lunedì 1 agosto 2016

ATTUALITA'



SFATARE  IL  CAMMINO  NEOCATECUMENALE

In moltissime Parrocchie della città sono presenti vari gruppi neocatecumenali, coccolati da tanti Parroci e preferiti ad altre Associazioni apostoliche perché ritenuti più affidabili. Del resto non pochi alti Prelati osannano tale Cammino perché il fondatore  Kiko Arguello insieme alla co-fondatrice Carmen Hernandez, sembrano dar vita ad una Chiesa rinnovata, entusiasta, che raccoglie giovani coppie e le proietta in un avventura apostolica in tutto il mondo. Tutto questo potrebbe meritare il plauso dei fedeli se non fosse stato alterato gravemente il depositus fidei. Mi chiedo: i sostenitori di questo Movimento, conoscono in profondità l’ ideologia che permea il pensiero di Kiko? Il pensiero del fondatore, rispetta l’ortodossia della fede cattolica o introduce delle anomalie che portano dritto dritto all’eresia?
Circola un testo inedito che raccoglie un corso di istruzioni per catechisti fin dal 1972 di ben 373 pagine, composto dai due fondatori, ma mai rivendicato ufficialmente né ritrattato o modificato. Poiché serve alla formazione dei catechisti, riveste una particolare importanza, ma nessuno fino ad oggi ne ha fatto un accurato studio. Perché? Eccone alcuni esempi:
1)-A pag. 182 Kiko scrive che il peccato non può essere un’offesa a Dio, perché l’uomo non può “rubare a Dio la Sua Gloria, non può recare danno a Dio..perché allora Dio sarebbe vulnerabile e non sarebbe Dio.”
Ne consegue che se l’uomo, peccando, non può offendere Dio, allora è certo che non ha il dovere di espiare. E senza espiazione non si ha nemmeno la necessità di Redenzione!
2)-A pag. 320 si sostiene che” le idee sacrificali e sacerdotali” sarebbero proprie del paganesimo; infatti “l’idea del sacrificio” farebbe “retrocedere all’Antico Testamento.” A pag 333 Carmen sostiene che “le idee sacrificali che Israele aveva avuto ed aveva sublimato, si introdussero di nuovo nell’Eucaristia cristiana” (!)    I due fondatori affermano che “offrire cose a Dio per placarLo” era proprio “delle religioni naturali, pagane” (pag.320) “Forse che Dio ha bisogno del sangue del Suo Figlio, del Suo sacrificio per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto? Siamo arrivati a pensare che Dio placava la Sua ira nel sacrificio del Suo Figlio alla maniera degli dei pagani. Per questo gli atei dicevano:Che tipo di Dio sarà quello che riversa la Sua ira contro Suo Figlio sulla Croce?” Kiko nega che nella S.Messa vi sia “Qualcuno che si sacrifica, cioè il Cristo.” (pag 322) e “nell’Eucaristia non c’è nessuna offerta” (pag 328)
3)- Secondo Kiko “l’uomo non può fare il bene, perché si è separato da Dio, perché ha peccato ed è rimasto radicalmente impotente e incapace, in balia dei demoni. E’ rimasto schiavo del maligno. Il maligno è il suo signore…non puoi compiere la legge; la legge ti dice di amare, di non resistere al male, ma tu non puoi: tu fai quello che vuole il maligno” (pag.130-135) L’uomo “è profondamente tarato. E’ carnale. Non può fare a meno di rubare, di litigare, d’essere geloso, di invidiare etc. non può fare altrimenti. E non ne ha colpa…
(pag. 138) Lutero è dello stesso avviso!
4)-“Gesù Cristo non è affatto un ideale di vita. Gesù Cristo non è venuto per darci l’esempio e per insegnarci a compiere la legge…perché se Gesù Cristo fosse venuto a darci un ideale di vita, come avrebbe potuto darci un ideale talmente alto, talmente elevato che nessuno può raggiungere?” (pag 125-126)
5)-a PAG.56 Kiko dice:”Non abbiamo nemmeno Sacerdoti, nel senso di persone che separiamo da tutti gli altri, perché in nostro nome, si pongano in contatto con la divinità. Perché il nostro Sacerdote, Colui che intercede per noi, è Cristo. E siccome siamo il Suo Corpo, siamo tutti Sacerdoti.”
5)-“La Chiesa non è una cosa giuridica…”(pag.167) “Dov’è allora la Chiesa? Dove c’è lo Spirito Santo, lo Spirito vivificante di Gesù Cristo Risorto, dov’è l’uomo nuovo del sermone della montagna. Dove c’è questo, lì c’è la Chiesa.” (pag. 88) Si deduce quindi che moltissimi non battezzati, potendo essere animati dallo Spirito di Cristo, appartengano alla Chiesa; cosa assolutamente falsa.
Kiko sostiene che la salvezza sia possibile anche fuori della Chiesa; infatti Gesù non l’avrebbe concepita “come l’unica tavola di salvezza su cui tutti devono salire per salvarsi” (pag. 78)
6)-Il fondatore si scaglia contro il Concilio di Trento che dice di aver trattenuto la Chiesa nell’immobilismo dal secolo XVI° al XX° perché “con il Concilio di Trento, nel XVI° secolo, si fissa tutto rigidamente, imponendo in modo radicale il Rito Romano. Con questa imposizione, oramai non si può più togliere o aggiungere nulla alla Messa. Così la Messa è arrivata fino a noi” (pag. 325).
7)-Kiko sostiene in perfetta linea luterana che “Se siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio, se Lui è morto per i nostri peccati, anche noi siamo morti per i nostri peccati” (pag. 141) Ne consegue che mentre si esalta l’iniziativa della Grazia, si nega la necessità della corrispondenza dell’uomo: “Gesù Cristo è venuto a soffrire perché tu non soffra; è venuto a morire perché tu non muoia: Lui sì che muore, tu no; in modo che ti si regala gratuitamente la vita a te e all’ultimo disgraziato della terra, al più peccatore, al più vizioso, all’assassino, a chiunque sia, si regala una vita eterna.”(pag.222) Ecco l’assioma luterano della fede che salva, senza le opere! “La Chiesa salva tutti, perché perdona tutti..La Chiesa non giudica, non esige, bensì salva, cura, perdona, risuscita…” (pag. 90)
8)-Ignorando il potere conferito alla Chiesa per sciogliere o legare, Kiko afferma: ” La Chiesa primitiva non ebbe la confessione.. come l’abbiamo noi oggi..La conversione non è un pentirsi del passato; ma mettersi in cammino in avanti, verso il futuro.” (pag. 164-166)
9)- “La Chiesa Cattolica diventa ossessionata riguardo alla Presenza Reale, tanto che per essa è tutto Presenza Reale. Abbiamo trasformato l’Eucaristia nel divino Prigioniero del Tabernacolo.” (pag.320-330)
E’ imperdonabile l’incomprensione del dono infinito della Presenza, fonte di inestimabile conforto!
“Il Sacramento (dell’Eucaristia), non è solo il pane e il vino, ma anche l’assemblea: la Chiesa intera che proclama l’Eucaristia. Non ci può essere una Eucaristia, senza l’assemblea che la proclama…perché l’Eucaristia è l’esultazione dell’assemblea umana in comunione…E’ da questa assemblea che sgorga l’Eucaristia…”(pag.317)
10)-Secondo Kiko “Il Cristianesimo dice che tutti siamo già giudicati e che il giudizio sopra tutti i peccati, è stato fatto nella Croce di Gesù Cristo che ci ha tutti perdonati…il verdetto di Dio è il perdono e la Misericordia…” (pag.66) Pertanto il Purgatorio non ha senso e nemmeno l’Inferno!
Kiko dice trionfalmente: “Il rinnovamento del Concilio Vaticano II porterà la Chiesa ad una gloria indescrivibile e riempierà di stupore e ammirazione gli Orientali e i Protestanti. Tutti insieme ci siederemo sulla pietra angolare, sulla roccia dove non esistono divisioni. Il Concilio è ecumenico”. (pag.333)

Kiko si è ispirato al “Catechismo olandese”, a due testi del teologo protestante Bonhoffer (Vita comune e Sequela) oltre a Farnés, teologo super modernista.
S.Padre Pio in una sua lettera a Radio Maria (28-12-1993) scrisse:” I Neocatecumenali, i nuovi falsi Profeti dal loro inizio.” E così è stato.
Conclusione: Respingendo il valore sacrificale della Santa Messa, considerandolo un rimasuglio di superstizione pagana o di religiosità naturale, questa setta si priva anche dei suffragi che i fedeli applicano ai loro defunti. Credere che la S.Messa giovi anche alle anime di coloro che sono morti, è possibile solo se la si concepisce come Sacrificio, giacché quell’unico Sacrificio di Cristo ci ha guadagnato gli infiniti meriti della Sua Passione. Ma, se al contrario, l’idea di Messa è vista come “azione comunitaria”, “celebrazione di lode”, “mistero pasquale”,”memoriale dell’ultima Cena”,”banchetto pasquale”, non avrà alcun senso pregare per i defunti e non possederà alcun legame con l’Aldilà e con Dio.
Inoltre, sostenere che l’uomo non può fare il bene e non gli è possibile evitare il male, significa negare il libero arbitrio e la potenza redentrice della Grazia, rendendo impossibile una vera conversione e giustificando ogni licenza morale.
Se la Grazia non rigenera l’anima, rendendola partecipe della vita divina, allora non esiste Colei che “piena di Grazia” è stata elevata a quell’altissimo privilegio (proprio in funzione dei meriti di Cristo) per diventare la Madre di Dio e degli uomini. E respingere la transustanziazione, equivale a sottrarre ai fedeli “il Pane disceso dal Cielo” e negar loro il conforto e la gioia dell’Amico , il più necessario viatico per l’eternità. Nascondere alla Chiesa l’unico Sole che la riscalda!
L’erezione di Seminari, ove si preparano candidati al Sacerdozio, educati secondo gli errori dottrinali di Kiko, costituiranno, se approvati, una delle peggiori minacce per la Chiesa di domani. Ecco la mano del demonio!
Maria  Santissima lo impedirà. Non prevalebunt!
(Carlo)

Nessun commento:

Posta un commento