi ad alcun interlocutore, se non Suo Figlio Stesso, il quale era l’unico a meritare quanto un Dio.
Gesù, con il Suo sacrificio, ha permesso all’uomo di inserirsi in questa Alleanza e l’uomo che accetta di divenire figlio di Dio (attraverso il Battesimo) acquisisce doveri e anche diritti.
I doveri consistono nel rinunciare alle lusinghe di satana e credere che tutto il potere sia monopolio di Dio, reputando Dio suo Signore e Sovrano; (rinuncio, rinuncio, rinuncio; credo, credo, credo)
Decisione esplicitamente pronunciata nel Battesimo.
I diritti, che Dio Misericordioso ci permette di richiedere, consistono in tutto il Bene che Egli vuole donarci attraverso le Sue Grazie e consentirci di partecipare in eterno alla Sua gioia.
Prima del Battesimo l’uomo non può ottenere ascolto, perché è privo del perdono che solo il sacrificio di Cristo ha ottenuto per noi, perciò chi non è stato lavato dal sangue santissimo di Gesù, non può essere figlio di Dio e quindi è escluso dalla Salvezza. “Extra Ecclesiam, nulla Salus” (fuori della Chiesa, non c’è Salvezza).
La prima Alleanza viene anticipata con Noè, il quale inizia una nuova Umanità.
Nel tempo, l’Alleanza continua con Abramo ( 2° Alleanza) e Dio promette che la stirpe abramitica sarà numerosissima. Dio dimostra ad Abram la Sua protezione e gli fa la promessa che la sua discendenza sarà numerosa come le stelle del cielo. Lui, pur essendo centenario e non avendo figli, crede all’onnipotenza di Dio, il Quale glielo ascrive a merito. Però, soggiunge Dio, “sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri in un Paese non loro; saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. Ma la Nazione che essi avranno servito, la giudicherò Io; dopo, essi usciranno con grandi ricchezze.” (Gn 15,15) (2070 A.C.)
Perché questo possa avvenire, è necessaria una residenza fissa. Non era, infatti, conciliabile una vita nomade, piena di continui pericoli e stenti, con una regolare crescita in ambiente ricco e protetto dalle incursioni dei frequenti nemici. La Provvidenza pensa anche a questo, approfittando del peccato commesso dai fratelli di Giuseppe i quali, pensando di disfarsi del fratello, lo vendettero come schiavo ai mercanti egiziani. Per mezzo delle particolari doti di cui Dio lo aveva fornito, quali l’interpretazione dei sogni, Giuseppe sa affermarsi come Viceré d’Egitto sotto il Regno degli Yxos o Re Pastori. (anno 2080 A.C.). E quando sopraggiunge una carestia, Giuseppe, col permesso del Faraone, invitò tutta la sua famiglia, costituita da 70 persone, a risiedere in Egitto in una zona bella e resa fertile dalle periodiche alluvioni del fiume Nilo, chiamata Terra di Gessen.
Là gli ebrei si stabilirono e prosperarono per 400 anni fino all’arrivo di altre dinastie faraoniche che non furono più tanto favorevoli al popolo ebreo e lo schiavizzarono.
Quando un Faraone, ignaro della storia ebraica sfiderà Dio e sarà costretto, dopo 10 piaghe a scacciare la comunità ebraica arrivata a 2.000.000 di individui, finalmente, cessa la sua ostinazione e li lascia partire abbandonando loro tutte le ricchezze che desiderano.
Dio quindi, attraverso prodigi eclatanti (passaggio del mar Rosso e colonne di fuoco e di nube oscura) porterà il Suo popolo nel deserto, ove intendeva ammaestrarlo, dotandolo di una Legge (Le tavole) che esprimesse il Suo volere.
Dopo un primo fallimento causato dalla fusione del vitello d’oro, Mosé ottiene finalmente l’adesione incondizionata di tutto il popolo alle leggi divine (Torah). ( 3° Alleanza)
(elaborazione da:"Il Battesimo" di Don Persili)


(Prima parte)

domenica 13 marzo 2011

SPIRITUALITA'

Il segno della Croce

“La Promessa (legionaria) termina col segno della Croce. Non è un gesto senza importanza, né un rito puramente convenzionale.
Esso è una benedizione di Dio che scende sul Legionario e sull’impegno da lui assunto e che lo ricopre di una invisibile armatura; poiché il Legionario sa che prendere parte all’Apostolato, significa entrare in un mistero di redenzione, mistero di morte e di vita.
Ad ogni passo, egli si troverà alle prese con la sofferenza umana dai mille volti; la incontrerà in quelle anime che egli avvicina nel corso delle sue visite, e dovrà insegnar loro, con tatto e pazienza, il segreto del dolore santificato.
Sentirà anche in se stesso che le anime costano e, alle volte, uscirà stanco e sfinito dalla lotta contro l’inferno. L’Apostolato non è un gioco da fanciulli, e Dio vuole che in questa battaglia noi impegniamo la nostra stessa vita…Se non vuol essere liquidato al primo urto,(il Legionario) deve meditare profondamente sul senso redentore della sofferenza. Deve credere per sé e per gli altri, al vittorioso Amore di Dio che si nasconde sempre in fondo al dolore. Ah! Se potesse credere veramente che ogni sofferenza è una grazia! Allora, come dice il Manuale:. A condizione però di credere a Dio. Oh! non è difficile credere all’Amore di Dio quando tutto va secondo i nostri desideri; ci è necessaria una fede ben temprata per non vacillare, quando la burrasca si abbatte sulla nostra barca. Eppure, l’Amore di Dio è più urgente e più avvolgente che mai, nell’ora della sventura…A nostra volta potremmo umilmente ripetere la confessione e l’appello di un’anima santa: < Mio Dio – scriveva essa – fatemi riconoscere la Vostra azione dovunque, in ogni creatura che mi ferisce, in ogni avvenimento che mi taglia la strada, come pure in ogni gioia che mi dilata il cuore. Fatemi comprendere, praticamente che, se le cause seconde sono variate all’infinito, la causa prima resta unica, e questa causa siete Voi o Signore.>
Se il Legionario potesse comprendere così la vicinanza di Dio nel dolore che lo stringe, quale aiuto non apporterebbe al fratello sviato dalla prova e immerso nella notte! Lo consolerebbe, lo fortificherebbe. Gli vada dunque incontro dolcemente, e gli dica che l’aurora comincia a mezzanotte, che Dio sta lavorando nella sua anima dolorante e che un giorno comprenderà le meraviglie che si compiono a sua insaputa, nell’intimo del suo cuore….
Se comprendessimo meglio che nel mondo, nulla è abbandonato al caso, che l’Amore di Dio è sempre vigilante, che Egli sa infinitamente meglio di noi quello che ci conviene, noi avremmo meno paura di lasciarci guidare da Lui e di ricevere dalle Sue mani doni tanto preziosi. Basta credere che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio e che questo bene voluto da Lui, non è un bene qualunque, ma il migliore possibile; poiché Dio lo vuole e lo dona da Dio, cioè caricandolo alla più alta tensione della Sua Grazia vittoriosa.
Il Legionario deve credere ciò per sé, personalmente; lo deve credere anche per gli altri e portar loro, come una buona novella, questo senso cristiano della sofferenza. Deve essere l’interprete di Dio presso i feriti della vita. D’altronde il suo apostolato, più di una volta, sarà per sé stesso una croce da portare. La conquista delle anime si paga a caro prezzo. La più grande prova dell’apostolato, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non stà nell’ostilità dei peccatori, ma nella mancanza di sostegno da parte di chi ci dovrebbe aiutare nella nostra missione….Ciò significa- cosa strana- che quelle stesse circostanze, le quali secondo le nostre piccole vedute umane, sembrano impedire le condizioni ideali e guastare le probabilità di successo dell’opera, non sono un ostacolo, bensì un requisito indispensabile alla riuscita;..non un peso morto che neutralizza lo sforzo, ma un olio che conserva, sviluppa l’energia e l’aiuta a conseguire lo scopo.
Poiché Dio preferisce dimostrare la Sua potenza col far nascere il successo da condizioni sfavorevoli, realizzando i Suoi più grandi progetti, con strumenti inadatti.
…Pochi comprendono che la sera non contraddice all’aurora e che l’autunno non esclude la primavera. Sappiamo guardare in faccia questa croce, forse più pesante di molte altre. Dio purifica così i Suoi strumenti, li affina, li distacca da sé medesimi e dà loro un senso più acuto e più delicato della Sua unica Gloria. Un giorno comprenderemo che questo gioco d’ombre e di luci faceva parte integrante della redenzione delle anime. Allora ringrazieremo Dio di tutte le pietre incontrate nel cammino, del deserto che abbiamo dovuto attraversare, dei pozzi che avrebbero dovuto dissetarci e le cui acque erano invece dolorosamente amare. Tutto ciò Dio l’ha voluto o permesso; tutto ha pesato e contato con amore.”
(Estratto da: “Teologia dell’Apostolato “ del Card.Suenens)

domenica 6 marzo 2011

SPIRITUALITA'

CONSACRAZIONE

Vergine Santissima, Madre di Dio e Madre nostra, salute del popolo romano, Regina della Legione, sentiamo profondamente il dovere di ringraziarTi per avere suscitato nel cuore di Frank Duff l’idea di fondare la Legione e per avergli dato il coraggio, la forza e la virtù per realizzare il Tuo grande disegno di amore. Ti diciamo anche la nostra gratitudine, per averci chiamati a far parte della Tua Legione come Membri Attivi o come Membri Ausiliari. Abbiamo ricevuto allora, dalla SS Trinità-ne siamo consapevoli-, una grazia particolare che dobbiamo al Tuo cuore materno.
Ora vogliamo rinnovare dinanzi a Te, la nostra Promessa Legionaria; vogliamo metterci, una volta di più, sotto la Tua materna protezione e donarci al Tuo cuore totalmente puro, per appartenere più perfettamente al Signore. Sì, o Vergine Maria, Ti offriamo l’anima nostra e il nostro corpo, la nostra intelligenza e il nostro cuore, il nostro tempo, le nostre gioie e le nostre sofferenze, i nostri sforzi quotidiani per raggiungere la santità della nostra vocazione cristiana.
Ti promettiamo una fedeltà più delicata e una generosità più costante, un servizio più leale e uno zelo più coraggioso nella nostra missione a beneficio della Chiesa, affinché Tu possa continuare nel mondo di oggi, l’Apostolato che Tu hai cominciato il giorno dell’Annunciazione.
Senza restrizioni e senza riserve, con slancio e amore filiale Ti diciamo:”O Regina e Madre mia, io sono tutto Tuo, e tutto quello che ho è Tuo.” Nella Tua bontà accetta la nostra Consacrazione, Madre di bontà e Misericordia, senza di Te, lo sappiamo, non siamo in grado di mantenere questa promessa. Abbiamo bisogno di Te, del Tuo ascendente sul Signore e della Tua mediazione sul cuore di Gesù. Tu non puoi dimenticarci, abbiamo accettato per Te di far parte della Tua Legione; Tu non puoi lasciarci soli nelle nostre difficoltà, nelle nostre fatiche, nei momenti di stanchezza e di scoraggiamento. Tu sei la nostra Regina. Aiutaci in ogni momento¸ottieni per noi le Grazie e la forza di cui abbiamo bisogno; intercedi per noi affinché non ci fermiamo mai sul cammino della santità ed dell’Apostolato. Prega per ciascuno di noi, adesso e sempre.
Vergine, Salute del popolo romano, sotto la Tua protezione materna, cerchiamo rifugio oggi e tutti i giorni della nostra vita. Amen
(P.Paolo Rime)

mercoledì 23 febbraio 2011

TESTIMONIANZE

L’apparizione di Kibeho

Steve Erwin che ha studiato l’apparizione della Vergine Santa ad una veggente africana di nome Alphonsine Mumureke a Kibeho (Ruanda) nel 1981 (lo stesso anno di Medjugore), racconta nel suo libro “Nostra Signora di Kibeho” che la Madonna ha espressamente invitato la veggente ad entrare nel movimento “La Legione di Maria”, asserendo che in tale Associazione cattolica, i Membri hanno deciso di vivere come la Madonna, con semplicità e umiltà, pregando e glorificando Dio con le loro opere. Alphonsine accettò subito.

Spionaggio cinese

Nell’”Ordine segreto” n.106 del 12-2-1957 emanato dal “Boureau official” della Cina comunista:
Tutti gli iscritti sono invitati ad introdursi nelle scuole dirette dalla Chiesa cattolica, mischiarsi agli studenti, avvelenandole con le loro dottrine; ad arrivare ad essere membri della Chiesa cattolica facendosi battezzare; inoltre iscriversi alla Legione di Maria parlando in favore della pace; a guadagnarsi la simpatia dei fedeli e cercando di inserirsi nella stessa Direzione della Chiesa la quale dovrà essere colpita e distrutta da cima a fondo.
(da “Gli ultimi tempi” di Martin Sanchez)

mercoledì 2 febbraio 2011

SPIRITUALITA'

“Perché i demoni, che sono ladri astuti, cercano di prenderci alla sprovvista per derubarci e svaligiarci; spiano giorno e notte il momento favorevole; si aggirano continuamente intorno a noi, per divorarci e portarci via in un istante, per un peccato, tutto ciò che nel corso di molti anni, abbiamo potuto guadagnare di grazie e di meriti. La loro malizia, la loro esperienza, le loro furbizie e il loro numero, devono farci infinitamente temere una simile sventura, dato che, persone ricolme di grazie, molto ricche di virtù, mature per esperienza ed elevate in santità, sono state sorprese, derubate e tristemente saccheggiate. Ah! Quante volte si sono visti cedri del Libano e stelle del firmamento cadere miseramente e perdere in poco tempo tutta la loro altezza e il loro splendore ! Da che cosa deriva questo strano cambiamento ? Non è stata la mancanza di grazia, che non viene negata a nessuno, ma una mancanza di umiltà; essi si sono sentiti più forti e più sufficienti di quanto non fossero; si sono creduti capaci di custodire i loro tesori; si sono affidati e appoggiati su loro stessi; hanno ritenuto la propria casa abbastanza sicura e le loro casseforti sufficientemente robuste per custodire il prezioso tesoro della Grazia; ed è a causa di questo impercettibile contare su se stessi (sebbene sembrasse loro di contare unicamente sulla Grazia di Dio) che il Signore, sempre giusto, ha permesso che venissero derubati, abbandonandoli a se stessi.
Ahimé! Se avessero conosciuto la meravigliosa devozione che mostrerò in seguito, avrebbero affidato il loro tesoro a una Vergine potente e fedele, che lo avrebbe custodito loro, come un bene proprio, facendosene pure un dovere di giustizia. “
(S.Luigi Maria di Montfort: V.D. 88)

mercoledì 12 gennaio 2011

APOSTOLATO LEGIONARIO 10

Apostolato alla Stazione ferroviaria

Fermiamo due ragazze quindicenni, Rachele e Laura. Accettano il dialogo con disinvoltura e, pur ostentando gli atteggiamenti più negativi nei riguardi della Religione, ne parlano volentieri. A nostra volta, noi cerchiamo di metterle a loro agio, ascoltando con rispetto e simpatia.
Sono entrambe imbevute di idee femministe, vorrebbero mostrarsi convinte del buon diritto del divorzio e dell’aborto. L’enormità delle loro affermazioni, offre buon gioco per un contraddittorio pacato ma fermo; ci richiamiamo alla loro più profonda coscienza, al senso della loro dignità, mostriamo loro le conseguenze spaventose della negazione di Dio, cerchiamo di far rivivere in loro il ricordo, non così lontano, della loro prima Comunione, della loro fanciullezza serena –allora Dio non appariva come una realtà così estranea-; l’inquietudine di tanti giovani (non possono negarlo), pur fra tanta abbondanza di cose materiali, è proprio la conseguenza di aver voluto escludere Dio. Affermiamo molto chiaramente che chi vuole limitare i nostri interessi alle cose di quaggiù, ci inganna o si inganna, poiché noi abbiamo un’anima immortale che soltanto Dio può appagare.
Raccontiamo loro di S.Agostino e di alcune pagine così attuali delle sue “Confessioni”.
Ci ascoltano attentamente e, pur accennando a qualche obiezione, sembrano intimamente scosse. Le congediamo con espressioni di affetto e accogliamo con gioia le loro timide parole di ringraziamento. (Un Presidio di Roma)