lunedì 26 ottobre 2020

SPIRITUALITA'

 

IL  VANGELO  CAMBIA  LA  VITA

Vi sono parole di Gesù che, se accolte, hanno il potere di cambiare la vita di ognuno di noi. Queste parole dettate dallo Spirito Santo si trovano sparse qua e là nella Sacra Scrittura e contengono tutta la forza della volontà divina; una forza che riempie la mente e il cuore di colui che ha deciso di abbandonarsi alla Sapienza di Dio, nostro buon Padre:

--“Se uno Mi ama, osserverà la Mia Parola e il Padre Mio lo amerà e Noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.”(Gv 14,23)

--“Chi accoglie i Miei comandamenti e li osserva, questi Mi ama. Chi Mi ama sarà amato dal Padre Mio e anch’Io lo amerò e mi manifesterò a lui.” (Gv 14,21)

--“Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me” (Gv 14,6)

--“Non affannatevi dunque dicendo: -che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?- Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate prima il Regno di Dio e la Sua giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.” (Mt 6,31-33)

--“Venite a Me voi tutti che siete affaticati e oppressi e Io vi ristorerò.” (Mt 11,28)

--“Allora Gesù disse ai Suoi discepoli:-Se qualcuno vuol venire dietro a Me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e Mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa Mia, la troverà”.-(Mt 16,24-25)

--“Sorgeranno molti falsi Profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell’iniquità, l’amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà fino alla fine, sarà salvo.” (Mt 24,11-13)

--“Io sono il Pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il Pane che discende dal Cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il Pane vivo disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo Pane, vivrà in eterno e il Pane che Io darò, è la Mia carne, per la vita del mondo.” (Gv 6,48-51)…”Gesù disse: In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’Uomo e non bevete il Suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la Mia carne e beve il Mio sangue ha la Vita eterna e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno.” (Gv 6,53-54)

--“Di nuovo Gesù parlò loro:-Io sono la luce del mondo; chi segue Me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.-“ (Gv 8,12)

--“In verità, in verità vi dico:-Se chiederete qualche cosa al Padre nel Mio nome, Egli ve la darà. Fin’ora non avete chiesto nulla nel Mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.-“ (Gv 16,23-24)

(Carlo)

 

venerdì 23 ottobre 2020

SPIRITUALITA'

 

IL  RUOLO  DI  MARIA  SANTISSIMA

 

Conosciamo Maria come Madre di Cristo e Madre dei cristiani, ma fino a che punto conosciamo il ruolo di Lei nella storia della Salvezza?

Quando Maria ricevette la visita dell’Angelo Gabriele che Le prospettò di divenire Madre del Dio Incarnato Ella, memore delle profezie che ben conosceva, pronunciò il fatidico “sì” che cambiò il mondo; lo Spirito Santo scese su di Lei avvolgendoLa e riempiendoLa delle Sue Grazie.

Fin qui la storia è ben conosciuta, ma quanti sono edotti sulle conseguenze di grande portata che questa accettazione ha prodotto nella nostra realtà spirituale? La conseguenza più eclatante è che senza Maria, non vi può essere Cristianesimo e che Lei, per volontà di Dio, ha permesso la realizzazione dell’intera Redenzione. Come ben si sa Dio, per agire nel mondo, ama servirsi degli avvenimenti umani e della collaborazione degli uomini, anche se a volte ha dimostrato di raggiungere i Suoi obiettivi, servendosi perfino dell’opposizione, pur salvando sempre la libertà degli uomini, poiché Egli vuole convertire e non imporre.

Maria nel pensiero di Dio

E’ stato Dio stesso che per primo ha parlato di Lei e voluto per Lei un destino incontestabilmente unico. Tutta la Sua grandezza ha avuto quindi il suo inizio nell’eternità. Prima che il mondo fosse creato, l’idea di Maria era presente all’Eterno Padre, insieme a quella del Redentore del cui destino Ella faceva parte. Così, da tutta l’eternità Maria occupava un posto unico fra tutte le creature. Era dunque conveniente che fosse distinta da ogni altra nel primo annuncio della Redenzione, fatto da Dio a satana: “Io porrò inimicizia fra te e la Donna, tra la tua stirpe e la Sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu Le insidierai il calcagno” (Genesi 3,15).

Con queste parole, Dio stesso sintetizza e annuncia la futura Redenzione. Maria deve occupare certamente un posto che appartiene a Lei sola; anche prima della nascita e poi per sempre, sarà la nemica di satana; al di sotto del Redentore, certo, ma vicinissima a Lui, in qualche modo simile a Lui (Genesi 2,18) e diversa da ogni altra creatura. Sola, fra tutte le creature di tutti i tempi, Ella è stata prescelta da Dio per essere la cooperatrice della Salvezza.

Le profezie continuano, una dopo l’altra, piene di allusioni: “la Vergine”, (Isaia 7,14)”la Vergine e il Bambino”, “la Regina assisa alla destra del Re”…(Salmo 45)

Una profezia che descriva la Redenzione futura, come l’opera comune di una Donna e del Suo Bambino (e di nessun altro all’infuori di quei due) che schiacciano la testa a satana, apparirebbe del tutto inconsistente se, nel giorno in cui la Redenzione si attua, la Donna fosse relegata nell’oscurità.

Perciò, se la profezia è autentica e se, come affermano concordemente la Santa Chiesa e la Sacra Scrittura, la Salvezza consiste nella continua efficacia dell’Incarnazione e della morte di Gesù Cristo dentro le fibre dell’anima umana, allora nel Cristianesimo deve esserci Maria insieme con Gesù, inseparabile da Lui nella Sua opera di Salvezza, la nuova Eva, dipendente da Lui, ma a Lui necessaria: veramente addirittura, la Mediatrice di tutte le Grazie, secondo l’espressione con cui la Chiesa Cattolica riassume la Sua funzione misericordiosa. Se dunque, ciò che la profezia aveva intravvisto è davvero il Regno di Dio, quelli che sminuiscono Maria, non vi appartengono.

Maria ha ricevuto un grande potere sulle anime degli eletti per una speciale grazia dell’Altissimo il quale, avendoLe dato potere sul proprio Figlio unico e naturale, glielo ha dato pure sui Suoi figli adottivi e non solo sul corpo, che sarebbe poca cosa, ma anche sull’anima.

“E’ solo Maria che ha trovato grazia presso Dio, senza l’aiuto di nessun’altra semplice creatura. Dopo di Lei, coloro che hanno trovato grazia presso Dio, l’hanno trovata unicamente per mezzo di Lei. E quanti verranno in futuro, la troveranno ancora soltanto, per mezzo di Lei. Maria era piena di grazia, quando ricevette il saluto dell’Arcangelo Gabriele e ne fu ricolmaTa con sovrabbondanza dallo Spirito Santo, quando La coprì con la Sua ombra ineffabile. Poi crebbe talmente di giorno in giorno e di momento in momento in quella duplice pienezza, da raggiungere un punto di grazia sconfinato ed inimmaginabile. E così l’Altissimo l’ha costituita unica tesoriera delle Sue ricchezze e sola dispensatrice delle Sue grazie, in modo da magnificare, elevare ed arricchire chi Ella vuole, facendoli entrare nella via stretta del Cielo e passare ad ogni costo per la porta stretta della vita, donando a chi vuole, il trono, lo scettro e la corona regale. Gesù è ovunque e sempre il frutto e il Figlio di Maria; e Maria è ovunque il vero albero che porta il frutto di vita e la vera Madre che Lo produce…E’ Maria la sola che apre l’entrata del Paradiso terrestre ai miseri figli di Eva, l’infedele, perché possano passeggiare piacevolmente con Dio, trovare sicuro riparo dai nemici, nutrirsi di delizie e, senza più temere la morte del frutto degli alberi di vita e della scienza del bene e del male, bere a grandi sorsi le acque celesti di questa bella fontana che zampilla con abbondanza. Anzi, è Lei stessa questo Paradiso terrestre, questa terra vergine e benedetta, da cui Adamo ed Eva peccatori, furono scacciati; ed Ella vi lascia entrare solo quelli e quelle che vuol condurre a santità.” (Montfort: Vera devozione…par.44-45)

La nuova Eva

“Ciò che Lucifero ha perduto con l’orgoglio, Maria lo ha guadagnato con l’umiltà; ciò che Eva ha corrotto e perduto per disobbedienza, Maria l’ha salvato con l’obbedienza. Eva ha obbedito al serpente e ha mandato perduti tutti i suoi figli e se stessa, consegnandoli a lui; Maria si è resa totalmente fedele a Dio e ha salvato tutti i Suoi figli e servitori e Sé stessa, consacrandoli alla Sua Maestà. Non soltanto Dio ha posto un’inimicizia, ma delle inimicizie, non soltanto tra Maria e il demonio, ma tra la stirpe della Santa Vergine e la stirpe del demonio. Dio ha posto delle inimicizie, delle antipatie, delle opposizioni profonde tra gli autentici figli e servi della Vergine Santa e coloro che sono figli e schiavi del demonio; non si possono amare tra loro, non ci può essere intesa degli uni con gli altri. I figli di belial, gli schiavi di satana, gli amici del mondo (che sono la stessa cosa), hanno sempre fin’ora perseguitato quelli e quelle che appartengono alla Santa Vergine, come in passato Caino ha perseguitato il fratello Abele ed Esaù suo fratello Giacobbe, che sono le figure dei falsi credenti e dei veri credenti.

Ma l’umile Maria riporterà sempre vittoria su questo orgoglioso; una vittoria così grande che arriverà a schiacciargli la testa, dove risiede il suo orgoglio; Ella saprà sempre smascherare la sua malizia di serpente, sventarne le insidie infernali, dissiparne i diabolici progetti e saprà difendere fino alla fine dei tempi, i Suoi fedeli devoti dalla sua zampata crudele.

Ma il potere di Maria su tutti i demoni, si rivelerà specialmente negli ultimi tempi, quando satana tenderà insidie al Suo calcagno, cioè agli umili schiavi e ai devoti figli che Ella susciterà per fargli guerra. Essi saranno piccoli e poveri secondo il mondo, in basso, davanti a tutti come il calcagno, calpestati e maltrattati come lo è il calcagno rispetto alle altre membra del corpo; ma in cambio, essi saranno ricchi nella grazia di Dio che Maria comunicherà loro con abbondanza, grandi ed elevati in santità davanti a Dio, superiori ad ogni altra creatura per il loro zelo coraggioso e saranno così fortemente sostenuti dall’aiuto divino che con l’umiltà del loro calcagno e in unione a Maria, schiacceranno il capo al demonio e faranno trionfare Gesù Cristo.” (Montfort: V.D. cap. 53-54)

“Il consenso dato da Maria alla proposta dell’Angelo, è un consenso dato a tutto il piano di Dio e Maria usa la stessa espressione, “la serva del Signore” con cui Isaia presentava il Messia Redentore definendoLo “Servo di Jahwè (Is. 52,13-53). Anche Maria si definisce “serva” esprimendo così la Sua partecipazione alla stessa Missione e partecipazione del Figlio. Quindi il Servo di Jahwè e la Serva del Signore, si trovano già uniti insieme fin dall’inizio per operare la Redenzione universale.” (De Martino)

“L’Annunciazione e l’Incarnazione sono strettamente legate alla Redenzione, perché il consenso di Maria è già di per sé un consenso alla Redenzione e Maria, costituita Madre del Figlio, è costituita nello stesso tempo Madre del Redentore e Corredentrice degli uomini.” (Rabanos)

(Carlo)