domenica 22 agosto 2010

APOSTOLATO LEGIONARIO n.5

APOSTOLATO ALLA STAZIONE FERROVIARIA

Gloria, proveniente da Livorno: un incontro molto bello. E’stata educata cristianamente, aveva fede, ma la sta perdendo a causa delle prove della vita; è molto triste, ha perduto il padre a tredici anni, la mamma, dopo lunghe sofferenze; ora è sola. A 44 anni non ha prospettive se non lavoro e solitudine. Col fidanzato, già era pronto il mobilio poi, per opposizione della suocera, tutto è andato a monte.
La sproniamo alla fede, all’amicizia con il Signore, alla fiducia nella Madonna. Gradisce il Vangelo, la Medaglia Miracolosa e una poesia. Sembra molto confortata, dà e chiede l’indirizzo. Se abitasse nella nostra città, afferma, verrebbe senz’altro alla Legione.

Raffaele, cinquant’anni. La vecchia mamma gli parla di Dio, ma lui stenta a crederci, e tuttavia ci torna spesso col pensiero; anche adesso, con noi, ne parla volentieri, quasi desiderasse di essere aiutato a superare i suoi dubbi. Prendiamo spunto dal richiamo della mamma, per instillargli amore alla Madonna, la Mamma di tutti. Ci ascolta con interesse e gradisce la Medaglia Miracolosa.

Vincenzo,trentacinque anni, vita avventurosa; è stato nella Legione Straniera. Espulso dalla Francia, vive di picoli furti. E’ un giovane di bel aspetto, piccolo ma atletico. E’ originario del centro Italia ma ha passato la sua fanciullezza nel sud Italia,in un convento di Cistercensi. Allora aveva sentimenti religiosi e ancora ricorda quando, rientrando in famiglia, allestiva l’altarino della Madonna. Ora dice di non credere più a niente, perché tutti sono malvagi e infidi (anche a noi ha lanciato sguardi di diffidenza), e sottolinea il suo scatto con una bestemmia e parolacce varie. Allora uno di noi gli dice, tenendogli un braccio con affetto, che questi scatti non può ispirarglieli che il demonio. E lui stranamente, subito si calma, e con una risata, ammette che forse è proprio così. Cerchiamo di instillargli di nuovo sentimenti di affetto per la Madonna, è Lei che ha combinato questo incontro, tramite i Suoi Legionari (che crede? Anche la Madonna ha i Suoi Legionari!). Dopo qualche esitazione, accetta la Medaglia e si stupisce che uno di noi conosca l’Ave Maria in francese, si vanta di ricordarla anche in latino. Gli raccomandiamo di recitarla questa sera stessa, con sentimento. Ammette di essere confuso, perché da una parte è certo che la Religione ora non serve più, ma dall’altra è portato ad augurarsi che ce ne fossero centomila come noi. Insomma, ci lasciamo da buoni amici e spera di incontrarci di nuovo.
(Un Presidio di Roma)

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