giovedì 9 ottobre 2014

SPIRITUALITA'



IL TEMPO DEL RITORNO E’ VICINO ?
Il rabbino Ytzhak Kaduri, famoso per aver memorizzato la Bibbia, il Talmud e altri scritti ebraici, era insegnante  molto stimato in Israele e la sua veneranda età, centootto anni, lo aveva dotato di tanta saggezza che moltissimi lo visitavano per ricevere consiglio e guarigione. I suoi seguaci asserivano e testimoniavano che era in grado di proferire profezie e compiere miracoli.
Pochi mesi prima di morire comunicò ai suoi discepoli di aver incontrato il Messia e di aver scritto il Suo nome su di un biglietto. Il figlio ottantenne del rabbino asseriva che spesso suo padre gli parlava del Messia, dicendogli che presto sarebbe arrivato, ma non prima della morte di Ariel Sharon.
La stima per questo rabbino era così grande che ben 300.000 persone andarono al suo funerale.
Il nome del Messia, egli lo lasciò scritto su di un foglietto con l’ordine di aprirlo un anno dopo la sua morte.
Era il 2005. Il 4 gennaio del 2006, Sharon si ammalò di infarto e cadde in coma, un coma che durerà otto anni. – Si arriverà così al 2014- Il 28 gennaio  del 2006 si ammala anche il rabbino Kaduri e muore.
Rispettando le sue volontà, un anno dopo, il biglietto viene aperto, letto e pubblicato sul sito ufficiale del rabbino, però tale scritto era codificato. Il giornale di Gerusalemme, “Israel today” pubblicò questa storia e quando il messaggio fu decodificato , il nome che apparì fu  Yehoshua , ossia Gesù.
A questa notizia il mondo ebraico fu scioccato e i media si adoperarono per nascondere al popolo  ciò che andava contro il suo credo. Così ben preso i notiziari smisero di seguire questa vicenda, poiché dal tempo di Caifa, il nome di Gesù è considerato anàtema.   La frase scritta sul biglietto è la seguente:
“Yarim  Ha’am  Veyokhiah  Shedvaro  Vetorato  Omdim”
Dalle iniziali delle lettere ebraiche si desume che il nome del Messia è quello di Gesù.
Già da qualche tempo e specialmente oggi, molti discepoli di Kaduri si stanno convertendo al Cristianesimo, poiché questo rabbino nella sua scuola biblica, insegnava che Gesù è il Messia, ma temeva, come tutti  i suoi discepoli, di ammetterlo in pubblico. Oggi però, uno dei tanti discepoli, Elihau, intervistato da un giornalista, dice di andare in giro per discutere con molti il fatto che Gesù è stato crocifisso e con il Suo Sangue ha redento l’Umanità dal peccato. Nessun altro avrebbe potuto farlo. Solo Gesù è la  Via della Salvezza. Questo discepolo sta organizzando una scuola biblica, nella quale verrà testimoniato che Gesù è il Messia e le persone che parteciperanno, scopriranno che Kaduri non insegnava soltanto le antiche scritture, ma anche tutto il Vangelo.
Molti discepoli del rabbino credono già in Gesù, ma hanno il timore di dichiararlo in pubblico.  Elihau però, indicando il cielo dice:  “Ma io temo solo Dio”
(Carlo) (dal sito :”Senza paraocchi”)

giovedì 2 ottobre 2014

APOSTOLATO



Una Grazia della Madonna

Durante una visita in Clinica, parlando della Fede, ho avuto modo di ascoltare questo interessante racconto, fattomi da una signora lì ricoverata. Ella ricordava il dramma dei suoi genitori, dramma che ha rasentato la tragedia.
Suo padre e sua madre si sono incontrati, si sono amati e si sono sposati. All’inizio sembrava un grande amore e il marito aveva per la moglie, ogni premura. Poco dopo però, quest’uomo ha rapidamente cambiato il suo comportamento e si è dato al bere.  Il suo lavoro lo portava continuamente fuori casa, poiché era guardiano di una grande tenuta agricola della campagna laziale, e i suoi spostamenti avvenivano a cavallo.  Tornava a casa soltanto la sera e da un po’ di tempo arrivava ubriaco.
La moglie, vedendolo tornare in quello stato, lo apostrofava in malo modo, perché, oltretutto, non contribuiva al mantenimento della famiglia. Lui reagiva violentemente, colpendola con pugni e calci.
L’alcool si impadroniva sempre di più di quest’uomo, schiavizzandolo; ormai non poteva più farne a meno e alternava le sbornie con i tradimenti, esaurendo il suo compenso settimanale in bagordi con donne di malaffare. Oltretutto la moglie doveva lavorare per mantenere i suoi cinque figli e aveva perso la speranza che il compenso del marito potesse servire per pagare a rate una nuova abitazione.
Stranamente il marito,pur eccedendo nel vizio del bere, possedeva una forte carica sessuale, tanto da rendere la povera moglie, cinque volte madre. Lei ormai lo detestava, ma subiva regolarmente le violenze del marito, covando nell’animo, propositi di vendetta.
Giunta all’esasperazione,una sera lo attende in piedi, nascosta dietro la porta di casa, con una scure in mano, decisa a finirla una volta per tutte. Ma quella notte, fino al mattino, inspiegabilmente, lui non rientrò.
Questo mancato appuntamento, mai verificatosi prima, la fece rientrare in se stessa e la costrinse a meditare che ciò non era avvenuto senza motivo. “Qualcuno” di cui ricordava a stento l’esistenza, le aveva fermato la mano, impedendole di rovinare tutta la sua vita e trascinare nella tragedia i suoi cinque figli.
Allora prese una decisione per lei inconsueta e si adoperò per allestire in casa un piccolo altare con sopra il quadro della Madonna, per pregarLa e ringraziarLa.  La conversione non si fece attendere e la donna divenne fervorosa nella Fede.
Qualche tempo dopo questi avvenimenti, la donna si ammalò e morì all’età di 67 anni. Il marito, scosso anche lui dagli avvenimenti e afflitto per la morte della moglie, si allontanò dall’alcool e si occupò della famiglia come mai prima aveva fatto.
Dio, nella Sua grande Misericordia, gli permise di vivere fino a 90 anni, affinché potesse riparare, con la sofferenza morale e il rimorso, il male compiuto.
(Carlo)