IL DONO DELL’AMORE CONIUGALE ( ovvero Filemone e Bauci)
Quando vedo
una qualche espressione dell’amore che vi è tra due persone, il mio cuore ne è
edificato e penso che tutto ciò origini certamente da Dio.
Egli ci ha
creati per amore e quando l’uomo risponde con l’amore, si può esser certi della
Sua azione nascosta. Conosco e seguo una coppia di sposi ottantenni. Lui è
malato di cuore e lei è ammalata del morbo di Altzheimer. Lei vive in
un’atmosfera felice perché può contare sull’assistenza amorevole del marito;
chiede continue attenzioni e lui, instancabilmente, le si dona totalmente. La
continua attenzione dovuta a questi difficili malati, non esaurisce l’infinita
pazienza del marito che accorre e sorveglia ogni manifestazione di lei, la
quale lo ricambia con continui, numerosi baci.
E’ un affetto
profondo il loro e Dio ha fatto loro questo grande dono dell’amore reciproco.
Nel
raccontare lo svolgersi di questa malattia, il marito, riconosce che nel
delirare di lei, vi è chiara la sensazione e la consapevolezza di questo amore
che rimane ed è l’ancora di salvezza per tutti e due.
Dio, nella
Sua grande Misericordia, ha fatto e fa continuamente la grazia di riempirli di
amore, nell’attesa che il cuore del marito, religiosamente non praticante,
finisca per innalzare il suo sguardo verso l’origine di tanto bene. Noi spiamo,
trepidanti, che quest’ultimo miracolo avvenga presto, pregando in tal senso.
(Carlo)
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