LO SCAMPERO’
PERCHE’ HA CREDUTO IN ME
La protezione di Dio ha molte
attestazioni a cominciare dal famosissimo “Magnificat” nel quale si afferma
che: “la Sua Misericordia si stende su coloro che Lo temono…” e in vari altri
luoghi della Bibbia. Il versetto che ha sempre accompagnato i miei pensieri,
potrei dire il preferito, è proprio quello del titolo: “Lo scamperò perché ha
creduto in Me, nel Mio Nome “ (Sal 91,14-16). In varie Bibbie la traduzione cambia, ma il
significato è sempre lo stesso. Dio dispensa a tutti la Sua Grazia, perché
senza di essa non vi sarebbe vita, ma la effonde in modo speciale a tutti
coloro che seguono i Suoi dettami, dimostrando continuamente la propria fiducia
e il loro amore per Lui.
I brani che attestano l’Amore di Dio
per noi, sono tanti e tutti portano al Sacrificio di Gesù che ha dato la vita
per noi, per poterci salvare dalla perdizione eterna.
Questo concetto, così esplicito e
tanto ripetuto nella sacra scrittura, non è molto compreso da molti fedeli, i
quali non considerano abbastanza l’entità di questo amore smisurato del
sacrificio, il maggiore di quanto possa dare un uomo, che riesce a rinunciare
alla vita in favore di altri. Se tutti noi fossimo certi, profondamente certi,
di questo sacrificio, Gli saremmo tanto grati da amarLo oltre ogni limite.
L’obiezione che frena molti fedeli
superficiali è quella della sofferenza degli innocenti e più in generale
l’abbondanza delle croci rispetto alle gioie della vita, gioie sempre seguite
da difficoltà varie che spesso ne diminuiscono l’efficacia irenica.
Dio, nella Sua ineguagliabile
saggezza, utilizza la sofferenza che gli uomini sopportano per loro colpa o
meno, per far loro ottenere i meriti necessari al conseguimento di una vita
futura felice, già pensata dalla Misericordia divina e destinata a tutti coloro
che dimostrano la loro gratitudine e il loro amore per la Verità.
Volenti o nolenti, il male ha
lasciato la sua traccia in ogni cosa; tutto è stato macchiato dopo il peccato
originale e nulla è più come prima. Nel mondo, a causa della scellerata scelta
adamitica, il male non può essere debellato se non con il bene. Il male è la
sofferenza e il bene è la vittoria su di lui. Gesù, con il Suo Sacrificio e con
la Sua sofferenza ha vinto per noi l’ostacolo che ci impediva di accedere al
Cielo,ottenendo il perdono divino, ma noi dobbiamo seguire le Sue orme per
partecipare a questa lotta tra il bene e il male.
Chi possiede questa fiducia, questo
dono che è la Fede, sa che tutto concorre al bene se ci si mette alla sequela
di Gesù, consci che la Misericordia ci assiste anche nei momenti più bui e le
prove sono calibrate a seconda della nostra sopportazione.
L’innocente che perde la vita prima
di poterla vivere pienamente, in virtù di questo suo sacrificio, riceve subito
il premio del Paradiso ove vivrà eternamente nella gioia più pura.
L’adesione alla guida divina e l’accettazione
della Sua volontà, sono il viatico che sollecita la Misericordia a limitare i
pericoli maggiori e a sperimentare la protezione della Provvidenza divina.
La chiave per ottenere questa
protezione si trova nella assoluta convinzione che Dio è buon Padre ; una
convinzione invincibile, nonostante tutte le tentazioni che il demonio mette in
campo per farci cambiare parere. Questa forte convinzione muoverà il Cuore di
Dio in nostro favore e la tentazione si esaurirà per mancanza di adesione. Un
esempio molto luminoso è quello di Giobbe che nonostante le angherie
demoniache, non cede alla tentazione di ribellarsi a Dio, ma accetta la Sua
volontà dicendo le memorabili parole : “Dio ha dato, Dio ha tolto.”
Questo suo atteggiamento di fede gli
assicura un pronto intervento di Dio che restituisce a lui , anzi aumentati,
tutti i beni che aveva perduti.
Sia lode a Dio !
(Carlo)