martedì 1 luglio 2014

SPIRITUALITA'



Leggo le parole di un maestro orientale, monaco buddista :
“Nel Buddismo ogni cosa è Uno, ogni persona è Uno. Non c’è il nemico. Se tu pensi che esista il nemico, allora si tratta soltanto di un’apparizione temporanea della figura del nemico. Colui che appare davanti a te come un nemico, non è il nemico ma sei tu stesso. Tu e il tuo nemico, siete la stessa cosa e siete Uno.
Allora quando tu e il tuo nemico diventerete Uno, non ci sarà più alcun nemico.”
Quale abisso di distanza tra questa concezione della vita e il Cristianesimo ! In queste parole io vedo una solitudine immensa e questo nemico, identificato con noi stessi è un’autentica suggestione diabolica, tale da portare alla disperazione. Ecco la vittoria dell’autentico nemico, il demonio il quale, una volta catturato l’ignaro illuso, convinto di essere lui stesso dio, lo imprigiona e lo fagocita nel suo regno oscuro.
Finale di tutto è l’immedesimazione tra l’uomo e il dèmone !
Provate a immaginare lo sterminato vuoto, il vertiginoso annullamento di sé, la distruzione completa di ogni  sospiro di eternità, lo squallore della povertà più assoluta, l’inanità di ogni nostra aspirazione (siamo stati creati per la felicità), insomma il vero volto positivo della vita e paragoniamolo alla pienezza della vita fatta di amore e dedizione, alla completezza degli affetti, alla donazione di noi stessi, alla realizzazione di ogni bene nel nome del Signore. Non è dunque  questo un autentico furto del nemico?
Inoltre, scrivere la parola Uno (maiuscolo) esprime il concetto, tipicamente buddista, che non esista un Dio trascendente, ma io  stesso sia dio. Penso allora al credente cattolico che non invidia la natura divina ma adora Dio, ringraziandoLo per la Sua Gloria immensa! Sia gloria a Dio !
(Carlo)

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