COME RISPONDERE AI
TESTIMONI DI GEOVA
Chi sono
i testimoni di Geova
Il
fondatore, Russell, smette gli studi a 12 anni e segue il padre venditore di
stoffe. A 21 anni, senza alcuna istruzione, si mette a scrivere e pubblicare i
suoi studi biblici, pieni di errori di
ogni tipo, nonché falsificati abbondantemente.
Russell fonda il suo movimento in America nel 1870. Il suo successore
Rutherford nel 1931 dette l’attuale denominazione di testimoni di Geova e ne
curò l’organizzazione.
Considerano
religione (le altre religioni), politica e commercio come trinità di satana, ma
nel 1987 hanno chiesto allo Stato Italiano il riconoscimento della loro
Congregazione, allo scopo di poter ricevere l’8 per mille. Da sempre, ricavano
dal commercio delle loro pubblicazioni, molti miliardi. Racconta un
ex-testimone:”L’unico nostro impegno- si insegna ai neofiti- è quello di
minare, astuti come serpenti, la fede degli altri, rimpiazzandola con la
nostra. Quello che conta è risvegliare interesse per il nostro messaggio”
(Gunther
Pape: Io ero testimone di Geova)
Principali
negazioni nella loro dottrina
Negano la divinità di Gesù Cristo sostenendo che lo stesso Gesù ammette che
“Il Padre è maggiore di Me” (Gv 14,28)
quindi Egli non sarebbe Dio.
Risposta: Qui si rivela la malizia dei tdG i quali
prendono alla lettera le parole della Sacra scrittura, non tenendo conto di
tutto il contesto logico (estrapolazione). Infatti Gesù dice di essere
inferiore al Padre poiché si stava riferendo al Gesù Uomo. In molti altri passi
affermerà : “Chi dunque Mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’Io lo
riconoscerò davanti al Padre Mio che è nei Cieli; chi, invece, Mi rinnegherà
davanti agli uomini, anch’Io lo rinnegherò davanti al Padre Mio che è nei
Cieli” (Mt 10,32).
E ancora: Le
Mie pecore ascoltano la Mia voce…il Padre Mio che me le ha date, è più grande
di tutti…Io e il Padre, siamo una cosa sola.” (Gv 10,27-30) E ancora: “Perché
sappiate e conosciate che il Padre è in Me e Io nel Padre.” (Gv 10,37).
Inoltre: “Chi è il bugiardo, se non colui che nega che Gesù è il Cristo?
L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio,
non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio, possiede
anche il Padre.” (1° Gv 2,22-23)
Nel famoso
prologo di Giovanni si legge: “In principio era il Verbo, il Verbo era presso
Dio e il Verbo era Dio” (Gv 1,1) E
ancora: “Egli è l’immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura;
poiché per mezzo di Lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle
sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni,
Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e in
vista di Lui, Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in Lui.” (Col
1,15-17) E ancora: “E’ in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza
della Divinità.” (Col 2,9)
Negano l’immortalità
dell’anima traducendo erroneamente
il Profeta Ezechiele (Ez 18,4) : “…l’anima morrà.” Ma la vera traduzione è
questa: “Tutte le vite sono Mie: la vita del padre e quella del figlio è
Mia; chi pecca morirà.” Ossia non sarà
castigato il figlio a causa del peccato del padre, ma solo chi pecca, sia padre
o figlio. Inoltre: “Dicono fra loro (gli stolti) sragionando: “E’ un fumo il
soffio delle nostre narici, il pensiero è una scintilla nel palpito del nostro
cuore. Una volta spentesi questa, il corpo diventerà cenere e lo spirito si
dissiperà come aria leggera.” (Sap 2,2-3)
“La pensano così, ma si sbagliano; la loro malizia li ha accecati, non
conoscono i segreti di Dio; non sperano salario per la santità, né credono alla
ricompensa delle anime pure. Sì, Dio ha creato l’uomo per l’immortalità; lo
fece a immagine della propria natura.” (Sap 2,21-23). Negando l’immortalità dell’anima i
geovisti non pregano per i defunti.
Nella
Trasfigurazione del Signore, davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni : “Ed ecco,
apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con Lui.” (Mt 17,3) Inoltre: “Le
anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà.
Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una
sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. Anche se
agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza è piena di
immortalità.” (Sap 3,1-4)
M a l’argomento
definitivo lo fornisce lo stesso Gesù quando dice: “E non abbiate paura di
quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete
piuttosto Colui che ha il potere di far -perire e l’anima e il corpo nella Geenna.” (Mt 10,28)
Anche nella
parabola del ricco Epulone, si descrive colui che soffre nell’Inferno e che
chiede di avvisare i suoi cinque
fratelli affinché si comportino bene per non meritare le stesse pene.
S.Pietro in
una sua lettera annuncia la visita di Gesù negli inferi dopo la sua morte :”E
in spirito andò ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in
prigione; (1° Pt 3,19) e ancora: “Ma
renderanno conto a Colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti; infatti è stata annunziata la buona novella anche
ai morti perché, pur avendo subito, perdendo
la vita del corpo la condanna comune a tutti gli uomini, vivano secondo Dio
nello spirito.” (1° Pt 4,5-6). Anche Il martire Stefano morì invocando il
Signore Gesù: “E così lapidavano Stefano mentre pregava e diceva: “Signore
Gesù, accogli il mio spirito.” (At 7,59). E infine S.Paolo : “Siamo pieni di
fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore.
Perciò ci sforziamo, sia dimorando nel corpo, sia esulando da esso, di essere a
Lui graditi.” (2° Cor 5,8-9)
Negano lo Spirito Santo nonostante venga citato
moltissime volte nel Nuovo Testamento;
(Gesù) “dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: “ricevete lo
Spirito Santo”. (Gv 20,23) E negli Atti degli Apostoli si legge: “Ma Egli
rispose: “Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha
riservato alla Sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su
di voi…” (At 1,7-8).
Quando Maria
chiede spiegazioni all’Angelo, Costui Le risponde: “Lo Spirito Santo scenderà
su di Te, su Te stenderà la Sua ombra la potenza dell’Altissimo.” (Lc 1,35).
All’approssimarsi
della Passione Gesù dice ai discepoli: “Ora vi dico la verità: è bene per voi
che Io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore;”
(Gv 16,7) e ancora: “Quando però verrà
lo Spirito di Verità, Egli vi guiderà alla verità tutta intera…” (Gv 16,13) E poi: “Io pregherò il Padre ed Egli
vi darà un altro Consolatore, perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di
Verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce.” (Gv
14,17-17). Mentre i discepoli erano riuniti a pregare nel giorno di Pentecoste:
“Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su
ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo…” (At 2,3-4)
Poi l’ordine
di Gesù: “Andate dunque e ammaestrate tutte le Nazioni, battezzandole nel nome
del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo…(Mt 28,19).
Invece a chi
non crede nello Spirito Santo Gesù dice: “A chiunque parlerà male del Figlio
dell’uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito Santo non gli sarà
perdonata né in questo secolo, né in quello futuro.” (Mt 12,32)
Negano la risurrezione dei morti dicendo che alla fine del mondo non ci
sarà la risurrezione dei corpi, per il motivo che i corpi non possono essere
ammessi in cielo ove tutto è spirituale. A conferma di ciò citano 1° Cor 15,50
: “Questo vi dico o fratelli; la carne e il sangue non possono ereditare
il Regno di Dio, né ciò che è
corruttibile può ereditare l’incorruttibilità.” Ma poco prima lo stesso
S.Paolo puntualizza: “Altro è lo
splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle
stelle: ogni stella, infatti, differisce
da un’altra nello splendore. Così anche la risurrezione dei morti: si semina
corruttibile e risorge incorruttibile; si semina ignobile e risorge glorioso,
si semina debole e risorge pieno di forza; si semina un corpo animale, risorge
un corpo spirituale.” (1° Cor 15,41-44) Del resto S.Paolo mette in evidenza la
differenza tra il corpo terrestre e quello celeste: “Il primo uomo tratto dalla
terra è di terra,(Adamo) il secondo Uomo
viene dal cielo. Qual è l’uomo fatto di terra, così sono quelli di terra (i
suoi discendenti); ma quale il celeste, così anche i celesti (coloro a Lui
innestati).” (1° Cor 15,47-48) e prosegue: “Ecco vi annunzio un mistero: non
tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati in un istante, in un batter
d’occhio al suono dell’ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti
risolgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. E’ necessario, infatti, che
questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale
si vesta di immortalità.” (1 Cor 15,51-53) Come si vede, il corpo del primo
uomo Adamo, tratto dalla terra è terrestre, come i suoi discendenti e come tali
non possono ereditare il Regno di Dio, cioè risorgere e andare in cielo. Invece
il corpo di Gesù, poiché è unito alla Divinità (essendo Gesù Uomo e Dio) è
celeste e quindi ha il diritto di ereditare il cielo come quelli da Lui redenti
i quali sono membra del Corpo Mistico.
Negano la Santissima Trinità asserendo che non la si trovi mai nella
Bibbia ed è parola sconosciuta ai primi cristiani. Invece il Credo che risale
agli Apostoli dice proprio: “Credo in Dio Padre Onnipotente..e in Gesù Cristo,
nostro Salvatore..e nello Spirito Santo..” La Santissima Trinità è la
rivelazione del Nuovo Testamento nel quale innumerevoli volte si parla di Lei.
Baste per tutte questa: dice Gesù: “Andate dunque e ammaestrate tutte le
Nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,
insegnando loro ad osservare tutto ciò ch vi ho comandato.” (Mt 28,19-20)
Negano l’Eucaristia,
nonostante Gesù dica chiaramente: “In verità, in verità vi dico: se non
mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il Suo sangue, non avrete
in voi la vita. Chi mangia la Mia carne e beve il Mio sangue ha la vita eterna
e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la Mia carne è vero cibo e il
Mio sangue vera bevanda. Chi mangia la Mia carne e beve il Mio sangue, dimora
in Me ed Io in lui.” (Gv 6,53-6)
Negano
la confessione istituita dallo stesso Gesù : “Dopo aver
detto questo, alitò su di loro e disse: ricevete lo Spirito Santo; a chi
rimetterete i peccati, saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno
non rimessi.” (Gv 20,22-23)
Negano l’Inferno nominato anche nel Vecchio Testamento : “Mucchio di
stoppa è una riunione di iniqui; la loro fine è una fiammata di fuoco.” (Sir
21,9) e nel Nuovo Testamento: “Poi dirà a quelli alla Sua sinistra: Via,
lontano da Me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i
suoi angeli.” (Mt 25,41).
In tutto il
Vangelo l’inferno viene nominato ben 14 volte!
Negano
il Purgatorio e poiché si parla espressamente di
preghiera per i defunti nel libro dei Maccabei, i testimoni di Geova rigettano
come apocrifo tutto il libro. Infatti Giuda, raduna l’esercito e :”Poi fatta
una colletta, con un tanto a testa per circa 2000 dracme d’argento, le inviò a
Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio, agendo così in modo
molto buono e nobile, suggerito dal pensiero della risurrezione. Perché se non
avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato
superfluo e vano pregare per i morti…Perciò egli fece offrire il sacrificio
espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato.” (2° Mac
12,43-45) E ancora: “Quando vai con il tuo
avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui,
perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni
all’esecutore e questi ti getti in prigione. Ti assicuro, non ne uscirai finché
non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo.” (Lc 12,58-59)
Molte altre
obiezioni fatte dai geovisti, possono essere contestate, ma per ora bastino
queste che sono certamente sufficienti a demolire il loro pensiero
colpevolmente infedele.
(Carlo) a cura del Senatus della Legione di Maria di
Roma