mercoledì 17 luglio 2019

SPIRITUALITA'


PERCHE’ SONO DEVOTO DELLA MADONNA
Dopo una infanzia triste e un’altrettanto triste giovinezza, durante gli studi liceali, la mia fede, non ancora consolidata, è stata ripetutamente colpita dagli strali di un professore scolastico, demolendola a poco a poco. Ero un ragazzo poco esperto di religione e alla fine ho ceduto, ritenendo le mie credenze religiose, semplici favole.
Da quel momento la mia  qualità di vita ha peggiorato notevolmente ed è cresciuta l’insofferenza ed una smodata sete di esperienze, basate più sulla mia valutazione che su quella di Dio.
Vivevo male e niente mi soddisfaceva poiché mi mancava la pace dell’anima, quella pace che solo dopo la mia conversione sono riuscito a trovare. Da sempre la mia curiosità mi spingeva a leggere di tutto perché avevo sete di sapere il più possibile nei più svariati campi umani. Poiché le mie capacità finanziarie erano molto limitate, ricorrevo ai mercatini e alle bancherelle che vendevano i libri usati a buon prezzo. Un giorno, rovistando tra i libri di una di queste bancherelle, sono stato attirato da un titolo per me inconsueto.
Si trattava della “Vera devozione a Maria Santissima” di uno sconosciuto Autore, S.Luigi Maria di Montfort.
Poiché mi interessava il tema mariano, del quale conoscevo molto poco, ma che era spesso discusso in giro, l’ho acquistato e letto. Dietro una pagina ho visto stampato un indirizzo relativo ad un centro mariano.
Curioso di saperne di più, sono andato a questo indirizzo: Mi ha aperto la porta un frate con una barba imponente il quale, saputo del mio interesse, mi ha subito invitato ad una riunione che si sarebbe tenuta lì il giorno dopo e nella quale si sarebbe parlato del tema che mi interessava. Puntualmente ho partecipato a quella riunione che ritenevo informativa, ma che in realtà aveva una connotazione di preghiera.
Senza saperlo, ho partecipato ad una riunione della Legione di Maria che traeva ispirazione proprio dal Montfort per trasformare la propria vita e renderla appagante e felice.
Fino ad allora la Madonna, la Madre di Dio e degli uomini, non era per me se non la Madre di Gesù  e io non conoscevo affatto la Sua funzione materna. Lei ha avuto pietà della mia miseria ed è entrata nella mia vita dandomi quell’ossigeno che mi mancava e che era costituito dal Figlio Suo.
Frequentando questo gruppo e partecipando insieme a loro ai vari tipi di apostolato, ho avuto tante e varie esperienze che mi hanno fatto condividere con le persone incontrate, le tante loro sofferenze e gli sforzi per confortarle. Nel tempo ho potuto sperimentare il continuo aiuto di questa Santa Madre celeste, la cui provvidenza e amore non ha uguali. Mia moglie, scorgendo in me un uomo mai conosciuto fino allora e temendo in una mia “sbandata” spirituale, che avrebbe potuto allontanarmi dalla famiglia, ha combattuto come poteva, affinché tornassi ad essere il marito premuroso di prima. Temeva , infatti, che questo nuovo fortissimo interesse, potesse degenerare in fanatismo e costituire per lei un tradimento degli impegni matrimoniali. In quei giorni si parlava molto di un certo Fratel Gino, il quale era stigmatizzato e passava per un Santo a motivo di una forte carica spirituale e capace di emanare dalle mani ferite, un intenso profumo di rose. Saputo del gran seguito avuto, tanto da aver potuto costruire una grande Chiesa a S.Vittorino in onore della Madonna, decisi di andare insieme a mia moglie, a consultarlo per conoscere il volere di Dio. Dopo una notevole fila tutti e due, separatamente, abbiamo avuto con lui un colloquio. Nel mio caso, il responso è stato piuttosto ambiguo e mi è sembrato che mia moglie avesse ragione nel ritenerla “una sbandata”.
Tornato allora nel mio gruppo, ho annunciato loro che mi sarei dimesso perché evidentemente avevo sbagliato strada. Tutti si sono meravigliati, ma non hanno potuto nulla circa la mia decisione.
Subito dopo, per un lungo mese di separazione, ho provato un’amarezza e un disorientamento terribili con una sofferenza spirituale acutissima. Sono diventato cupo e arrabbiato e, potrei dire, fuori di me. Sentivo in me un peso che mi schiacciava e nulla poteva alleviare questa condizione, finché, dopo tante riflessioni, parlandone con mia moglie, ho deciso di tornare nel mio gruppo.  Ricordo perfettamente che nel medesimo istante della mia decisione, ho provato una sensazione di liberazione da quel peso insostenibile ed ho potuto respirare un’aria serena. Dio, per mezzo di Maria, aveva vinto la mia ostinazione e mi aveva rivelato la Sua volontà. La mia conversione cominciò da quel momento perché il miracolo ricevuto mi ha reso forte e determinato. La Misericordia di Dio mi ha dato la consapevolezza e la certezza che la mia vita aveva preso la direzione giusta. Negli anni che seguirono, mia moglie si convinse che i suoi timori erano infondati e che io, con la mia risposta positiva all’invito della Madonna, avevo conservato e valorizzato il nostro matrimonio. Le grazie ricevute in questo lungo periodo di 46 anni, sono state tante ed eccezionali. Ne ricordo tante e molte delle quali ottenute in brevissimo tempo e inequivocabili. Ho sempre avuto, anche tutt’ora, la precisa sensazione della protezione della Madonna che mi salva da tantissimi pericoli, sia fisici, sia spirituali. Sento di avere una Fede inattaccabile il cui merito non è da ascriversi alla mia personalità, ma alla convinzione profonda che solo Lei può inculcare. Quando mia madre è stata operata di tumore al pancreas proprio nel giorno di Pasqua, ho pregato e sofferto a lungo nella Chiesa dell’Ospedale e la mia preghiera non ha avuto subito un esito apparente, ma poi ho ottenuto per lei, certamente, una morte dolce e senza altre sofferenze, concludendosi con la Comunione dei malati.
A quel punto, mi ritenevo totalmente orfano. A soli quattro anni e mezzo avevo perso il padre, medaglia d’oro al valor militare, ed ora anche la madre. Un’ispirazione mi spinse a chiedere a Maria di divenire mia Madre; è stato come un fulmine a ciel sereno. Nei giorni che seguirono, la Sua Presenza era costante e tutto ciò che chiedevo, in poco tempo mi veniva concesso. La mia serenità era al settimo cielo e il mio animo era tranquillo, affidandomi completamente a Lei e al Suo Amore. Quando la situazione sembrava priva di uscite, Le dicevo: Madre mia, pensaci Tu. E Lei veramente pensava a tutto! Quante situazioni complesse e umanamente inestricabili, Lei portava a compimento! Mi  dicevo: la prova dell’Amore di Maria per i propri figli conferma continuamente la veridicità di ciò che si crede. Non può essere un’ illusione, come tanti vorrebbero credere, ma se si è onesti con sé stessi e con Dio, non è possibile negare l’origine soprannaturale della Fede. Questo dono incommensurabile ci è dato come premio per aver creduto senza aver visto. Tutte le grazie ricevute, sono come tante pietruzze di un mosaico che mostra nel suo insieme il disegno divino. Nei periodi di aridità esse costituiscono per me una forte conferma del mio credere e anche se, come è avvenuto di recente, si trascorre un periodo “di deserto”ove ci sembra mancare il conforto divino, tuttavia so che fuori della mia sfera umana, la presenza di Maria non manca mai. La Misericordia di Dio ci lascia vivere questi difficili e penosi periodi per il nostro bene e per i Suoi imperscrutabili disegni.
(Carlo)

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