Valsanzibio
: giardino seicentesco-
Valsanzibio?
E’ forse l’anagramma di una parola, il balbettare incomprensibile di un bimbo,
l’eco di chissà quale suono e proveniente da chissà dove? No. E’ semplicemente
il punto di arrivo di una gita imprevista durante un bellissimo soggiorno autunnale
trascorso sui colli Euganei.
Quante
bellezze naturali a noi sconosciute, ci sono svelate ad ogni angolo d’Italia
quando, da turisti, girovaghiamo senza
cartine alla mano! Così, quando una bellissima cancellata che delimita una
spiazzo di sosta, è apparsa ai nostri occhi, ci siamo incuriositi e spiando tra le sbarre,
abbiamo visto uno stupendo panorama. Un giardino seicentesco con fontane
zampillanti, cascate e peschiere, ruscelli che apparivano e sparivano nel
verde, statue marmoree lungo i viali, il cui contorno di alberi secolari,
facevano da cornice a sentieri delimitati da alte siepi. Giocoforza entrare e
continuare a scoprire, con godimento unico, l’isola dei conigli, i giochi d’acqua
con il loro canto, unito a quello di mille uccelli e percepire un’atmosfera fuori
dal tempo. Salire un certo numero di gradini e trovarsi nel bel mezzo di un
labirinto, ci procura un certo senso di ansia. Non siamo in possesso del filo
di Arianna, ma la curiosità è più forte di noi e ci avventuriamo dentro.
Partiti di corsa, subito rallentiamo e ragioniamo,
gira di qua gira di là, i tratti del percorso sono tutti uguali,poi seguendo
una macchia di fiori bianchi, riusciamo a trovare il bandolo giusto ed usciamo
a cielo aperto.
Il cimento
al quale ci siamo sottoposti, ci ha fatto venire sete e così, attratti da una
magnifica costruzione in perfetto stile
veneto, percorriamo un grandioso viale che ci conduce all’ingresso di una
villa.
Con non poca
sorpresa, apprendiamo che tutto il complesso, il palazzo ,i giardini erano
stati di proprietà di Zuane Francesco Barbarigo, padre di Antonio, a sua volta
genitore di Gregorio, Cardinale e Santo, il quale portò avanti tutta l’opera e
ne ispirò l’alta simbologia.
A gita
conclusa, riflettendo su quanto visto, ho subito pensato a Roma ed alla
Parrocchia S.Gregorio Barbarigo, situata in zona Laurentina, dove in compagnia
di mia suocera, ogni domenica mi recavo a sentire la S.Messa e dove avevo
appreso dall’allora Monsignor Schiavon, le opere e la forte personalità di
questo Santo. Il giovane Gregorio studiò a Padova e prese la veste talare nel
1655, dopo essere stato a Roma presso il Cardinale Fabio Chigi, divenuto Papa
Alessandro VII e dove tornò, quando fu consacrato Vescovo nel 1657. Grande
studioso, ma nel contempo ammirato catechista, lesse ed approfondì gli “Acta Ecclesiae Mediolanensis”
di S.Carlo Borromeo e che divennero la sua guida. Nella sua prima pastorale non
intese altro programma se non questo: “Vangelo, Vita, Grazia e Carità fraterna-
I tre comandamenti dell’amore”.
Nel 1660 fu
nominato Cardinale e resse, dal 1664 al 1697 la Diocesi di Padova, ove morì ed ove fu sepolto.
I suoi
pensieri e le sue massime altro non sono che un amoroso sguardo verso tutte le
creature del mondo, dai più piccoli ai
più grandi, dai più semplici ai più sapienti e ci dicono che il solo fine da
raggiungere, è quello di fare la volontà di Dio, sempre anteponendo la carità
in ogni nostra azione. Ecco alcune massime sempre e più che mai attuali: “Tutto
è vanità quello che non serve all’eternità. Bisogna scavare a fondo in quella
immensa Misericordia di Dio. Le virtù, meditate e non praticate, gonfiano ma
non nutrono. Tutti gli altri vizi hanno termine, la superbia sola ci accompagna
sempre. Non basta fare una cosa, ma conviene farla bene. La mia preghiera non
sia altro che uno sguardo alle Tue opere, o Signore, al Tuo amore verso di noi
creature, ai Tuoi benefici, per non far poi altro che averne gioia.”
E quando
torno alla Parrocchia sulla Laurentina, così bella ed accogliente, non posso
fare a meno di ricordare quello splendido giardino seicentesco, scoperto ed
ammirato e dove ogni suo itinerario mitologico, va di pari passo con la
spiritualità lasciataci da un grande della nostra Chiesa: S.Gregorio Barbarigo.
(Maria
Teresa S.)