martedì 4 settembre 2018

SPIRITUALITA'

NON PIANGERE (Lc 7,13)- “Non piangere….soltanto credi. Lascia il pianto per chi non ha la Fede, perché ha rifiutato la Verità e vive nel dubbio; perché cerca il piacere e trova l’amarezza; perché cerca la pace e trova la lotta; perché insegue il suo sogno e non lo raggiunge mai; perché è avido di ricchezze e non è mai pago, o più ne possiede e più teme di perderle. Lascia il pianto a chi non sa perché è nato, né perché soffre, né perché vive, a chi cammina verso la morte senza ritorno, senza speranza nell’aldilà. Se non vuoi piangere più, credi. La Fede ti asciugherà le lacrime, solo la Fede. E perciò è vero che solo la Fede può consolare chi soffre. Solo la Fede è rimedio al dolore. Quando tutti tacciono, quando ogni conforto è vano per te che piangi, solo la Fede può levarsi in piedi e venirti accanto per dirti la sua parola, l’unica che ti salva dalla disperazione. Il dolore ti fa conoscere l’impotenza umana, la Fede ti rivela l’onnipotenza divina; il dolore ti fa toccare la limitatezza umana, la Fede ti fa vedere l’immensità divina; il dolore ti fa sentire la miseria umana, la Fede ti fa scoprire la ricchezza divina. Senza una fede non si può agire. Il contadino non seminerebbe se non avesse fede che il seme germinerà; tu non partiresti mai se non avessi fede di arrivare; nessuno cercherebbe mai se non avesse fede di trovare. Senza fede non si può agire, senza fede non si può vivere. E tutti ce l’hanno una fede, anche chi si dice ateo. Non crederà in Dio, ma in qualche idolo crederà. Sarà un idolo di carne, sarà un idolo d’oro, sarà se stesso, sarà una donna…Ma in qualcuno o in qualcosa crederà. L’uomo vive di assoluto e se rifiuta l’Assoluto, assolutizza il relativo; se respinge il Creatore, divinizza la creatura. Non esistono dunque credenti e atei, ma fedeli e idolatri. O adoratori di Dio, o adoratori di uomini e di cose; o amanti della grandezza divina o amanti delle meschinità umane; o servi del Creatore, o cortigiani di un fantoccio; o seguaci della Verità, o schiavi delle ombre. Ma, assolutamente senza fede non si può vivere. Perché ogni giorno di vita, è una spinta verso l’ignoto. Per cui, o ti fidi di qualcuno che assumi come guida e ti lasci condurre da lui per mano, o non ti fidi di nessuno e allora avanzare è assurdo. Non potrai fare un solo passo. Senza un minimo di speranza non si parte. Senza guida non si va avanti. O crederai in Cristo o crederai in un uomo. Ma ogni uomo, anche se t’ama, anche se è un genio, t’abbandona perché muore; Cristo invece è risorto e vive per non più morire. Chiunque altro che non sia Dio, è sempre relativo e limitato, perciò la delusione, l’amarezza, il pianto. Se non vuoi piangere, dunque credi. Se hai la Fede di che piangerai? Della povertà? C’è la Provvidenza. Delle avversità? Dio combatte con te. Delle ingratitudini? Dio ti ripagherà. Della solitudine? Dio è accanto a te. Delle umiliazioni? Dio ti esalterà. Delle persecuzioni? Dio ti salverà. Dei tuoi scomparsi? Dio te li ridonerà. Del tuo passato? Dio lo cancellerà. Del tuo avvenire? Dio lo preparerà. Della tua morte? Dio ti risusciterà.” (Giovanni Albanese) (Carlo)

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