venerdì 7 ottobre 2022

SPIRITUALITA'

 

VALORE DELLA SANTA MESSA

S.Tommaso D’Aquino scrive: “Cristo, nell’Eucaristia, si offre in Sacrificio come sulla Croce e ciò non solo perché l’Eucaristia è una commemorazione del Sacrificio della Croce, ma anche perché ce ne partecipa i frutti, applicandoci i meriti che Cristo guadagnò sul Calvario.”

Nel Calvario Gesù offrì solo Sé Stesso, poiché non aveva ancora fondato la Chiesa che uscì dal Suo Costato, trapassato dalla lancia, invece nella S.Messa Gesù offre Sé e tutta la Chiesa. Per riparare le offese fatte contro Dio che è una Persona infinita, ci vuole una Vittima infinita. Ora, Essa ci è stata data con l’Incarnazione del Verbo, Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Inoltre, l’offerta che Cristo fece di Sé sull’Altare della Croce, onorò e ringraziò Dio (Eucaristia significa ringraziamento) in maniera infinita ottenendoci così il perdono del peccato  originale(fine propiziatorio) che possiede una malizia infinita in quanto è commesso contro Dio che è infinito e la remissione della pena (fine soddisfattorio) dovuta alla colpa e l’impetrazione (fine impetratorio) di tutte le Grazie spirituali e materiali, subordinatamente alla salvezza dell’anima. (“Si si no no “)

Il Catechismo del Concilio di Trento insegna che “coloro i quali partecipano al Sacrificio della Messa, meritano di partecipare ai frutti della Passione di Gesù e quindi alla Sua opera di Redenzione e soddisfazione.”

La Messa non cancella direttamente i nostri peccati come l’assoluzione sacramentale, tuttavia ottiene ai peccatori la grazia di convertirsi e li predispone alla Grazia Santificante, di modo che Dio possa essere di nuovo propizio; quanto alla soddisfazione della pena dovuta alla colpa, la Messa la annulla immediatamente e infallibilmente per i giusti, secondo le loro disposizioni, con la possibilità di devolvere questa soddisfazione alle anime del Purgatorio. In quanto Sacrificio impetratorio, la Messa dà immediatamente e infallibilmente una certa misura di grazie attuali. Ottiene anche grazie temporali, ma solo a condizione che siano per il bene delle anime.

Chi assiste alla Messa con fede, se sta in peccato mortale, adora e ringrazia Dio di tutti i doni che gli ha fatto, ottiene indirettamente le grazie attuali per uscire dallo stato di peccato e ritrovare la Grazia santificante (pentendosi e confessandosi).

Chi vi assiste con fede e in grazia di Dio, ottiene infallibilmente e direttamente le grazie spirituali per il bene della sua anima. Ottiene anche la remissione di una parte della pena temporale dovuta alle sue colpe (remissione che può tenere per sé o cedere alle anime purganti); inoltre ottiene beni temporali ma solo se sono per il bene spirituale della sua anima. La misura con cui si ottengono questi doni, dipende dalle nostre disposizioni più o meno perfette.

L’Immolazione reale e cruenta, ossia la morte fisica di Gesù, si è avuta una sola volta, ma da essa trae tutta la sua efficacia l’Immolazione mistica del Sacrificio della Messa. Quindi la Messa dipende essenzialmente dalla Morte di Gesù in Croce o dal Sacrificio cruento del Calvario. Per questo la Messa rappresentando, riproduce, rinnova e presenta o rende presente  la Morte di Cristo con tutti i Suoi meriti che vengono applicati a coloro i quali partecipano alla Messa. La Redenzione non sarebbe completa senza la Messa e questa non avrebbe alcun significato se non fosse congiunta al Sacrificio della Croce. (Si si no no )

(dalla Rivista Sì sì no no)

(Carlo)