SFATARE IL CAMMINO
NEOCATECUMENALE
In
moltissime Parrocchie della città sono presenti vari gruppi neocatecumenali,
coccolati da tanti Parroci e preferiti ad altre Associazioni apostoliche perché
ritenuti più affidabili. Del resto non pochi alti Prelati osannano tale Cammino
perché il fondatore Kiko Arguello insieme
alla co-fondatrice Carmen Hernandez, sembrano dar vita ad una Chiesa rinnovata,
entusiasta, che raccoglie giovani coppie e le proietta in un avventura
apostolica in tutto il mondo. Tutto questo potrebbe meritare il plauso dei fedeli
se non fosse stato alterato gravemente il depositus fidei. Mi chiedo: i
sostenitori di questo Movimento, conoscono in profondità l’ ideologia che
permea il pensiero di Kiko? Il pensiero del fondatore, rispetta l’ortodossia
della fede cattolica o introduce delle anomalie che portano dritto dritto
all’eresia?
Circola un
testo inedito che raccoglie un corso di istruzioni per catechisti fin dal 1972
di ben 373 pagine, composto dai due fondatori, ma mai rivendicato ufficialmente
né ritrattato o modificato. Poiché serve alla formazione dei catechisti,
riveste una particolare importanza, ma nessuno fino ad oggi ne ha fatto un
accurato studio. Perché? Eccone alcuni esempi:
1)-A pag.
182 Kiko scrive che il peccato non può essere un’offesa a Dio, perché l’uomo
non può “rubare a Dio la Sua Gloria, non può recare danno a Dio..perché allora
Dio sarebbe vulnerabile e non sarebbe Dio.”
Ne consegue
che se l’uomo, peccando, non può offendere Dio, allora è certo che non ha il
dovere di espiare. E senza espiazione non si ha nemmeno la necessità di
Redenzione!
2)-A pag.
320 si sostiene che” le idee sacrificali e sacerdotali” sarebbero proprie del
paganesimo; infatti “l’idea del sacrificio” farebbe “retrocedere all’Antico
Testamento.” A pag 333 Carmen sostiene che “le idee sacrificali che Israele
aveva avuto ed aveva sublimato, si introdussero di nuovo nell’Eucaristia
cristiana” (!) I due fondatori
affermano che “offrire cose a Dio per placarLo” era proprio “delle religioni
naturali, pagane” (pag.320) “Forse che Dio ha bisogno del sangue del Suo
Figlio, del Suo sacrificio per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto?
Siamo arrivati a pensare che Dio placava la Sua ira nel sacrificio del Suo
Figlio alla maniera degli dei pagani. Per questo gli atei dicevano:Che tipo di
Dio sarà quello che riversa la Sua ira contro Suo Figlio sulla Croce?” Kiko
nega che nella S.Messa vi sia “Qualcuno che si sacrifica, cioè il Cristo.” (pag
322) e “nell’Eucaristia non c’è nessuna offerta” (pag 328)
3)- Secondo
Kiko “l’uomo non può fare il bene, perché si è separato da Dio, perché ha
peccato ed è rimasto radicalmente impotente e incapace, in balia dei demoni. E’
rimasto schiavo del maligno. Il maligno è il suo signore…non puoi compiere la
legge; la legge ti dice di amare, di non resistere al male, ma tu non puoi: tu
fai quello che vuole il maligno” (pag.130-135) L’uomo “è profondamente tarato.
E’ carnale. Non può fare a meno di rubare, di litigare, d’essere geloso, di
invidiare etc. non può fare altrimenti. E non ne ha colpa…
(pag. 138)
Lutero è dello stesso avviso!
4)-“Gesù
Cristo non è affatto un ideale di vita. Gesù Cristo non è venuto per darci
l’esempio e per insegnarci a compiere la legge…perché se Gesù Cristo fosse
venuto a darci un ideale di vita, come avrebbe potuto darci un ideale talmente
alto, talmente elevato che nessuno può raggiungere?” (pag 125-126)
5)-a PAG.56
Kiko dice:”Non abbiamo nemmeno Sacerdoti, nel senso di persone che separiamo da
tutti gli altri, perché in nostro nome, si pongano in contatto con la divinità.
Perché il nostro Sacerdote, Colui che intercede per noi, è Cristo. E siccome
siamo il Suo Corpo, siamo tutti Sacerdoti.”
5)-“La
Chiesa non è una cosa giuridica…”(pag.167) “Dov’è allora la Chiesa? Dove c’è lo
Spirito Santo, lo Spirito vivificante di Gesù Cristo Risorto, dov’è l’uomo
nuovo del sermone della montagna. Dove c’è questo, lì c’è la Chiesa.” (pag. 88)
Si deduce quindi che moltissimi non battezzati, potendo essere animati dallo
Spirito di Cristo, appartengano alla Chiesa; cosa assolutamente falsa.
Kiko
sostiene che la salvezza sia possibile anche fuori della Chiesa; infatti Gesù
non l’avrebbe concepita “come l’unica tavola di salvezza su cui tutti devono
salire per salvarsi” (pag. 78)
6)-Il
fondatore si scaglia contro il Concilio di Trento che dice di aver trattenuto
la Chiesa nell’immobilismo dal secolo XVI° al XX° perché “con il Concilio di
Trento, nel XVI° secolo, si fissa tutto rigidamente, imponendo in modo radicale
il Rito Romano. Con questa imposizione, oramai non si può più togliere o
aggiungere nulla alla Messa. Così la Messa è arrivata fino a noi” (pag. 325).
7)-Kiko
sostiene in perfetta linea luterana che “Se siamo stati creati ad immagine e
somiglianza di Dio, se Lui è morto per i nostri peccati, anche noi siamo morti
per i nostri peccati” (pag. 141) Ne consegue che mentre si esalta l’iniziativa
della Grazia, si nega la necessità della corrispondenza dell’uomo: “Gesù Cristo
è venuto a soffrire perché tu non soffra; è venuto a morire perché tu non
muoia: Lui sì che muore, tu no; in modo che ti si regala gratuitamente la vita
a te e all’ultimo disgraziato della terra, al più peccatore, al più vizioso,
all’assassino, a chiunque sia, si regala una vita eterna.”(pag.222) Ecco
l’assioma luterano della fede che salva, senza le opere! “La Chiesa salva
tutti, perché perdona tutti..La Chiesa non giudica, non esige, bensì salva,
cura, perdona, risuscita…” (pag. 90)
8)-Ignorando
il potere conferito alla Chiesa per sciogliere o legare, Kiko afferma: ” La
Chiesa primitiva non ebbe la confessione.. come l’abbiamo noi oggi..La
conversione non è un pentirsi del passato; ma mettersi in cammino in avanti,
verso il futuro.” (pag. 164-166)
9)- “La
Chiesa Cattolica diventa ossessionata riguardo alla Presenza Reale, tanto che
per essa è tutto Presenza Reale. Abbiamo trasformato l’Eucaristia nel divino
Prigioniero del Tabernacolo.” (pag.320-330)
E’
imperdonabile l’incomprensione del dono infinito della Presenza, fonte di
inestimabile conforto!
“Il
Sacramento (dell’Eucaristia), non è solo il pane e il vino, ma anche
l’assemblea: la Chiesa intera che proclama l’Eucaristia. Non ci può essere una
Eucaristia, senza l’assemblea che la proclama…perché l’Eucaristia è
l’esultazione dell’assemblea umana in comunione…E’ da questa assemblea che
sgorga l’Eucaristia…”(pag.317)
10)-Secondo
Kiko “Il Cristianesimo dice che tutti siamo già giudicati e che il giudizio
sopra tutti i peccati, è stato fatto nella Croce di Gesù Cristo che ci ha tutti
perdonati…il verdetto di Dio è il perdono e la Misericordia…” (pag.66) Pertanto
il Purgatorio non ha senso e nemmeno l’Inferno!
Kiko dice
trionfalmente: “Il rinnovamento del Concilio Vaticano II porterà la Chiesa ad
una gloria indescrivibile e riempierà di stupore e ammirazione gli Orientali e
i Protestanti. Tutti insieme ci siederemo sulla pietra angolare, sulla roccia
dove non esistono divisioni. Il Concilio è ecumenico”. (pag.333)
Kiko si è
ispirato al “Catechismo olandese”, a due testi del teologo protestante
Bonhoffer (Vita comune e Sequela) oltre a Farnés, teologo super modernista.
S.Padre Pio
in una sua lettera a Radio Maria (28-12-1993) scrisse:” I Neocatecumenali, i
nuovi falsi Profeti dal loro inizio.” E così è stato.
Conclusione: Respingendo il valore
sacrificale della Santa Messa, considerandolo un rimasuglio di superstizione
pagana o di religiosità naturale, questa setta si priva anche dei suffragi che
i fedeli applicano ai loro defunti. Credere che la S.Messa giovi anche alle
anime di coloro che sono morti, è possibile solo se la si concepisce come
Sacrificio, giacché quell’unico Sacrificio di Cristo ci ha guadagnato gli
infiniti meriti della Sua Passione. Ma, se al contrario, l’idea di Messa è
vista come “azione comunitaria”, “celebrazione di lode”, “mistero pasquale”,”memoriale
dell’ultima Cena”,”banchetto pasquale”, non avrà alcun senso pregare per i
defunti e non possederà alcun legame con l’Aldilà e con Dio.
Inoltre,
sostenere che l’uomo non può fare il bene e non gli è possibile evitare il
male, significa negare il libero arbitrio e la potenza redentrice della Grazia,
rendendo impossibile una vera conversione e giustificando ogni licenza morale.
Se la Grazia
non rigenera l’anima, rendendola partecipe della vita divina, allora non esiste
Colei che “piena di Grazia” è stata elevata a quell’altissimo privilegio
(proprio in funzione dei meriti di Cristo) per diventare la Madre di Dio e
degli uomini. E respingere la transustanziazione, equivale a sottrarre ai
fedeli “il Pane disceso dal Cielo” e negar loro il conforto e la gioia dell’Amico
, il più necessario viatico per l’eternità. Nascondere alla Chiesa l’unico Sole
che la riscalda!
L’erezione
di Seminari, ove si preparano candidati al Sacerdozio, educati secondo gli
errori dottrinali di Kiko, costituiranno, se approvati, una delle peggiori
minacce per la Chiesa di domani. Ecco la mano del demonio!
Maria
Santissima lo impedirà. Non prevalebunt!
(Carlo)
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