venerdì 2 settembre 2011

SPIRITUALITA'

Ieri ho provato una sensazione molto rara e che mi fa pensare di essere veramente nella vigna del Signore, mentre mi applico nell'apostolato. Mentre parlavo con una persona desiderosa di avvicinarsi a Gesù, ma ostacolato da una forza sconosciuta, di cui lui, (ma non io)ignora l'origine, sentivo in me crescere l'affetto per questa persona e, pregando mentalmente la Madonna, mi prodigavo per convincerlo a "rompere il ghiaccio" e gettarsi nelle braccia di Gesù.
In quel momento sentivo, e tutt'ora sento, quanto fosse preziosa quell'anima asssetata di amore. Ho compreso l'amore sconfinato di Dio per ogni anima, tutta la profondità del Suo Sacrificio, della Sua immane sofferenza, volta a guadagnare ogni uomo, specialmente se lontano o addirittura contrario.
In quel momento mi sembrava di CONTENDERE quell'anima e ne avvertivo il valore nascosto.
Chi non si mette alla sequela di Gesù e di Maria, non potrà mai capire questi concetti, né potrà apprezzarne l'apostolato. Quanto è bello essere collaboratori di Maria! Sentire che Lei si serve di noi e comunica con il nostro prossimo, attraverso di noi! Ma non sono solo le parole che noi pronunciamo, quanto la sensazione divina di valorizzare quell'anima, di ritenerla degna del riscatto della Redenzione, di sentire palpitare quel Cuore di Madre che desidera infinitamente, a qualunque costo, di aiutarla e portarla a salvamento.
(un Legionario di Roma)