domenica 4 settembre 2022

SPIRITUALITA'

 

GRANDI  COSE  HA  FATTO  IN  ME  L’ ONNIPOTENTE…

 

Queste parole, pronunciate da Maria Santissima in occasione della sua visita alla cugina, dopo aver assistito al prodigio di santificazione di S.Giovanni Battista nel ventre della madre S.Elisabetta, parole che prorompono da un Cuore pieno di Spirito Santo e di gioia profonda nel constatare ancora una volta l’azione potente del piano di Dio.

Anche noi,dobbiamo inchinarci di fronte al portento della Grazia di Dio che ha concepito il piano della Redenzione per consentirci di partecipare alla gioia del Paradiso perduto. Penso a Maria Santissima, resa pura fin dalla Sua Concezione perché non fosse toccata dal peccato originale e quindi sfuggire al destino di tutti gli altri uomini che prima del Battesimo sono schiavi del demonio, perché i Progenitori a suo tempo hanno rifiutato la Signoria di Dio per cadere in quella del demonio.

Penso a quel privilegio, ineguagliabile privilegio, che ha reso la Madonna Sposa dello Spirito Santo e per qualche verso immessa nella Santissima Trinità!

Per gli sprovveduti Maria è stata scelta per essere la Madre fisica di Gesù, Dio Incarnato, per accudirLo finché era Bambino e divenire poi Sua Discepola. A questo punto, questi sprovveduti, limitano colpevolmente la sublime funzione di questa Santa Madre! Come sia possibile un tale atteggiamento non c’è spiegazione se non in un accecamento diabolico ad opera dell’eterno nemico che non si stanca di mordere il calcagno che un giorno felice gli schiaccerà il capo.

Nell’Annunciazione l’Angelo Gabriele propone a Maria di divenire Madre ad opera dello Spirito Santo e accogliere nel Suo purissimo grembo Dio che crescerà in Lei come Uomo e a cui darà tutte le sostanze necessarie per il Suo sviluppo. Cosicché Dio, vero Dio, sarà contemporaneamente anche vero Uomo. Possiamo immaginare un miracolo più grande? Dio, l’immenso Dio, volontariamente nasce Bambino in un Corpo umano con estrema umiltà per iniziare quell’Opera meravigliosa della Redenzione dal peccato originale. La Sua vita fin da subito, subisce tante traversie e sofferenze che i Santi genitori devono risolvere. Appena nato, il Bambino riceve l’omaggio e l’adorazione dei pastori del luogo e la visita adorante dei Re Magi che lo riconoscono come Re, donando un Calice d’oro, come Sacerdote donando incenso e come Essere immortale donando mirra, una sostanza usata allora per preservare i morti dalla decomposizione.

Maria assiste a tutti questi segni che Le riempiono il Cuore di meraviglia e partecipa di ogni istante che vive insieme a Giuseppe, Suo sposo terreno.

Gesù cresce e vive lavorando col padre nella loro falegnameria, stando soggetto ai genitori ma poi, all’età di trenta anni inizia la Sua vita pubblica.

Maria Santissima è una buona Israelita e conosce fin da piccola gli scritti della Legge e i vari libri dell’Antico Testamento; pertanto, anche se non conosce i particolari della Sua vita futura, certamente avrà avuto sempre in mente i brani del Profeta Isaia che descrive la nascita verginale del Messia promesso (“una Vergine partorirà”(Isaia 7,14) e tutte le sofferenze che attenderà questo Celeste Inviato perché Lui si assumerà tutti i peccati degli uomini per distruggerli col Suo Amore redentivo.

Guardando Suo Figlio e meditando tutte queste cose nel Suo Cuore, cosa avrà provato Maria nel contemplarLo con cuore di madre ma anche sentendosi sprofondare nella Sua dimensione divina? Se era piena di Spirito Santo, era anche edotta per questa esperienza soprannaturale che avrebbe fatto impazzire chiunque altro. Santa Teresa ha scritto che se noi comprendessimo l’Amore di Dio, impazziremmo di gioia. E Maria cosa ha provato nel vivere in Paradiso?

Quando Gesù comincia a girare per la Palestina, insegnando e guarendo tanti malati che Gli presentavano, La Madre Lo seguiva ed assisteva a tutti quei prodigi che accadevano sotto i Suoi occhi. Ormai non avrà avuto alcun dubbio, sapeva bene che Gesù era il Messia atteso da tanti secoli e continua a seguirLo anche nella Sua Passione. A questo punto segue il Figlio anche nella sofferenza più atroce, partecipando con lo spirito affranto, alle terribili sofferenze del Figlio Suo, carne della Sua carne; solo una donna può concepire un tale dolore, l’uomo per sua natura, non può. Maria Santissima vive in tutto l’intera Passione, offrendo al Padre il proprio Figlio sacrificato, unendosi all’offerta del Figlio per redimere l’umanità.

Gesù ha sofferto insieme alla Madre con la quale aveva un’unione profondissima e per questo ogni vittoria di Gesù è anche una vittoria di Maria.

Maria Santissima è certamente Corredentrice, anche in maniera subordinata, ma sempre Corredentrice. Questa è la volontà di Dio!

Maria sola fra tutte le creature di tutti i tempi è stata prescelta da Dio per essere la cooperatrice della Salvezza: “Io porrò inimicizia fra te e la Donna, tra la tua stirpe e la Sua stirpe; questa ti schiaccerà la testa e tu Le insidierai il calcagno.” (Gn 3,15)

Scrive S.Gregorio Palamas: “Maria è come la linea di demarcazione tra il creato e l’increato. Ella sola ha ricevuto i doni divini senza misura e Dio ha posto tutto nelle Sue mani; Ella è il luogo di tutte le Grazie, la pienezza della bontà, l’immagine viva di ogni virtù; Ella sola è stata ricolmata dei carismi dello Spirito Santo ed è eccelsa su ogni creatura per la Sua unione con Dio.”

Puntualizza Padre Kolbe: “L’unione tra lo Spirito Santo e la Vergine Immacolata è così stretta che lo Spirito Santo che ha compenetrato profondamente l’anima dell’Immacolata, non esercita alcun influsso nelle anime se non per mezzo di Lei. Per questo, appunto, Ella è diventata la Mediatrice di tutte le Grazie, proprio per questo Ella è veramente la Madre di ogni Grazia divina. Per questo, ancora, Ella è la Regina degli Angeli e dei Santi, è l’aiuto dei cristiani, è il rifugio dei peccatori. Oh quanto poco ancora è conosciuta la Vergine Immacolata!

Quando avverrà che le anime degli uomini ameranno il Cuore divino di Gesù con il Cuore di Lei e il Padre Celeste con il Cuore di Gesù?”

Maria è la strada più sicura e certa per avvicinarci a Gesù.

Continua Padre Kolbe : “L’anima offre all’Immacolata i propri atti di amore, non come si consegna un oggetto ad un mediatore qualsiasi, ma in proprietà, in piena ed esclusiva proprietà, perché comprende che l’Immacolata offre a Gesù tali atti come fossero Suoi propri, vale a dire, li offre a Gesù senza macchia, immacolati; Gesù poi li offre al Padre. In tal modo l’anima diviene sempre più dell’Immacolata, come l’Immacolata è di Gesù e Gesù del Padre.”

Se il mondo fosse mariano, la felicità regnerebbe nel cuore degli uomini perché il demonio, responsabile di tanti mali, non potrebbe avere campo libero come invece risulta al giorno d’oggi.

(Carlo)