venerdì 10 marzo 2023

SPIRITUALITA'

LO  SCAMPERO’  PERCHE’ HA CREDUTO IN  ME

La protezione di Dio ha molte attestazioni a cominciare dal famosissimo “Magnificat” nel quale si afferma che: “la Sua Misericordia si stende su coloro che Lo temono…” e in vari altri luoghi della Bibbia. Il versetto che ha sempre accompagnato i miei pensieri, potrei dire il preferito, è proprio quello del titolo: “Lo scamperò perché ha creduto in Me, nel Mio Nome “ (Sal 91,14-16). In varie Bibbie la traduzione cambia, ma il significato è sempre lo stesso. Dio dispensa a tutti la Sua Grazia, perché senza di essa non vi sarebbe vita, ma la effonde in modo speciale a tutti coloro che seguono i Suoi dettami, dimostrando continuamente la propria fiducia e il loro amore per Lui.

I brani che attestano l’Amore di Dio per noi, sono tanti e tutti portano al Sacrificio di Gesù che ha dato la vita per noi, per poterci salvare dalla perdizione eterna.

Questo concetto, così esplicito e tanto ripetuto nella sacra scrittura, non è molto compreso da molti fedeli, i quali non considerano abbastanza l’entità di questo amore smisurato del sacrificio, il maggiore di quanto possa dare un uomo, che riesce a rinunciare alla vita in favore di altri. Se tutti noi fossimo certi, profondamente certi, di questo sacrificio, Gli saremmo tanto grati da amarLo oltre ogni limite.

L’obiezione che frena molti fedeli superficiali è quella della sofferenza degli innocenti e più in generale l’abbondanza delle croci rispetto alle gioie della vita, gioie sempre seguite da difficoltà varie che spesso ne diminuiscono l’efficacia irenica.

Dio, nella Sua ineguagliabile saggezza, utilizza la sofferenza che gli uomini sopportano per loro colpa o meno, per far loro ottenere i meriti necessari al conseguimento di una vita futura felice, già pensata dalla Misericordia divina e destinata a tutti coloro che dimostrano la loro gratitudine e il loro amore per la Verità.

Volenti o nolenti, il male ha lasciato la sua traccia in ogni cosa; tutto è stato macchiato dopo il peccato originale e nulla è più come prima. Nel mondo, a causa della scellerata scelta adamitica, il male non può essere debellato se non con il bene. Il male è la sofferenza e il bene è la vittoria su di lui. Gesù, con il Suo Sacrificio e con la Sua sofferenza ha vinto per noi l’ostacolo che ci impediva di accedere al Cielo,ottenendo il perdono divino, ma noi dobbiamo seguire le Sue orme per partecipare a questa lotta tra il bene e il male.

Chi possiede questa fiducia, questo dono che è la Fede, sa che tutto concorre al bene se ci si mette alla sequela di Gesù, consci che la Misericordia ci assiste anche nei momenti più bui e le prove sono calibrate a seconda della nostra sopportazione.

L’innocente che perde la vita prima di poterla vivere pienamente, in virtù di questo suo sacrificio, riceve subito il premio del Paradiso ove vivrà eternamente nella gioia più pura.

L’adesione alla guida divina e l’accettazione della Sua volontà, sono il viatico che sollecita la Misericordia a limitare i pericoli maggiori e a sperimentare la protezione della Provvidenza divina.

La chiave per ottenere questa protezione si trova nella assoluta convinzione che Dio è buon Padre ; una convinzione invincibile, nonostante tutte le tentazioni che il demonio mette in campo per farci cambiare parere. Questa forte convinzione muoverà il Cuore di Dio in nostro favore e la tentazione si esaurirà per mancanza di adesione. Un esempio molto luminoso è quello di Giobbe che nonostante le angherie demoniache, non cede alla tentazione di ribellarsi a Dio, ma accetta la Sua volontà dicendo le memorabili parole : “Dio ha dato, Dio ha tolto.”

Questo suo atteggiamento di fede gli assicura un pronto intervento di Dio che restituisce a lui , anzi aumentati, tutti i beni che aveva perduti.

Sia lode a Dio !

(Carlo)