mercoledì 26 agosto 2020

SPIRITUALITA'

 

VISITE  LEGIONARIE  AI  MALATI  MENTALI

“Penso si potrebbe dire che non c’è nessun altro lavoro più difficile nella Legione. La principale difficoltà nasce dal vostro stesso intimo, dallo scoraggiamento sotto qualsiasi forma. Sareste inclini a pensare che vi è scarsa utilità in quel lavoro, sia per voi che per i malati. La mancanza di varietà e di segni di progresso vi priva degli stimoli naturali che vi aiutano in altre occupazioni. Ma tutto questo significa solo che siete impegnati in un esercizio del più alto spirito legionario. Osserviamo che la Madonna è simboleggiata nella Chiesa, dalla luna. Ebbene, questo satellite è stato sempre, stranamente,  associato con i disturbi mentali. In passato, la convinzione su tale punto, era così completa, che il termine “lunatico” deriva appunto dalla luna. Si supponeva che il sereno astro d’argento, esercitasse un sinistro influsso su talune povere menti. Ogni giorno, i milioni di nostri Legionari proclamano l’Antifona: “Chi è Costei che s’avanza come l’aurora che sorge, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?” La Madonna è opportunamente paragonata alla luna, perché con ciò si mostra assai bene la relazione tra Lei e Suo Figlio. La luna brilla della luce del sole; non ha luce propria. Similmente la Madonna è luminosa della luce del Suo Bambino; vive di Lui; quanto Ella dona, viene da Lui.

Quindi, cominciamo a considerare tutto il quadro, alla luce di questo particolare simbolismo della Madonna. Ora, tenendo conto della suddetta superstizione tradizionale relativa alla parte della luna nelle turbe mentali, vi invito a considerare Maria come vostra speciale sorgente di confidenza. Nella vostra, come in ogni altra causa, Ella riuscirà trionfante a causa dell’onnipotenza divina che trasmette.

Ora, variando un tantino, le immagini suddette, consideriamo la Madonna che pone la luna (le temibili afflizioni mentali) sotto i Suoi piedi. Non è infantile implicarLa in atteggiamenti che sembrano inverosimili, perché dovunque entra Lei, vi è soluzione. Ella vi accompagna come la Salute dei vostri gravi malati.

Affrontate, dunque, il vostro problema nel Suo Nome. Il vostro intento è quello di metterLa in azione. Voi siete i Suoi agenti, i Suoi strumenti, per sfruttare tutte le Sue capacità.

Andando  dai vostri emarginati, voi esercitate quello che è l’aspetto tipico della Sua Maternità. Potete perciò, giustamente aspettarvi che vi sia concesso un grado di assistenza insolito- in verità che Ella possa essere con voi in tale lavoro più che in ogni altro- ammesso che ci fosse permesso far differenza tra i lavori che ci sono assegnati.

Essendo presente con voi, Ella sarà attiva in vario modo. Vi santificherà a causa di quanto state facendo e vi renderà forti per questo; tramite il vostro accostamento, agirà sui pazienti in forme salutari. Vi saranno molti casi in cui lo stato mentale, poiché così Dio vuole, rimarrà immutato. I Suoi scopi d’amore vengono serviti da quell’infermità. Ma parimenti, come mostra la storia dell’umanità e le pagine del Vangelo evidenziano particolarmente, vi sono persone che Dio affligge, ma da cui, in determinate circostanze, vuole togliere l’afflizione. In quest’ultimo caso, voi potete avere una parte importante da svolgere: fornirGli elementi di cui voglia servirsi per accordare tale sollievo. Se non li visitaste, questo non si effettuerebbe.

Può accadere, ad esempio, che la loro sofferenza abbia avuto origine da un comportamento sbagliato da parte loro: potrebbe succedere che la vostra fede, la carità e il sacrificio delle vostre attenzioni, li aiutino a riparare il loro debito e quindi a migliorare. Oppure potrebbe trattarsi di una situazione diversa: forse la loro privazione è per compenso e non per penalità. Spesso infatti, una persona soffre a motivo di peccato, ma non per colpa propria. Questo si può applicare molto validamente in seno alle famiglie. Ho visto innumerevoli casi in cui membri senza colpa, hanno avuto il privilegio di sopportare le offese di altri gravemente colpevoli, entro la medesima famiglia, per salvarli con ciò e nello stesso tempo percorrere essi stessi una strada più elevata. Voi entrate così, in un ordinamento di grande importanza spirituale e, mediante le vostre fatiche espiatorie, alleggerite il loro peso.  In tal modo potete aspettarvi con fiducia dei miglioramenti di vario genere in coloro che visitate. M, se ciò non avvenisse, non ha importanza per voi. La vostra motivazione va ben più in profondità di qualsiasi desiderio di apportare un beneficio fisico.

Considerate ciò che dice il 25° capitolo del Vangelo di S.Matteo.  Descrive il Giudizio alla fine del mondo, quando nostro Signore è rappresentato nell’atto di rivolgersi ai buoni, per accoglierli nel Regno dei Cieli. Egli ne offre la ragione:”Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, ero nudo e mi avete vestito, malato e in carcere e mi avete visitato” Ed essi di rimando a Lui:”Signore quando mai abbiamo fatto questo per Te? E Lui: “ Ogni volta che lo avete fatto a uno dei minimi tra i Miei fratelli, lo avete fatto a Me.”

Queste parole costituiscono una delle affermazioni sulla Dottrina del Corpo Mistico. Noi serviamo nostro Signore non solo quando trattiamo con quelle determinate categorie classificate come sfortunate, ma anche con tutte le altre categorie di miseria e con tutti i tipi di gente. Tuttavia va notato che nostro Signore nel passo citato, assegna un’attenzione particolare ai più miserabili: uno speciale accento di pietà lo pervade. Non solo viene servito Lui in quelle persone, ma viene soccorso nella Sua più crudele necessità: in loro sta soffrendo Lui. Naturalmente il suo elenco non è definitivo; lo si può completare. Per esempio, potete aggiungere altre gravi categorie di dolore fisico, così come le persone ridotte in miseria, quelli che hanno malattie tremende e, in particolare quella che avete fedelmente fatta vostra: gli afflitti da turbe mentali.

Anzi, mi chiedo se fra tutte le varie categorie, la vostra non sia la più alta, poiché è davvero la minima. Tutti gli altri hanno perduto qualcosa di esterno, sono stati privati di qualche capacità: libertà, salute, stima, pace, conforto,cibo; e a volte, solo temporaneamente. Ma hanno conservato il dono inestimabile dell’uomo: la propria personalità, la volontà, l’intelligenza…Ma le persone mentalmente turbate, hanno perso qualcosa di se stessi. Hanno perso molto della loro personalità. Per tale motivo noi possiamo audacemente attaccarci alla parola-chiave nell’affermazione di nostro Signore e convincerci che essi sono i minimi tra i minimi; perciò in quelle persone voi vi rivolgete a nostro Signore per renderGli  un servizio unico.”

(da “Virgo praedicanda” di Frank Duff)

(Carlo)