FUNZIONE DEL PADRE
Senza il
padre, i figli non imparano a conoscere la strada per raggiungere il massimo a
cui ogni essere umano aspira, alla loro realizzazione.
Tutto nasce
dall’imbroglio del femminismo. Per sfuggire ai padri-padroni, anziché cercare
il vero volto del padre, lo si è cancellato. La natura maschile è svilita e
quindi incapace di porre dei limiti, prima di tutto al rapporto tra il figlio e
la madre altrimenti simbiotico. Nel falso rapporto madre-figlio, il bambino
sarà dipendente da lei e ricattato, divenendo incapace di allontanarsi da chi
lo ha cresciuto, al fine di riempire il suo vuoto. Così questo figlio sarà
incapace di amare un’altra donna. Ecco l’omosessualità dilagante.
Le
conseguenze sono il godimento compulsivo e la dipendenza dalla droga, dal cibo,
dal sesso e dalla pornografia. Nella vita, oltre al piacere, si deve essere
disposti ad accettare anche il dispiacere e la frustrazione, non pretendere di
soddisfare ogni voglia e subito. Ma poiché ciò non è possibile, si finisce per
accontentarsi di qualcosa che non basta; molti si rivolgono alla pornografia,
credendo che qualunque fantasia erotica li possa soddisfare, ma celermente
intervengono la delusione e la depressione.
Questa
riduzione del desiderio ha tolto, in molti, l’amore per la bellezza e la voglia
di ottenere dei risultati pur con fatica, impedendo loro di conseguire
traguardi importanti . Ecco perché l’uomo di oggi è impossibilitato a creare
opere d’arte, come nel passato, perché non sublimiamo più la sessualità con
ogni nostra attività.
In assenza
del padre, il quale vede nel figlio maschio colui che guiderà e proteggerà in
futuro la famiglia anche la madre sarà incapace di considerare la figlia come
una femmina capace di accogliere. Questo, toglie al bambino la possibilità di
avere un’identità precisa, ecco perché egli è incapace di accettare rimproveri,
fatiche e quindi di ottenere risultati appaganti.
Il padre,
come simbolo di tradizione e autorità, è sempre stato il perno della civiltà
europea derivante dal diritto romano. Le nuove ideologie femministe e gender,
mirano a scardinare questa antica concezione, sostituendola con la dittatura del
desiderio senza limiti.
La donna,
allontanando il marito, rimane sola e quindi cerca un sostituto nei figli. Ella
non è più colei che, amando il padre del bambino, lo accoglie per poi lasciarlo
libero di farsi una sua nuova famiglia, ma è una madre divorante, perché tiene
i suoi figli prigionieri e li mette contro il padre.
Oggi la
donna vuole fare i figli solo per sé, senza l’ausilio dell’uomo, utilizzando le
nuove tecniche della fecondazione assistita. Le conseguenze di ciò sono un
rapporto incestuoso e di possesso, che non di rado sfociano nell’omosessualità
e nella pedofilia. Questo è un rapporto morboso col bambino anche se non
necessariamente di natura sessuale.
L’uomo e la
donna sono fatti per completarsi; la donna è felice se accoglie, se ama, mentre
l’uomo è felice se guida e protegge la famiglia, ponendo dei limiti. Solo in questo modo i figli sono sereni e,
guardando i propri genitori, impareranno a fare altrettanto. L’educazione gender, invece, li condannerà all’infelicità
e al dolore, negando loro di conoscere e accedere alla possibilità di
realizzarsi.
(Carlo)
(tratto da: “Bastabugie”- G.Ricci)