martedì 13 febbraio 2018

SPIRITUALITA'

DEDICATO AI PROTESTANTI- In Maria c’è una mediazione ascendente, perché Lei ci conduce allo Spirito Santo affinché Lo possiamo conoscere ed amarLo. E una mediazione discendente, perché Lei distribuisce le Grazie che sono dello Spirito Santo. “Ella è, dopo l’amore del Verbo Incarnato, l’amore più puro, l’unico immacolato, che si eleva dalla terra incontro all’Amore divino.” Vocazione di Maria è essere completamente disponibile e corrispondere pienamente alla volontà dello Spirito Santo nel suo slancio liberamente consenziente. Dio dona sia quando dona, sia quando chiede; Egli quindi dona due volte. La Sua Grazia ci restituisce la nostra libertà. Quando Maria acconsente all’Incarnazione, si uniscono l’abbandono di Sé e la Sua libertà. “Maria è e resta sempre rivolta verso lo Spirito: è l’atteggiamento fondamentale della Sua anima. Soltanto in Lui Ella ci vede, in Lui ci ama. Maria va verso gli uomini in Dio, senza menomamente distogliere gli occhi da Lui; Ella ci ama di un amore che riceve da Dio. Quando pronunciamo le parole dell’Ave Maria, Ella si volta con gioia verso Colui che è in Lei e che la inonda delle Sue benedizioni. Man mano che salgono le nostre Ave Maria, Ella le trasforma in inni a Dio. Non si dice forse, parlando degli Angeli Custodi che “essi vedono continuamente la faccia del Padre che è nei Cieli?” Così è per Maria. Ella vede Dio, si nutre di Dio, è tutta traboccante di Dio. Non si comprenderà mai la Sua mediazione discendente, se non si afferra, nella mediazione ascendente, questo teocentrismo sempre in azione.” La Madonna non ha risposto solamente a titolo individuale, ma a nome di tutto il genere umano. La Sua non era” una” risposta, ma “la” risposta dell’umanità all’Amore di Dio. Sarà compito Suo aiutarci a credere al mistero dell’Amore di Dio. La Sua fede sarà un rifugio per la nostra. Noi dunque siamo di Maria, ma Maria è del Cristo. Ecco tutta la Sua missione. Lei costituisce per noi l’accesso allo Spirito Santo. Scrive il Montfort: “So che senza di Lei, noi non possiamo né conoscerTi, né amarTi.” E ancora: “Maria è l’eccellente capolavoro dell’Altissimo, di cui Egli si riservò la conoscenza e il possesso…Maria è la fonte sigillata e la Sposa fedele dello Spirito Santo, dove Egli solo può entrare. Maria è il santuario e il riposo della Santissima Trinità…Egli ha creato un mondo per l’uomo viatore, ed è questo che abitiamo; ha creato un mondo per l’uomo beato, ed è il Paradiso; ma ne ha creato un altro per Sé e gli ha dato nome Maria.” Se lo Spirito Santo solo può farci conoscere Maria, è vero anche l’opposto: “senza di Lei non possiamo né conoscerLo , né amarLo.” Lo Spirito Santo! Ma come si fa a concepirLo, ad afferrarLo con la nostra mente così limitata e pesante? Chi ci aiuterà ad intravvedere questo misterioso Spirito Santo che noi non possiamo immaginarci se non attraverso un simbolo di colomba o di fuoco? Poiché l’unione di Maria con lo Spirito Santo è più perfetta di quanto si possa immaginare, il Montfort non teme di affermare che questa ignoranza pratica dello Spirito Santo, dipende dalla dimenticanza che gli uomini destinano a Maria. Anche Lui, il Verbo di Dio, è inafferrabile dalla nostra intelligenza e anche scartando l’assurda ipotesi di una unione ipostatica tra lo Spirito Santo e Maria, tuttavia, per una libera volontà del Creatore, vi è un unione di intenti nei nostri riguardi, che fa di Maria uno strumento strettamente unito allo Spirito il quale opera per mezzo di Lei. Per questo la via più breve e sicura che conduce allo Spirito Santo è certamente Maria. Se noi amiamo Lei, amiamo Lui. Chi serve Lei, serve Lui. Chi appartiene a Lei, appartiene a Lui. Dopo l’incarnazione di Gesù, Maria è il tentativo supremo di Dio per convincerci del Suo Amore per noi. E’ Lui la sorgente dell’amore di Maria e della Sua sollecitudine per noi. Scostarsi da Lei, col pretesto di onorare meglio Dio, è rifiutare Dio. Non è possibile conoscere Dio se non si riconosce Colei la cui missione è di avvicinarci al Suo Amore. Maria infatti è l’Amore di Dio alla portata dei peccatori. Gesù nella Sua Passione ci amò fino alla fine. L’ultimo Suo atto è stato donare a S.Giovanni, ossia a tutta l’umanità, il bene più prezioso: Sua Madre. Veramente, chi disconosce Maria, disconosce il Cuore di Dio! Del resto, chi vuole andare a Cristo, senza di Lei, chi vuole trovare il Figlio senza la Madre, non rispetta il piano divino. Questa è la via; non si trova Gesù che nelle braccia di Maria. Per aver misconosciuto Maria, certi Protestanti hanno finito per non credere più nella divinità di nostro Signore. Questa mediazione mariana non è altro che la maternità di Maria nella Sua pienezza mistica. Cristo è il Mediatore plenario e totale tra Dio e gli uomini, e la mediazione subordinata di Maria, ha lo scopo di immergerci più profondamente nella mediazione del Figlio.” Ella è il mezzo da Lui scelto affinchè non vi siano distanze e l’umanità, in Lui, tocchi direttamente Dio.” (P Mersch). L’elemento necessario della totale mediazione di Cristo, è costituito da Sua Madre in quanto, avendo una Madre, Egli è pienamente Uomo. Infatti la Maternità di Maria attesta la Verità della natura umana di Gesù e in Lei avvenne l’unione delle due nature di Dio e dell’Uomo. Ciò che noi diamo a Maria, va certissimamente a Dio e in più arriva accresciuto e arricchito dai meriti della Mediatrice. Passando per le mani di Lei, le nostre buone opere acquistano un valore nuovo e le Grazie discendono a noi in abbondanza. Sintesi: -E’ per mezzo di Lei che sarà santificato Giovanni il Battista. -Sulle Sue ginocchia i pastori e i Re Magi trovarono il Messia. -Da Lei il vecchio Sacerdote Simeone riceverà sulle braccia il Desiderato delle Nazioni. -Per la Sua preghiera Gesù fu costretto dolcemente al miracolo di Cana. - Per mezzo di Lei, l’umanità ratificherà, ai piedi della Croce, il Sacrificio redentore. -In unione con Lei sarà trasmesso lo Spirito agli Apostoli e si inaugurerà l’Apostolato. (Da: Teologia dell’Apostolato del Card. Suenens) (Carlo)

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