mercoledì 12 gennaio 2011

APOSTOLATO LEGIONARIO 10

Apostolato alla Stazione ferroviaria

Fermiamo due ragazze quindicenni, Rachele e Laura. Accettano il dialogo con disinvoltura e, pur ostentando gli atteggiamenti più negativi nei riguardi della Religione, ne parlano volentieri. A nostra volta, noi cerchiamo di metterle a loro agio, ascoltando con rispetto e simpatia.
Sono entrambe imbevute di idee femministe, vorrebbero mostrarsi convinte del buon diritto del divorzio e dell’aborto. L’enormità delle loro affermazioni, offre buon gioco per un contraddittorio pacato ma fermo; ci richiamiamo alla loro più profonda coscienza, al senso della loro dignità, mostriamo loro le conseguenze spaventose della negazione di Dio, cerchiamo di far rivivere in loro il ricordo, non così lontano, della loro prima Comunione, della loro fanciullezza serena –allora Dio non appariva come una realtà così estranea-; l’inquietudine di tanti giovani (non possono negarlo), pur fra tanta abbondanza di cose materiali, è proprio la conseguenza di aver voluto escludere Dio. Affermiamo molto chiaramente che chi vuole limitare i nostri interessi alle cose di quaggiù, ci inganna o si inganna, poiché noi abbiamo un’anima immortale che soltanto Dio può appagare.
Raccontiamo loro di S.Agostino e di alcune pagine così attuali delle sue “Confessioni”.
Ci ascoltano attentamente e, pur accennando a qualche obiezione, sembrano intimamente scosse. Le congediamo con espressioni di affetto e accogliamo con gioia le loro timide parole di ringraziamento. (Un Presidio di Roma)