Leggo le
parole di un maestro orientale, monaco buddista :
“Nel
Buddismo ogni cosa è Uno, ogni persona è Uno. Non c’è il nemico. Se tu pensi
che esista il nemico, allora si tratta soltanto di un’apparizione temporanea
della figura del nemico. Colui che appare davanti a te come un nemico, non è il
nemico ma sei tu stesso. Tu e il tuo nemico, siete la stessa cosa e siete Uno.
Allora
quando tu e il tuo nemico diventerete Uno, non ci sarà più alcun nemico.”
Quale abisso
di distanza tra questa concezione della vita e il Cristianesimo ! In queste
parole io vedo una solitudine immensa e questo nemico, identificato con noi
stessi è un’autentica suggestione diabolica, tale da portare alla disperazione.
Ecco la vittoria dell’autentico nemico, il demonio il quale, una volta catturato
l’ignaro illuso, convinto di essere lui stesso dio, lo imprigiona e lo fagocita
nel suo regno oscuro.
Finale di
tutto è l’immedesimazione tra l’uomo e il dèmone !
Provate a
immaginare lo sterminato vuoto, il vertiginoso annullamento di sé, la
distruzione completa di ogni sospiro di
eternità, lo squallore della povertà più assoluta, l’inanità di ogni nostra
aspirazione (siamo stati creati per la felicità), insomma il vero volto
positivo della vita e paragoniamolo alla pienezza della vita fatta di amore e
dedizione, alla completezza degli affetti, alla donazione di noi stessi, alla
realizzazione di ogni bene nel nome del Signore. Non è dunque questo un autentico furto del nemico?
Inoltre,
scrivere la parola Uno (maiuscolo) esprime il concetto, tipicamente buddista,
che non esista un Dio trascendente, ma io stesso sia dio. Penso allora al credente cattolico
che non invidia la natura divina ma adora Dio, ringraziandoLo per la Sua Gloria
immensa! Sia gloria a Dio !
(Carlo)
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