lunedì 31 ottobre 2011

TESTIMONIANZE

Cari fratelli legionari,
ho bisogno di raccontarvi questa esperienza perché in essa si sente,
si tocca la dolce presenza di Maria. I doni che Ella ci fa non possono
essere tenuti nascosti, vanno condivisi, specialmente con coloro che ne
sono coinvolti, specialmente se, riguardando noi legionari, colmano le
distanze che fisicamente ci dividono facendoci sentire un unico
esercito al Suo servizio.
Quest’inverno ho saputo che una coppia di amici a me cari, con bimbi
molto piccoli, era molto in crisi. Mi è stato chiesto aiuto per loro ma
la distanza che ci separa è grande: loro a F…. ed io a Potenza. Come
mai a me, cosa avrei potuto fare? Ne ho parlato con la presidente del
mio presidio e lei mi ha consigliato di mettermi in contatto con i
legionari di F….. Così ho fatto: da “La Voce della Legione” ho preso il
n. di telefono della presidente di quella Curia e le ho telefonato. E’
stato semplicissimo, è stata subito molto disponibile: l’appartenere
entrambe alla Madonna ci ha fatto sentire vere sorelle. Mi ha messo in
contatto con il parroco, loro direttore spirituale, e mi ha parlato di
una loro legionaria che avrebbe potuto aiutare la famiglia di F…. Non
vi dico l’entusiasmo! Sembrava una risposta di Maria sia per loro che
per me. Purtroppo , però, non è stato possibile beneficiare di questo
aiuto e ci siamo lasciati senza una soluzione ma con la gioia di
esserci conosciuti…
Qualche settimana fa mi è stato comunicato che quella famiglia in
crisi ha superato felicemente quel difficile momento intraprendendo un
cammino di fede insieme ad altre coppie.
Io, invece, con la Curia di F…. non avevo più avuto contatti.
Quando il 12 Ottobre ci siamo ritrovati tutti all’udienza del
mercoledì a Roma con il S. Padre per il 90° della Legione di Maria, ho
desiderato incontrare quei legionari, dare un volto alle loro voci e
dare loro la buona notizia. Era un desiderio che non aveva concretezza
considerando la grande folla di persone venuta da tutta Italia, in
piazza San Pietro eravamo circa in 30.000, di cui 1400 legionari. Ci
avevo rinunciato.
Alle ore 15.00 la Chiesa di “Santa Maria in Traspontina” era piena di
persone.
Ho preso posto in un banco poco prima dell’inizio della S. Messa.
Alla fine della celebrazione, e qui viene il bello, mi sono rivolta
alla coppia di coniugi che era seduta alla mia destra e, pensando tra
me che fosse importante scambiare qualche parole con altri legionari (a
volte trascorriamo il tempo della S. Messa vicino a persone che abbiamo
ignorato ed ignoreremo totalmente tranne che per il segno della pace)
ho chiesto loro la cosa più semplice, cioè da dove venissero. La
signora mi ha risposto:“Da F…!”. Incredibile! Le ho chiesto, allora,
di indicarmi la presidente perchè avrei voluto incontrarla e lei si è
guardata intorno senza vederla e poi si è allontanata. Era corsa a
cercarla. Poi, da vicino l’altare ho visto che mi chiamava. L’ho
raggiunta , me l’ha presentata e mi sono presentata anch’io: che bello!
Con gioia abbiamo ricordato le circostanze che ci hanno fatto
conoscere. Le ho comunicato che quella coppia stava felicemente
superando nella fede le proprie difficoltà e lei sorridendo mi ha
indicato la legionaria presso cui ero stata seduta nel banco dicendomi
che era proprio lei la persona che sarebbe dovuta andare in aiuto della
famiglia di F.... Bello, vero?
La Madonna ha dato risposta a tutti noi…..
A voi il piacere di trarre tutte le dovute conclusioni.


Potenza, 16 Ottobre 2011





In Maria, con Maria, per Maria



Gilda Maria P.

SPIRITUALITA'

LA LEGIO MARIAE PROCEDE VERSO IL PRIMO SECOLO DI VITA

Quella sera, alle 20 del 7 settembre 1921, vigilia della Natività di Maria,certamente nessuno dello sparuto gruppo di laici riuniti in preghiera a Dublino, poteva immaginare il destino della piccola Organizzazione che iniziava ad esistere. E chi, se non lo Spirito Santo, poteva assicurare e favorire, intercedente la Vergine Madre, una così vasta diffusione nel mondo ?
Da quella sera sono trascorsi nove decenni e le schiere, al servizio della Regina del Cielo, a vessilli spiegati, hanno proseguito il cammino, consapevoli di essere chiamate ad operare in tempi particolarmente difficili, senza precedenti storici di possibile comparazione. Decenni nei quali la persecuzione a Cristo e alla Sua Chiesa, realizzata anche tramite un laicismo pervasivo, teso a proporre nuovi modelli, più o meno palesemente compromissori, di carità senza verità, ha assunto dimensioni inimmaginabili ed inqualificabili.
Le regole di appartenenza alla Legione, seguono la divina semplicità delle verità cristiane, sono elementari e alla portata di tutti, senza distinzioni di età, di razza, di censo o di gruppi sociali di appartenenza. E' prevista una riunione settimanale dove, dopo la recita del S.Rosario, ciascuno riferisce brevemente sull'attività di testimonianza evangelica svolta, sulle difficoltà incontrate, sui suggerimenti che ritiene utile proporre.
Il gruppo si riunisce attorno a un modesto altare, con una piccola statua di Maria. Il silenzio, l'umiltà, la preghiera, il confronto ordinato e la comunione reciproca, aiutano a percepire la presenza invisibile ma reale, secondo la divina promessa, più reale di quanto appare il visibile, come ha scritto S.Faustina Kowalska nel suo "Diario".
Il lavoro viene quindi assegnato dal responsabile del gruppo che resta a disposizione del sacerdote preposto alla Parrocchia presso cui opera il Presidio. Il periodo di apprendistato è legato alla presenza alle riunioni, oltre che alle opere.
Poi col tempo, lentamente alla vera scuola di Maria, ciascuno può assimilare il metodo migliore per imparare ad amare, senza costrizioni.
Schiavi della Sua mitezza, umiltà e nascondimento, i Legionari amano la loro Mamma Celeste e desiderano farla amare. In disparte ai risultati reali del loro operato, come servi inutili, desiderano essere portatori e diffusori silenziosi di una Fede bambina.
Franco Morra

domenica 30 ottobre 2011

APOSTOLATO 13

Ernesta,anziana signora completamente paralizzata, sopravvive con l'alimentazione parenterale; non riesce più a deglutire e a parlare. Nonostante tali condizioni, appena iniziamo a recitare il S.Rosario, si commuove e fa cenno con il capo di continuare.
Pregare per Ernesta ci rafforza moltissimo e la sua sofferenza e dolcezza ci dà la forza di continuare e di pregare per lei, accompagnandola nel suo percorso terreno verso il Signore. Questa nostra costante presenza suscita nella figlia, grande meraviglia e ammirazione.

Fernanda, ipovedente, ha perso il figlio in giovane età. E' sola e molto depressa. Attende la nostra visita con grande gioia, perché, attraverso noi, le si apre una finestra sul mondo.

Flavia,donna molto malata e anziana, è molto sola a causa del suo carattere difficile, sempre critica con tutti, tanto che ha difficoltà anche con le persone delle Associazioni che l'assistono. Con noi della Legione ha imparato a pregare e ora dice che la preghiera la rasserena e chiede di ricevere la S.Comunione.

Fiorangela, sempre più sola e sempre più malata, non cammina quasi più a causa del morbo di Parkinson ed ora si è instaurato un brutto diabete. Ha una situazione familiare disastrosa: vive con una figlia che ha una malattia mentale, il marito vive all'estero con un'altra donna. L'altra figlia è sposata, ha 5 figli piccoli e vive in un'altra Regione. Fiorangela ci è molto affezionata; noi infatti rappresentiamo per lei un momento nel quale confidarsi e pregare. Preghiamo molto insieme, invocando la Misericordia Divina: Ogni primo venerdì del mese, siamo riusciti a mandarle a casa un Sacerdote per la Comfessione e la S.Comunione.

Giovanna, madre di due figli molto malati e sofferenti. Ora anche lei è stata colpita da una grave malattia. Durante le nostre visite apre molto il suo cuore, raccontandoci tutte le sue sofferenze. Insieme preghiamo molto il Signore perché l'aiuti a portare la sua croce ed entri un pò di serenità in questa famiglia così tanto colpita.
Un Presidio di Roma