giovedì 9 dicembre 2021

SPIRITUALITA'

 

IL NATALE DEI VERI CRISTIANI

Il mondo attuale nel quale viviamo, già da qualche decennio, è stato travolto dalla corsa sfrenata, volta ad ottenere benessere materiale a scapito di quello spirituale. Ma non è sempre stato così. Oggi,vivendo affannosamente e sempre di corsa, è molto difficile se non impossibile, soffermarsi su temi che nutrono la nostra anima e la rendono felice e appagata. Agitandosi e vivendo superficialmente, cercando solo il divertimento, siamo continuamente distratti da quei valori e da quell’atmosfera che ci farebbero rientrare in noi stessi e ci farebbero meditare sui veri valori della vita. Inoltre, l’attuale angoscia creata dalla pandemia, contribuisce potentemente a distrarci da ciò che potrebbe giovarci.

Del resto, anche se l’uomo di oggi, cerca esclusivamente il benessere materiale, la carriera, i soldi facili,il successo sociale, non può sfuggire all’altra faccia della medaglia che è costituita dalla sofferenza fisica e morale, dalle malattie e dalla morte.

Se cerco di chiudere gli occhi per non vedere ciò che non mi garba, a che vale? Caratteristica della donna e dell’uomo maturi, è quella di guardare in faccia la realtà e fare le proprie scelte. Parlo spesso di scelte, perché sono convinto che la nostra vita futura sia condizionata fortemente dalle decisioni nostre o di altri che indirizzeranno la nostra vita verso la felicità o l’infelicità.

Gesù, con la Sua nascita ci dice che Dio, Buon Padre, conosce il dilemma dell’uomo, i suoi ricorrenti errori, le sue stoltezze e non intende lasciarci orfani abbandonati alle forze distruttrici di un mondo inumano, privo di qualunque forma di bene, dedito solo al sopruso, alla violenza, all’egoismo più estremo, all’inganno più profondo e più diabolico; Gesù quindi, non intende lasciarci poveri e soli, perché ci ama e desidera per noi la vera pienezza in questa vita e l’eterna felicità nell’altra.

Nasce per noi, per attuare il Suo disegno d’Amore e indirizzare ogni uomo di buona volontà, verso il vero scopo della vita, per renderci appagati e per meritare la felicità totale che ci attende. La Sua nascita è povera, ma enormemente ricca nello spirito; ci insegna subito che la situazione di povertà non condiziona assolutamente l’attuazione delle nostre aspirazioni, anzi, le rende più incisive e più forti.

Gesù, attraverso la sofferenza (la Sua Croce) ha redento il mondo!

Gesù è nato nel silenzio notturno, circondato dall’amore di un padre (S.Giuseppe) e di una madre (Maria), in una parola, è nato in una famiglia unita e concorde. Il Bambino ci sorride, guardando dentro la nostra anima e sembra invitarci a meditare quanto la nostra vita sconsiderata non porti frutti di bene.

ContemplandoLo in quella culla di paglia, non posso fare a meno di pensare che Dio, Puro Spirito invisibile, l’Onnipotente Dio, Creatore di tutto l’Universo, si è reso visibile all’uomo, incarnandosi in un innocente Bambino, pieno di dolcezza e di amore; mentalmente Lo prendiamo in braccio e nel nostro cuore entra subito una pace profonda ed immensa. Lo adoriamo e “ascoltiamo” il Suo messaggio d’Amore che ci assicura la Sua protezione, se accettiamo il Suoi insegnamenti. La Sua natura infantile, chiede aiuto e solidarietà e soprattutto affetto. Chi oserebbe negarGlielo?

Ma questo non è che il primo passo; una volta apertici il cuore, Gesù vi seminerà a piene mani per conquistarci al Suo Amore. Infatti Egli provoca la nostra tenerezza per contraccambiare in modo infinito, il nostro piccolissimo affetto.

Ma l’insegnamento più grande, indispensabile per una crescita spirituale, è quello dell’umiltà. Chi più di Lui può dirsi umile? Non si era mai sentito che un Dio Onnipotente e Glorioso, sia disceso sulla terra, in vesti di estrema umiltà, nella condizione umana più misera possibile, senza una casa, senza comodità, senza lussi di ogni tipo, ma in una povertà assoluta. Egli sa, pur essendo fisicamente un fanciullo, di essere Dio e di essere venuto nel mondo per redimere l’uomo peccatore e già, dai primi istanti di vita, soffre l’indigenza e il freddo, inaugurando una vita alla quale non sarà risparmiato alcun dolore.

Mentre contempliamo questo dolcissimo Bambino, corriamo con la mente al momento terribile della Sua Crocifissione e pentiamoci dei nostri peccati. Consideriamo che l’orgoglio è stato il primo peccato dell’uomo, ma questo Bambino ha sconfitto il male che ne è derivato. Se ci lasciassimo togliere Gesù dal nostro cuore, in cosa si potrà sperare? Non vi è altro Nome sotto il cielo in cui possiamo salvarci.

Maria, Madre provvida e dolcissima, Lo addita ai pastori, ai Magi e a tutti noi e ci consente di prenderLo in braccio e annullarci nel Suo infinito Amore. Buon Natale a tutti in Cristo Gesù.

(Carlo)