L’INGANNO ECUMENISTA
Com’è giusto
che sia, la vigilanza esercitata dal Papa, fin dagli anni ’30 poté notare un
accresciuto interesse di alcuni pensatori, relativamente alla questione
ecumenica. Pur sembrando all’apparenza,
doverosa, pensando di interpretare rettamente il pensiero di Cristo sull’unità
della Chiesa, tuttavia questa teoria cela un grande pericolo che Papa Pio XI,
evidenzia magistralmente, svelandone il sottile sofisma.
Nella sua
Lettera Enciclica del 6 gennaio 1928
“Mortalium animos” si legge:
“Forse in
passato non è mai accaduto che il cuore delle creature umane, fosse preso come
oggi, da un così vivo desiderio di fraternità…e come siano molti coloro che
bramano vedere sempre più unite tra di loro le varie nazioni, a ciò portate da
questa fratellanza universale. Un
obiettivo non dissimile, cercano di ottenere alcuni, per quanto riguarda l’ordinamento
della Nuova Legge, promulgata da Cristo Signore…Non possono certo ottenere
l’approvazione dei cattolici, tali tentativi fondati sulla falsa teoria che suppone buone e
lodevoli, tutte le religioni….Orbene, i seguaci di siffatta teoria, non soltanto
sono nell’inganno e nell’errore, ma ripudiano la vera Religione, depravandone
il concetto e svoltano passo passo verso il naturalismo e l’ateismo; donde
chiaramente consegue che quanti aderiscono ai fautori di tali teorie e
tentativi, si allontanano del tutto dalla Religione rivelata da Dio. Ma dove,
sotto l’apparenza di bene, si cela più facilmente l’inganno, è quando si tratta
di promuovere l’unità fra tutti i Cristiani.
Questi
(sono) coloro che si chiamano pancristiani, i quali, riunendosi in società
largamente diffuse, per lo più sotto la direzione di uomini acattolici,
pur fra di loro dissenzienti in materia
di fede,(promuovono) l’impresa con tale operosità, da conciliarsi qua e là
numerose adesioni e da acattivarsi persino l’animo di molti cattolici,
con l’allettante speranza di riuscire ad un’unione che sembra rispondere ai
desideri di Santa Madre Chiesa, alla quale certo, nulla sta maggiormente a
cuore che il richiamo e il ritorno dei figli erranti al suo grembo. Ma sotto
queste insinuanti blandizie di parole, si nasconde un errore assai grave che
varrebbe a scalzare totalmente i fondamenti della fede cattolica.”
Scrive
S.Paolo nella Lettera agli ebrei 1,1-2 : “Iddio che molte volte e in
diversi modi, aveva parlato un tempo ai
Padri per mezzo dei Profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi
per mezzo del Figlio.”
“Dal che
consegue non potersi dare vera religione, fuori di quella che si fonda sulla
parola rivelata da Dio…Tutti comprendono che è dovere dell’uomo, credere
assolutamente alla rivelazione di Dio e ubbidire in tutto ai Suoi comandi: e
appunto perché rettamente l’una cosa e l’altra noi adempissimo,per la Gloria
divina e la salvezza nostra, l’Unigenito Figlio di Dio, fondò sulla terra la
Sua Chiesa. Quanti perciò si professano cristiani, non possono non credere alla
istituzione di una Chiesa e di una Chiesa sola per opera di Cristo; ma se si
indaga quale essa debba essere secondo la volontà del Suo Fondatore, allora non
tutti sono consenzienti. Fra essi, infatti, un buon numero nega, per esempio,
che la Chiesa di Cristo debba essere visibile…sotto un unico magistero e
governo, intendendo per Chiesa visibile, nient’altro che una Confederazione
formata dalle varie comunità cristiane, benché aderiscano chi ad una chi ad’
altra dottrina, anche se dottrine fra loro opposte… E qui si presenta
l’opportunità di chiarire e confutare una falsa opinione (cioè quella) degli
acattolici, operante, come abbiamo detto, alla riunione delle Chiese
cristiane. Essi sostengono infatti, che
l’unità della Fede e del governo- nota distintiva della vera e unica Chiesa di
Cristo- non sia quasi mai esistita
prima d’ora e neppure oggi esista. … Dicono inoltre che la Chiesa per sé o
di natura sua, è divisa in parti, ossia consta di moltissime chiese o comunità
particolari… (E) soggiungono che questa stessa Chiesa, corruppe l’antico
Cristianesimo, aggiungendo e proponendo a credere, parecchie dottrine, non solo
estranee, ma contrarie al Vangelo …E intanto affermano di voler ben volentieri
trattare con la Chiesa Romana, ma con uguaglianza di diritti, cioè da pari a
pari; e certamente, se potessero così trattare, lo farebbero con l’intento di
giungere a una convenzione, la quale permettesse loro di conservare quelle
opinioni che li tengono, finora vaganti ed erranti, fuori dell’unico Ovile di Cristo. A tali condizioni è chiaro che la Sede
Apostolica, non può in nessun modo partecipare alle loro riunioni e che
in nessun modo i cattolici possono aderire o prestare aiuto a siffatti
tentativi; se ciò facessero, darebbero autorità ad una falsa Religione
Cristiana, assai lontana dall’unica Chiesa di Cristo. Che qui, appunto, si tratta di difendere la
verità rivelata. Gesù Cristo inviò per l’intero mondo gli Apostoli a predicare
il Vangelo a tutte le Nazioni… Forse che questa dottrina degli Apostoli, venne
del tutto a meno o si offuscò talvolta nella Chiesa, diretta e custodita da Dio
Stesso?...Affermare ciò, sarebbe bestemmia.
Potrà
sembrare che questi pancristiani, tutti occupati nell’unire le chiese, tendano
al fine nobilissimo di fomentare la carità fra tutti i cristiani; ma come mai
potrebbe la carità, riuscire in danno della Fede?
Nessuno
certamente ignora che lo stesso Apostolo
della carità, San Giovanni, …ha vietato assolutamente di avere rapporti con
coloro i quali non professano intera ed incorotta la dottrina di Cristo: “Se
qualcuno viene da voi e non porta questa dottrina, non ricevetelo in casa e non
salutatelo nemmeno.” (2 Giov. 10)… E in che modo, di grazia, uomini che
seguono opinioni contrarie, potrebbero far parte di una sola e uguale
Confederazione di fedeli?
Chi
riconosce nella stessa Eucaristia, la natura di Sacrificio e di Sacramento e
chi sostiene che è soltanto una memoria o commemorazione della Cena del
Signore. Chi stima buona e utile la supplice invocazione dei Santi che regnano
con Cristo, soprattutto della Vergine Madre di Dio e la venerazione delle loro
immagini e chi pretende che tale culto sia illecito, perché contrario all’onore
“dell’unico Mediatore fra Dio e gli uomini” Gesù Cristo?..Sappiamo benissimo
che da quella diversità, è facile il passo alla noncuranza della Religione,
cioè all’indifferentismo e al cosiddetto modernismo il quale fa
ritenere, da chi ne è miseramente infetto, che la verità dogmatica non è
assoluta ma relativa cioè proporzionata alle diverse necessità dei tempi e
dei luoghi e alle varie tendenze degli spiriti, non essendo essa basata sulla
rivelazione immutabile, ma sull’adattabilità della vita.
Né per
essere state queste verità..definitivamente determinate, quali in un tempo,
quali in un altro, anche a noi vicino,
sono perciò meno certe e meno credibili? Non le ha tutte rivelate Dio?
Pertanto,
venerabili fratelli, facilmente si comprende come questa Sede Apostolica, non
abbia mai permesso ai suoi fedeli di intervenire ai congressi degli acattolici;
infatti non si può altrimenti favorire l’unità di cristiani che procurando il
ritorno dei dissidenti all’unica vera Chiesa di Cristo dalla quale essi un
giorno infelicemente si allontanarono.”
(Carlo)
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