lunedì 3 gennaio 2022

SPIRITUALITA'

 

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Non appena è stato presentato con entusiasmo il nuovo Papa argentino, molti sono rimasti sorpresi dal suo saluto sbrigativo e privo di quella componente religiosa, comune a tutti i Papi precedenti, perché tutti si aspettavano un “Sia lodato Gesù Cristo” invece di “Buona sera” come è avvenuto.

Era un segnale, ma pochi lo compresero anche se il disagio era palpabile. Anche la stranezza di trascurare gli appartamenti da sempre destinati ai Papi e abitare un luogo alberghiero come quello di Santa Marta, ha lasciato tutti perplessi e curiosi perché non si conosceva il motivo. Più tardi è stato chiaro che questo Pontefice intendeva andare contro la tradizione dei Papi precedenti volendo formare tra i suoi una nuova “forma mentis”. Infatti nelle sue omelie mattutine nella Chiesa di Santa Marta, ha proferito spesso interpretazioni della Sacra Scrittura,a dir poco,irrispettose e non ortodosse, quale quella in cui commentando la scena di Gesù che scrive sulla sabbia mentre è interrogato dai Farisei, dice che “Gesù ha fatto lo scemo”(!)

IL  RISCHIO  DEL VATICANO II

S.Agostino immagina che il tempo abbia due aspetti, due movimenti: uno che va nella direzione della storia e che lui definisce “estensione” e che può considerarsi orizzontale ed un altro che dalla storia sale in direzione verticale e che lui definisce “intensione”. Esistono, quindi, due aspetti della verità, uno verticale, dalla accettazione difficile, dura, come l’invito di Gesù a portare la nostra croce quotidiana e l’altro, orizzontale, caratterizzato dal nostro rapporto con l’altro.

“Ama Dio” è un richiamo verticale; “ama il tuo prossimo” è un richiamo orizzontale.

Poiché Dio è Puro Spirito, invisibile, non ci è dato sapere se Lo amiamo; la prova del nostro amore per Lui, ce la fornisce il nostro amore per l’uomo. Solo chi ama Dio può amare l’uomo, perché Dio è l’essenza dell’amore. I non credenti  possono amare, ma in maniera filantropica, quindi egoistica.

Obiettivamente, durante i secoli cristiani, vi sono state delle accentuazioni a volte condizionate dal combattimento delle eresie, come quella del Concilio di Nicea contro Ario che negava la divinità di Gesù. Pertanto, ponendo un forte accento sulla parte divina di Gesù, ci si è quasi dimenticati dell’Umanità del Redentore. Più tardi, nel combattimento opposto, contro l’eretico Pelagio, si accentuerà il dono gratuito di Dio e si lasceranno un po’ nell’ombra la libertà e l’autonomia dell’uomo.

La caratteristica del Concilio Vaticano II, per iniziativa del suo ispiratore Papa Giovanni XXIII, è quella di aver privilegiato la verità di tipo orizzontale. Prima di allora, nel Sacramento del Matrimonio si era insistito sul dovere-necessità della procreazione, trascurando il secondo aspetto, quello dell’amore, ossia la sua caratteristica orizzontale. E così, la S.Messa era considerata soprattutto un vero Sacrificio, dimenticando che l’assemblea è anche una riunione dei fedeli tra loro, in nome di Cristo.

La liturgia che è anche parola, ha necessità di farsi comprendere e quindi è stata variata la lingua, perché fosse un insegnamento comunicato agli uomini.

Una volta si era fissata l’attenzione sul peccato che sembrava quasi esclusivo della carne e non si era ben evidenziato che nel giudizio dopo la morte, Gesù farà dipendere la condanna, anche dal mancato aiuto ai bisognosi: “Ho avuto sete e tu non mi hai dato da bere” (Mt 25).

Oggi però, non si pone abbastanza l’accento sul peccato che è una trasgressione al precetto divino e c’è il rischio, molto attuale, di attenuare il senso del peccato che ha come conseguenza il dissolvimento del senso della Redenzione. Se l’uomo non fosse peccatore, a che servirebbe la Redenzione e quindi la Salvezza?

E’ ciò che manda fuoristrada i tanti che pensano di essere giusti perché non uccidono, non rubano etc. sorvolando sulle numerose mancanze nei riguardi di Dio a cominciare dalle continue omissioni e mancanze di amore per Colui che ha sofferto una terribile Passione per salvarci dalla dannazione eterna.

Per secoli la Chiesa non ha voluto immischiarsi (almeno nominalmente) con gli errori del mondo, cercando di non farne parte e attendere passivamente il progresso scientifico.

Con il Concilio Vaticano II invece, la Chiesa desidera dialogare con il mondo, assimilare quello che le sembra migliore, sforzandosi  di allinearsi con esso.

Il pericolo di oggi, infatti, è quello di ritenere equidistanti le verità verticali con quelle orizzontali. Questo capovolgimento è il terribile rischio dell’umanità di oggi; non è più l’amore per l’uomo che deriva e dipende dall’amore per Dio, ma l’opposto: l’amore dell’uomo per Dio, diventa un simbolo dell’amore dell’uomo per l’uomo. Questa diventerebbe la sola religione e possiamo immaginare che la piazza sostituisca i Templi. Il lavoro la vera fede, la fabbrica, la Chiesa.

Questo il rischio estremo, la via che stiamo battendo che è quella della sostituzione di una religione di tipo divino con una di tipo umano, senza che si verifichi alcun cambiamento esterno, ma attuando  uno svuotamento insensibile dall’interno.

Con questo pontificato viene sempre più convalidata questa terribile strategia. Vediamo tutti che Bergoglio insiste continuamente sulla componente materiale, amore dell’uomo per l’uomo, e mai o quasi mai sulla componente spirituale. Eppure Gesù dice chiaramente che “l’uomo non vive di solo pane”.(Mt 4,4)

In questo periodo che stiamo vivendo con crescente difficoltà, il credente non viene supportato nella sua fede ma lo si lascia in balia del dubbio e dell’incertezza. Coloro che appartengono a quei tanti che sono stati sempre tiepidi nei confronti della fede, ora, nella difficoltà del momento, abbandonano il campo senza scrupoli, convinti di poter vivere bene senza lottare. Seguire le orme di Cristo senza la Sua Grazia sarebbe impossibile per ogni uomo perché il cristianesimo è molto impegnativo. Ma con Cristo “…il Mio giogo è dolce e il Mio peso  leggero..” (Mt 11,25)

Coloro invece, che vogliono vivere nella pace di Cristo resistono, non cedendo alle lusinghe del demonio e ascoltano la voce divina nel loro cuore che li esorta a offrire le attuali sofferenze al Cuore Immacolato di Maria, nostra buona Madre la quale ha contribuito con le Sue sofferenze ai meriti conseguiti da Gesù con la Sua dolorosa Passione. Il vero credente quindi, prende esempio da Maria Santissima che si è unita strettissimamente al Suo Figlio divino. Anche quando le vicende tristi della vita, vicende che il nostro antico nemico, il diavolo, pilota con grande perizia per portarci alla disperazione e spingerci a concludere che sia vana ogni nostra speranza al riguardo, dobbiamo perseverare nella fede dicendo a noi stessi: “sia fatta la Tua volontà.”  Questa breve giaculatoria, tratta dal Padre Nostro, possiede la potenza di Dio che tutto vince. Quando ci comporteremo così, sperimenteremo il grande conforto di Cristo e il nemico accusatore scomparirà.

Auguro a tutti che questo anno catartico 2022 sia l’inizio di una nuova epoca di rinnovata gioia con Cristo e Maria Santissima. Nonostante tutto.

(Carlo)