Fibonacci e il numero
aureo-
L’illuminismo
settecentesco si è prodigato nel creare leggende nere atte a porre discredito
nel genio medioevale, facendolo passare, riuscendoci, per un’epoca di
oscurantismo spirituale e religioso. Per
insinuare questa autentica calunnia, volutamente ha dimenticato i grandi uomini
vissuti, uomini il cui ingegno ha lasciato nell’umanità, tracce indelebili.
Uno di
questi, un matematico vissuto nel 1200 di nome Leonardo Pisano detto Fibonacci,
il quale ha avuto una felice intuizione quando, considerando una serie di
numeri ricorrenti, ha notato che ogni termine numerico, è la somma dei due
precedenti. E così ha promulgato la sua originale scoperta rivelando che :
0+1=1 //
1+1=2 // 1+2=3 // 2+3=5 // 3+5=8 // 5+8=13 // 8+13=21 // 13+21=34 //21+34=55 //
34+55=89
55+89=144 //
89+144=233 etc. etc.
Questa
scoperta è stata considerata da scienziati settecenteschi, i quali hanno
calcolato che ogni numero della frequenza è circa 1,615 volte più grande del
precedente, poiché la loro radice quadrata, riporta sempre questa
costante. In special modo Keplero, nel
1611 appurò che :
55:34=1,617
// 89:55=1,618 // 184:89=1,617 // 233:144=1,618
decidendo che
questa costante (1,615-1,618 circa) fosse da ascrivere ad una proporzione detta
“aurea” e quindi divina, il cosiddetto “Phi”.
Anche la scuola pitagorica, a suo tempo, riteneva esserci un nesso tra
il numero aureo e la proporzione architettonica o scultorea, intuendo che una linea
potesse essere scomposta in due segmenti (uno lungo e uno corto) in modo che il
rapporto fra il segmento più lungo e quello più corto, fosse identico al
rapporto fra l’intera linea e il segmento più lungo.
Questa
divisione fu chiamata “sezione aurea” e da allora, tutte le figure
architettoniche, potranno essere suddivise idealmente in quadrati aurei che
costituiranno l’armonia delle forme.
Fu proprio
Leonardo da Vinci, il primo a dimostrare che il corpo umano contiene in se
stesso le proporzioni divine del numero aureo (il Phi), poiché ogni elemento di
esso è in rapporto con il Phi ; (dalla testa alla spalla, dalla spalla al
gomito, dalla gola all’ombelico, da questo al ginocchio etc).
In seguito
si è trovato che questo numero aureo è
possibile trovarlo anche nella musica e negli strumenti musicali, in special
modo nel pianoforte i cui tasti bianchi (8) e neri (5) di ogni ottava,
riportano questa successione di Fibonacci.
Ma ciò che meraviglia di più, è scoprire che questo “mattone” dell’Universo
è diffuso in natura a cominciare dal plancton, dalle lumache, dal nautilo le
cui spirali riportano questa proporzione; anche la spirale disegnata dalle
Costellazioni e la stessa Via Lattea, posseggono questa caratteristica, come
pure le bratee di un ananas, le scaglie di una pigna, la disposizione delle
foglie sullo stelo di molte piante. E così si è scoperto che nel girasole
ricorre quasi sempre (98%) questo schema:
89 spirali
ripide in senso orario, 55 spirali in senso antiorario e 34 in senso orario ma
meno ripido.
Il numero di
petali di ogni fiore è costituito quasi sempre (98%) di 5-13-55 petali.
Anche negli
alveari si riscontra la stessa proporzione: infatti, dividendo il numero delle
femmine per quello dei maschi, si ottiene sempre il numero aureo.
Conclusione:
tutto l’Universo è stato creato con un perfetto ordine sapienziale e non vi è
dubbio alcuno che esista un disegno intelligente che solo un Creatore divino
poteva concepire e realizzare.
Ogni
opinione contraria, atta a rifiutare ciò che nessuno, dotato di intelletto, può
negare, è falsa e irrazionale.
(a cura di
Carlo)