VALORE DELLA SANTA MESSA
S.Tommaso D’Aquino scrive: “Cristo,
nell’Eucaristia, si offre in Sacrificio come sulla Croce e ciò non solo perché
l’Eucaristia è una commemorazione del Sacrificio della Croce, ma anche perché
ce ne partecipa i frutti, applicandoci i meriti che Cristo guadagnò sul
Calvario.”
Nel Calvario Gesù offrì solo Sé
Stesso, poiché non aveva ancora fondato la Chiesa che uscì dal Suo Costato, trapassato
dalla lancia, invece nella S.Messa Gesù offre Sé e tutta la Chiesa. Per
riparare le offese fatte contro Dio che è una Persona infinita, ci vuole una Vittima
infinita. Ora, Essa ci è stata data con l’Incarnazione del Verbo, Gesù Cristo
vero Dio e vero Uomo. Inoltre, l’offerta che Cristo fece di Sé sull’Altare
della Croce, onorò e ringraziò Dio (Eucaristia significa ringraziamento) in
maniera infinita ottenendoci così il perdono del peccato originale(fine propiziatorio) che possiede una
malizia infinita in quanto è commesso contro Dio che è infinito e la remissione
della pena (fine soddisfattorio) dovuta alla colpa e l’impetrazione (fine
impetratorio) di tutte le Grazie spirituali e materiali, subordinatamente alla
salvezza dell’anima. (“Si si no no “)
Il Catechismo del Concilio di Trento
insegna che “coloro i quali partecipano al Sacrificio della Messa, meritano di
partecipare ai frutti della Passione di Gesù e quindi alla Sua opera di
Redenzione e soddisfazione.”
La Messa non cancella direttamente i
nostri peccati come l’assoluzione sacramentale, tuttavia ottiene ai peccatori
la grazia di convertirsi e li predispone alla Grazia Santificante, di modo che Dio
possa essere di nuovo propizio; quanto alla soddisfazione della pena dovuta
alla colpa, la Messa la annulla immediatamente e infallibilmente per i giusti,
secondo le loro disposizioni, con la possibilità di devolvere questa
soddisfazione alle anime del Purgatorio. In quanto Sacrificio impetratorio, la
Messa dà immediatamente e infallibilmente una certa misura di grazie attuali.
Ottiene anche grazie temporali, ma solo a condizione che siano per il bene delle
anime.
Chi assiste alla Messa con fede, se
sta in peccato mortale, adora e ringrazia Dio di tutti i doni che gli ha fatto,
ottiene indirettamente le grazie attuali per uscire dallo stato di peccato e
ritrovare la Grazia santificante (pentendosi e confessandosi).
Chi vi assiste con fede e in grazia
di Dio, ottiene infallibilmente e direttamente le grazie spirituali per il bene
della sua anima. Ottiene anche la remissione di una parte della pena temporale
dovuta alle sue colpe (remissione che può tenere per sé o cedere alle anime
purganti); inoltre ottiene beni temporali ma solo se sono per il bene
spirituale della sua anima. La misura con cui si ottengono questi doni, dipende
dalle nostre disposizioni più o meno perfette.
L’Immolazione reale e cruenta, ossia
la morte fisica di Gesù, si è avuta una sola volta, ma da essa trae tutta la
sua efficacia l’Immolazione mistica del Sacrificio della Messa. Quindi la Messa
dipende essenzialmente dalla Morte di Gesù in Croce o dal Sacrificio cruento
del Calvario. Per questo la Messa rappresentando, riproduce, rinnova e presenta
o rende presente la Morte di Cristo con
tutti i Suoi meriti che vengono applicati a coloro i quali partecipano alla
Messa. La Redenzione non sarebbe completa senza la Messa e questa non avrebbe
alcun significato se non fosse congiunta al Sacrificio della Croce. (Si si no
no )
(dalla Rivista Sì sì no no)
(Carlo)