SUGGERIMENTI PER COMBATTERE
L’ADULTERIO
“Non chiunque mi dice: Signore! Signore! Entrerà nel Regno dei cieli;
ma colui che fa la volontà del Padre Mio, che è nei cieli.” (Mt 7,21)
“Ma Egli,
rispondendo a chi gli aveva parlato, disse: Chi è Mia madre e chi sono i Miei fratelli?
Poi, stendendo la mano verso i Suoi discepoli, disse: ecco Mia madre e i Miei
fratelli. Perché chi fa la volontà del Padre Mio che è nei cieli, egli è Mio
fratello e Mia sorella e Mia madre.” (Mt 12, 48-50)
“Il Regno
dei cieli infine, è simile ad una rete gettata in mare, che prende ogni sorta
di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, poi, sedutisi, mettono
i buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così avverrà alla fine del mondo:
gli Angeli verranno e separeranno i cattivi di mezzo ai giusti e li getteranno
nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete inteso tutte
queste cose?” (Mt 13,47,51)
“Ma quel che
esce dalla bocca viene dal cuore, ed è questo che contamina l’uomo; poiché
dal cuore vengono i cattivi pensieri, gli omicidi, gli ADULTERI, le
fornicazioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie: queste cose
contaminano l’uomo, ma il mangiare senza lavarsi le mani, non contamina
l’uomo.” (Mt 15,18-20)
“Che
gioverebbe a un uomo guadagnare tutto il mondo, se perdesse l’anima sua? O che
cosa potrà dare in cambio della propria anima?” (Mt 16,26)
“Egli
rispose loro: Non avete letto come il Creatore, da principio li fece maschio e
femmina? E disse: Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà
con la moglie e i due saranno una cosa sola. Quindi non sono più due, ma una
sola carne. Perciò non divida l’uomo quello che Dio ha unito. Ma perché,
allora replicarono, Mosè ha ordinato di dare il libello del ripudio e di
rimandarla? Rispose loro: Per la durezza del vostro cuore Mosè vi permise di
ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. Però Io vi dico: Chi
rimanda la propria donna, eccetto in caso di concubinato, e ne sposa un’altra,
COMMETTE ADULTERIO e chi sposa la ripudiata COMMETTE ADULTERIO.” (Mt 19,4-9)
“Ed ecco,
Gli si presentò uno dicendo: Maestro, qual bene dovrò fare per avere la vita
eterna? Gli rispose: Perché mi interroghi riguardo al bene? Uno solo è buono;
ma se tu vuoi entrare nella vita, osserva i Comandamenti. Quali? Domandò.
Gesù rispose: Non uccidere, NON COMMETTERE ADULTERIO, non rubare, non
testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te
stesso.” (Mt 19,16-19)
“Infatti dal
di dentro, dal cuore degli uomini, escono i cattivi pensieri, dissolutezze, ladrocini,
assassini, ADULTERI, cupidigie, cattiverie, frodi, impudicizia, invidia,
diffamazione, orgoglio, stoltezza. Tutte queste cose malvagie vengono
dal di dentro e contaminano l’uomo. “
(Mc 7,21-23)
“Allora Gesù
alzatosi, le domandò (all’adultera) : O donna, dove sono andati (gli
accusatori)? Nessuno ti ha condannata? Ella rispose: Nessuno Signore. E Gesù:
Nemmeno Io ti condanno: và E D’ORA IN POI NON PECCARE PIU’.” (Gv 8,10-11)
“In verità,
in verità vi dico: chiunque fa il peccato è schiavo del peccato.” (Gv 8,34)
“Avete udito
che fu detto: Non commettere ADULTERIO. Ma Io vi dico che chiunque avrà
guardato una donna, desiderandola, ha già COMMESSO ADULTERIO con lei,
nel suo cuore.” (Mt 5,27-28)
“Chi accoglie i Miei comandamenti e li osserva, ecco chi mi ama; e chi
ama Me sarà amato dal Padre Mio ed Io pure l’amerò e gli manifesterò Me
stesso.”…Se uno mi ama osserverà la Mia parola e il Padre Mio lo amerà e
verremo a lui e dimoreremo in lui. Chi non Mi ama, non osserva le Mie parole.
(Gv 14,21-24)
“Se rimanete in Me e rimangono in voi le Mie parole, chiederete quel
che vorrete e vi sarà fatto.” (Gv 15,7)
“Se osserverete i Miei comandamenti, persevererete nel Mio Amore come
Io ho osservato i comandamenti del Padre Mio e rimango nel Suo Amore. Vi ho
detto queste cose affinché in voi dimori la Mia gioia e la gioia vostra sia
piena.” (Gv 15,10-16)
“Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio (tramite il
Battesimo) raccogliete frutti per la santificazione e la fine è la vita eterna.
Perché la paga del peccato è la morte, invece il dono gratuito di Dio è la vita
eterna in Gesù Cristo Signore nostro.” (Rm 6,22-23)
“Eravate un tempo tenebre, ma ora siete luce nel Signore: vivete
dunque, da figli della luce. Ora il frutto della luce consiste in ogni cosa che
è buona, giusta e vera. Cercate ciò che fa piacere al Signore e non partecipate
alle opere infruttuose delle tenebre, anzi, condannatele, perché fa persin
vergogna parlare di quello che essi compiono di nascosto: ma tutte queste cose,
venendo condannate appaiono alla luce, perché tutto ciò che appare è luce. Per
questo è detto: Svegliati o tu che dormi, sorgi di fra i morti e Cristo ti
illuminerà. Osservate pertanto con molta attenzione la vostra condotta che non
sia da stolti ma da prudenti, approfittando del tempo, perché i giorni sono
cattivi; perciò non siate degli sconsiderati, ma studiate bene quale sia la
volontà del Signore; non vi inebriate di vino, sorgente di lussuria, ma siate
invece ripieni di spirito.” (Ef 5,8-18)
“Le donne siano soggette ai loro mariti come al Signore, perché il
marito è capo della donna, come Cristo è Capo della Chiesa del cui Corpo Egli è
il Salvatore. Come la Chiesa è soggetta a Cristo, così le donne siano soggette
in tutto ai loro mariti. E voi mariti amate le vostre mogli come Cristo amò la
Chiesa e sacrificò Se stesso per lei, per santificarla, purificandola col
lavacro dell’acqua unita alla parola, poiché Egli volle presentarla a Se stesso
tutta risplendente, senza macchia né ruga né altro di simile, ma Santa e
Immacolata. Così i mariti devono amare le loro mogli come i loro propri corpi;
CHI AMA LA PROPRIA MOGLIE, AMA SE STESSO.” (Ef 5,22-28)
Questa premessa è necessaria per avere un doveroso appoggio a ciò che
dirò in seguito relativamente ad una crisi matrimoniale, rivolgendomi ad uno
degli sposi;
Caro Ernesto, ho voluto far precedere le mie povere parole dalle
affermazioni di Gesù e dei Profeti perché tu possa meglio riflettere sulle
conseguenze del nostro comportamento quando ci imbarchiamo in esperienze che
lungi dall’arricchirci ci impoveriscono. Non possiamo mai dimenticare quanto il
nostro comune nemico, il demonio, spii ogni nostro atto, ogni nostra debolezza,
per intervenire al momento opportuno per convincerci a ribellarci, a fare la
nostra volontà piuttosto che quella del nostro Creatore e Benefattore, nella
fallace illusione che la nostra decisione sia quella a noi più consona. Il
demonio, per chi conosca i suoi metodi, usa sempre uno schema fisso nel tentare
il malcapitato. Lo ha fatto anche con Gesù al termine del suo lungo digiuno
quaresimale, nella convinzione che in quel momento il Suo fisico provato
cedesse alle sue meschine tentazioni. Lo tenta, dunque, con il pane, ma il
Signore non cede; allora prova con la ricchezza, ma il Signore non cede; allora
tenta il tutto per tutto offrendoGli il potere su tutto il mondo, ma il Signore
non cede. Penso che conoscerai le risposte di Gesù, risposte che sono per noi
un grande insegnamento e racchiudono il concetto battesimale del rifiuto nei
riguardi del male e l’accoglienza nei riguardi del Bene. Rifiuto e Credo.
Dio, nella Sua benevolenza, ha voluto crearci esseri liberi affinché
potessimo scegliere se seguire i dettami del Creatore oppure rifiutarli. A suo
tempo Dio ha sottoposto anche gli Angeli a questa scelta, poiché anche loro
sono dotati di libero arbitrio. Una grande parte è rimasta fedele e un’altra
parte ha voluto l’indipendenza dal proprio Creatore. Lucifero, il più dotato
tra gli Angeli, ha posto il suo rifiuto che sarà assolutamente irreversibile,
trascinando con sé una parte considerevole di traditori che verranno
precipitati sulla Terra (oimé). Dopo un tempo che non conosciamo, viene creato
l’uomo ad immagine di Dio, dotato anche lui di libero arbitrio e quindi libero
di credere o meno. Dio, delicatissimo Dio, non forza nessuno; vuol essere
adorato liberamente ed essendo Buon Padre desidera ogni bene per noi, ma esige
che noi seguiamo i Suoi precetti che ci sono donati affinché la nostra gioia
sia piena. Senza il peccato originale la nostra esistenza sarebbe stata
paradisiaca, ma il demonio, geloso di vedere l’uomo così benvoluto, ha messo in
pratica il suo maledetto schema e attraverso la debolezza femminile è riuscito
a far peccare anche Adamo, capo della nuova famiglia e tutti e due hanno
rifiutato la signoria del loro Creatore, convinti di potersi liberare da ogni
vincolo ed esercitare il loro volere. Non hanno considerato che dal dominio del
loro Benefattore sono precipitati nel dominio del loro peggior nemico!
Non dirò altro, perché tu conosci la triste storia e le conseguenze che
ne derivarono per tutta l’umanità.
Te l’ho ricordato perché tu possa analizzare la terribile astuzia demoniaca,
volta sempre a sottrarre adoratori di Dio per farsi adorare a sua volta, vera
scimmia di Dio.
Per ottenere il suo scopo satana tenta abilmente, trovando scuse
plausibili ma sempre false, affinché colui che sta in bilico tra il trasgredire
o meno, travalichi verso le posizioni proibite.
Ti ho parlato della volontà di Dio e del Suo Amore per noi perché la
Sua esigenza ha bisogno di espandersi in un Amore infinito come infinito è il
Suo adorabile Essere. Senza di Lui non c’è via, verità e vita ma solo buio
disperante senza fine. In questo buio vive il reietto e desidera, per odio, che
anche noi lo seguiamo!
Quando Gesù guarisce un malato da una grave infermità gli dice: “Ecco
tu sei guarito; non peccare più chè non ti accada di peggio.” (Gv 5,14)
Ma veniamo a noi; nel matrimonio cattolico i Ministri sono tre: marito,
moglie e Dio. Dio presenzia con la Sua Benedizione gli sposi e garantisce la
Sua approvazione in figura della Sacra Famiglia; lo Spirito Santo, presente
anche Lui, si incarica di insegnare e custodire l’Amore del Padre. Vedi che
potenza è il matrimonio cattolico?
Come è possibile distruggere un così delicato equilibrio, fautore di
ogni bene, ascoltando e mettendo in pratica i cattivi suggerimenti del demonio?
E’ possibile disprezzare le Grazie che il Signore dispensa al marito, al
capo-famiglia, investendolo di una dignità enorme e affidandogli l’anima della
moglie che tu hai il dovere di assistere e migliorare, impedendole di esporla
al peccato di adulterio che potrebbe realizzarsi anche per lei. Gesù dice
infatti che il marito adultero esporrebbe anche la moglie a questo grave
disordine e diviene a sua volta responsabile di un ulteriore male.
Vorresti pagare anche per lei? Tu sai che la Religione Cattolica è inflessibile
con la colpa del peccato; anche se, pentiti, possiamo ricevere il perdono dalla
Misericordia divina, non siamo però dispensati dalla conseguenza che dovremo
sopportare in questa o nell’altra vita. La trasgressione costa cara!
La malizia demoniaca si rivela anche in questo: ogni trasgressione
genera a sua volta altre defezioni, altri disordini, altre necessità di peccati
diretti o indiretti per conservare quella posizione ritenuta, a torto,
benefica. Così lo scopo del demonio è raggiunto, essendo riuscito ad
allontanare il fedele dalla Grazia (persa col peccato mortale) ed
esponendolo alle sue oscure trame, volte ad impedire (in qualsiasi modo, anche
cruento) che l’infedele possa pentirsi e salvarsi!
Potresti vivere tutta la tua vita futura senza accostarsi ai
Sacramenti, senza godere del conforto di Gesù e di Maria tua Madre, senza pace
interiore, roso dal rimorso di aver distrutto una famiglia, bersagliato dai
continui assalti del demonio che, una volta fatto entrare nella nostra anima,
difficilmente lascia la presa e poi per che cosa? Per una avventura fatua e
molto limitata nel tempo? Fra non molto dovrai fare i conti con l’età e la
diminuzione del vigore, anche se oggi ti sembra di là da venire e cosa ti
resterà se non avrai conservato i doni che Dio ti ha fatto? Veramente stai
rischiando troppo e inutilmente!
Tu mi dirai che hai trovato la donna della tua vita, colei che ti
potrebbe fare felice, ma non pensi che non è possibile vivere serenamente
quando si ha tradito la fiducia di Dio? Non ti credo così ignorante (sarebbe
una mia colpa genitoriale) da pensare di poter fare a meno di Dio. Forse la
decisione di riprendere le redini del matrimonio e rinunciare alla odierna
illusione ti potrebbe far soffrire, ma qui si vede la forza della volontà di un
capo-famiglia. Tutti possiamo sbagliare ma tutti possiamo rimediare.
Anticamente i figli ricorrevano alla benedizione del genitore perché
Dio ha posto una speciale benedizione, indispensabile per ottenere successo
nella vita. E così il capo-famiglia in qualche modo aveva la capacità di
influire sul destino dei figli. La benedizione o la maledizione avevano un
grande potere. Oggi tutto questo sembra dimenticato ma la volontà di Dio dura
per sempre; non basta ignorarlo perché non si verifichi.
C’è un comandamento apposito: “Onora il padre e la madre”.
Poi, in tutto questo, non vanno escluse tante eventualità, più o meno
reali ma sempre possibili: anche ammettendo (senza concederlo) che la donna in
questione sia per te meravigliosa, potrebbe averti irretito per scopi da te
ignorati ma molto comuni, quali il sostegno di figli non tuoi (generati da un
precedente matrimonio fallito) o progettare un tuo coinvolgimento, obbligato da
una nuova gravidanza che farebbe di te uno schiavo per il resto della vita.
Così saresti caduto in una trappola artefatta, nel fallace desiderio di
una nuova famiglia senza dubbio irrealizzabile, nell’intento di sfuggire alla
vecchia ma sana famiglia originaria. Inoltre la nuova donna potrebbe in seguito
scaricarti (non c’è garanzia per questo) come un soggetto sfruttato e divenuto
scomodo. Non dire che questo non avverrà mai perché l’animo di una donna è
volubile e inaffidabile.
Una volta di più è necessaria la Grazia che non si ottiene col peccato!
Inoltre è opportuno considerare l’impatto che il tuo comportamento ha
oggi, ma ne avrà ancora di più nel futuro, presso la mente e il cuore di tua
figlia che dovrà, suo malgrado, giudicare il proprio padre, il modello al quale
ispirarsi per orientarsi nelle difficoltà della vita. E’ inevitabile che
nell’incontro con un futuro fidanzato possa chiedersi se fidarsi di lui, se
credere in una famiglia, se la vita matrimoniale nasconda i pericoli che lei
stessa sta vivendo, se, in definitiva, valga la pena di legarsi senza
condizioni, in un abbandono fiducioso nel suo amore per sempre. E, se scottata
in modo indelebile da questo tuo comportamento irresponsabile, decidesse di non
donarsi mai completamente e frenasse i moti del suo cuore tanto da divenire
frigida e sterile, fredda ed altera? Da lei non si allontanerebbe mai la possibilità
di imitarti alla prima difficoltà matrimoniale, giustificando la sua ribellione
come una necessità impartitale dal tuo cattivo esempio. E se, magari per altre
ragioni, il suo matrimonio subisse una crisi irreversibile, tu porteresti per
sempre il peso di questo tuo comportamento, dandoti la colpa senza possibilità
di smentita.
Vorresti tu questo? Non lo credo.
C’è ancora una possibilità: quella di tornare indietro, di ammettere
che varie ragioni ti hanno forzato a questo passo non ben valutato, come una
crisi dell’uomo insoddisfatto che, alle soglie di una certa età avanzata è stato attratto da un momento di illusione
giovanile. Non è strano; gli psicologi parlano delle crisi periodiche che
raggiungono ogni uomo ed ogni donna. Sono momenti di crisi che, una volta
superati, arricchiscono e danno sapore alla vita, poiché sono battaglie vinte e
prove di forza di carattere.
Ti chiedo, dunque,per il tuo bene, di abbandonare questa (come altre)
avventure amorose, COMFESSARTI, PARTECIPARE ALLE SANTE MESSE e tornare a vivere
ed amare la tua sposa che ti aspetta, pentita dei suoi errori, conscia di
quanto ha rischiato di perdere. Sarà un nuovo amore sotto la Benedizione di
Cristo. Chiedi alla Madre Celeste che ti dia la forza e la possibilità di
riavvicinarti all’Amore di Suo Figlio, impegnandoti a recitare il Santo Rosario
per tutti i giorni della tua vita. Vedrai allora che tutto cambierà e le
difficoltà tanto sofferte perderanno la loro acutezza. E quando dovrai
sopportare delle prove, se tu le offrirai a Maria, accettandole, ne riceverai
un grande conforto, facendoti aumentare la Fede.
(Carlo)