SUGGERIMENTI PER COMBATTERE L’ADULTERIO
“Non chiunque mi dice: Signore! Signore! Entrerà nel Regno dei cieli; ma colui che fa la volontà del Padre Mio, che è nei cieli.” (Mt 7,21)
“Ed ecco, Gli si presentò uno dicendo: Maestro, qual bene dovrò fare per avere la vita eterna? Gli rispose: Perché mi interroghi riguardo al bene? Uno solo è buono; ma se tu vuoi entrare nella vita, osserva i Comandamenti. Quali? Domandò. Gesù rispose: Non uccidere, NON COMMETTERE ADULTERIO, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso.” (Mt 19,16-19)
Caro Ernesto, ho voluto far precedere le mie povere parole dalle affermazioni di Gesù e dei Profeti perché tu possa meglio riflettere sulle conseguenze del nostro comportamento quando ci imbarchiamo in esperienze che lungi dall’arricchirci ci impoveriscono. Non possiamo mai dimenticare quanto il nostro comune nemico, il demonio, spii ogni nostro atto, ogni nostra debolezza, per intervenire al momento opportuno per convincerci a ribellarci, a fare la nostra volontà piuttosto che quella del nostro Creatore e Benefattore, nella fallace illusione che la nostra decisione sia quella a noi più consona. Il demonio, per chi conosca i suoi metodi, usa sempre uno schema fisso nel tentare il malcapitato. Lo ha fatto anche con Gesù al termine del suo lungo digiuno quaresimale, nella convinzione che in quel momento il Suo fisico provato cedesse alle sue meschine tentazioni. Lo tenta, dunque, con il pane, ma il Signore non cede; allora prova con la ricchezza, ma il Signore non cede; allora tenta il tutto per tutto offrendoGli il potere su tutto il mondo, ma il Signore non cede. Penso che conoscerai le risposte di Gesù, risposte che sono per noi un grande insegnamento e racchiudono il concetto battesimale del rifiuto nei riguardi del male e l’accoglienza nei riguardi del Bene. Rifiuto e Credo.
Dio, nella Sua benevolenza, ha voluto crearci esseri liberi affinché potessimo scegliere se seguire i dettami del Creatore oppure rifiutarli. A suo tempo Dio ha sottoposto anche gli Angeli a questa scelta, poiché anche loro sono dotati di libero arbitrio. Una grande parte è rimasta fedele e un’altra parte ha voluto l’indipendenza dal proprio Creatore. Lucifero, il più dotato tra gli Angeli, ha posto il suo rifiuto che sarà assolutamente irreversibile, trascinando con sé una parte considerevole di traditori che verranno precipitati sulla Terra (oimé). Dopo un tempo che non conosciamo, viene creato l’uomo ad immagine di Dio, dotato anche lui di libero arbitrio e quindi libero di credere o meno. Dio, delicatissimo Dio, non forza nessuno; vuol essere adorato liberamente ed essendo Buon Padre desidera ogni bene per noi, ma esige che noi seguiamo i Suoi precetti che ci sono donati affinché la nostra gioia sia piena. Senza il peccato originale la nostra esistenza sarebbe stata paradisiaca, ma il demonio, geloso di vedere l’uomo così benvoluto, ha messo in pratica il suo maledetto schema e attraverso la debolezza femminile è riuscito a far peccare anche Adamo, capo della nuova famiglia e tutti e due hanno rifiutato la signoria del loro Creatore, convinti di potersi liberare da ogni vincolo ed esercitare il loro volere. Non hanno considerato che dal dominio del loro Benefattore sono precipitati nel dominio del loro peggior nemico!
Non dirò altro, perché tu conosci la triste storia e le conseguenze che ne derivarono per tutta l’umanità.
Te l’ho ricordato perché tu possa analizzare la terribile astuzia demoniaca, volta sempre a sottrarre adoratori di Dio per farsi adorare a sua volta, vera scimmia di Dio.
Per ottenere il suo scopo satana tenta abilmente, trovando scuse plausibili ma sempre false, affinché colui che sta in bilico tra il trasgredire o meno, travalichi verso le posizioni proibite.
Ti ho parlato della volontà di Dio e del Suo Amore per noi perché la Sua esigenza ha bisogno di espandersi in un Amore infinito come infinito è il Suo adorabile Essere. Senza di Lui non c’è via, verità e vita ma solo buio disperante senza fine. In questo buio vive il reietto e desidera, per odio, che anche noi lo seguiamo!
Quando Gesù guarisce un malato da una grave infermità gli dice: “Ecco tu sei guarito; non peccare più chè non ti accada di peggio.” (Gv 5,14)
Ma veniamo a noi; nel matrimonio cattolico i Ministri sono tre: marito, moglie e Dio. Dio presenzia con la Sua Benedizione gli sposi e garantisce la Sua approvazione in figura della Sacra Famiglia; lo Spirito Santo, presente anche Lui, si incarica di insegnare e custodire l’Amore del Padre. Vedi che potenza è il matrimonio cattolico?
Come è possibile distruggere un così delicato equilibrio, fautore di ogni bene, ascoltando e mettendo in pratica i cattivi suggerimenti del demonio? E’ possibile disprezzare le Grazie che il Signore dispensa al marito, al capo-famiglia, investendolo di una dignità enorme e affidandogli l’anima della moglie che tu hai il dovere di assistere e migliorare, impedendole di esporla al peccato di adulterio che potrebbe realizzarsi anche per lei. Gesù dice infatti che il marito adultero esporrebbe anche la moglie a questo grave disordine e diviene a sua volta responsabile di un ulteriore male. Vorresti pagare anche per lei? Tu sai che la Religione Cattolica è inflessibile con la colpa del peccato; anche se, pentiti, possiamo ricevere il perdono dalla Misericordia divina, non siamo però dispensati dalla conseguenza che dovremo sopportare in questa o nell’altra vita. La trasgressione costa cara!
La malizia demoniaca si rivela anche in questo: ogni trasgressione genera a sua volta altre defezioni, altri disordini, altre necessità di peccati diretti o indiretti per conservare quella posizione ritenuta, a torto, benefica. Così lo scopo del demonio è raggiunto, essendo riuscito ad allontanare il fedele dalla Grazia (persa col peccato mortale) ed esponendolo alle sue oscure trame, volte ad impedire (in qualsiasi modo, anche cruento) che l’infedele possa pentirsi e salvarsi!
Potresti vivere tutta la tua vita futura senza accostarsi ai Sacramenti, senza godere del conforto di Gesù e di Maria tua Madre, senza pace interiore, roso dal rimorso di aver distrutto una famiglia, bersagliato dai continui assalti del demonio che, una volta fatto entrare nella nostra anima, difficilmente lascia la presa e poi per che cosa? Per una avventura fatua e molto limitata nel tempo? Fra non molto dovrai fare i conti con l’età e la diminuzione del vigore, anche se oggi ti sembra di là da venire e cosa ti resterà se non avrai conservato i doni che Dio ti ha fatto? Veramente stai rischiando troppo e inutilmente!
Tu mi dirai che hai trovato la donna della tua vita, colei che ti potrebbe fare felice, ma non pensi che non è possibile vivere serenamente quando si ha tradito la fiducia di Dio? Non ti credo così ignorante (sarebbe una mia colpa genitoriale) da pensare di poter fare a meno di Dio. Forse la decisione di riprendere le redini del matrimonio e rinunciare alla odierna illusione ti potrebbe far soffrire, ma qui si vede la forza della volontà di un capo-famiglia. Tutti possiamo sbagliare ma tutti possiamo rimediare.
Anticamente i figli ricorrevano alla benedizione del genitore perché Dio ha posto una speciale benedizione, indispensabile per ottenere successo nella vita. E così il capo-famiglia in qualche modo aveva la capacità di influire sul destino dei figli. La benedizione o la maledizione avevano un grande potere. Oggi tutto questo sembra dimenticato ma la volontà di Dio dura per sempre; non basta ignorarlo perché non si verifichi.
C’è un comandamento apposito: “Onora il padre e la madre”.
Poi, in tutto questo, non vanno escluse tante eventualità, più o meno reali ma sempre possibili: anche ammettendo (senza concederlo) che la donna in questione sia per te meravigliosa, potrebbe averti irretito per scopi da te ignorati ma molto comuni, quali il sostegno di figli non tuoi (generati da un precedente matrimonio fallito) o progettare un tuo coinvolgimento, obbligato da una nuova gravidanza che farebbe di te uno schiavo per il resto della vita.
Così saresti caduto in una trappola artefatta, nel fallace desiderio di una nuova famiglia senza dubbio irrealizzabile, nell’intento di sfuggire alla vecchia ma sana famiglia originaria. Inoltre la nuova donna potrebbe in seguito scaricarti (non c’è garanzia per questo) come un soggetto sfruttato e divenuto scomodo. Non dire che questo non avverrà mai perché l’animo di una donna è volubile e inaffidabile.
Una volta di più è necessaria la Grazia che non si ottiene col peccato!
Inoltre è opportuno considerare l’impatto che il tuo comportamento ha oggi, ma ne avrà ancora di più nel futuro, presso la mente e il cuore di tua figlia che dovrà, suo malgrado, giudicare il proprio padre, il modello al quale ispirarsi per orientarsi nelle difficoltà della vita. E’ inevitabile che nell’incontro con un futuro fidanzato possa chiedersi se fidarsi di lui, se credere in una famiglia, se la vita matrimoniale nasconda i pericoli che lei stessa sta vivendo, se, in definitiva, valga la pena di legarsi senza condizioni, in un abbandono fiducioso nel suo amore per sempre. E, se scottata in modo indelebile da questo tuo comportamento irresponsabile, decidesse di non donarsi mai completamente e frenasse i moti del suo cuore tanto da divenire frigida e sterile, fredda ed altera? Da lei non si allontanerebbe mai la possibilità di imitarti alla prima difficoltà matrimoniale, giustificando la sua ribellione come una necessità impartitale dal tuo cattivo esempio. E se, magari per altre ragioni, il suo matrimonio subisse una crisi irreversibile, tu porteresti per sempre il peso di questo tuo comportamento, dandoti la colpa senza possibilità di smentita.
Vorresti tu questo? Non lo credo.
C’è ancora una possibilità: quella di tornare indietro, di ammettere che varie ragioni ti hanno forzato a questo passo non ben valutato, come una crisi dell’uomo insoddisfatto che, alle soglie di una certa età avanzata è stato attratto da un momento di illusione giovanile. Non è strano; gli psicologi parlano delle crisi periodiche che raggiungono ogni uomo ed ogni donna. Sono momenti di crisi che, una volta superati, arricchiscono e danno sapore alla vita, poiché sono battaglie vinte e prove di forza di carattere.
Ti chiedo, dunque,per il tuo bene, di abbandonare questa (come altre) avventure amorose, COMFESSARTI, PARTECIPARE ALLE SANTE MESSE e tornare a vivere ed amare la tua sposa che ti aspetta, pentita dei suoi errori, conscia di quanto ha rischiato di perdere. Sarà un nuovo amore sotto la Benedizione di Cristo. Chiedi alla Madre Celeste che ti dia la forza e la possibilità di riavvicinarti all’Amore di Suo Figlio, impegnandoti a recitare il Santo Rosario per tutti i giorni della tua vita. Vedrai allora che tutto cambierà e le difficoltà tanto sofferte perderanno la loro acutezza. E quando dovrai sopportare delle prove, se tu le offrirai a Maria, accettandole, ne riceverai un grande conforto, facendoti aumentare la Fede.
(Carlo)