mercoledì 8 settembre 2010

APOSTOLATO LEGIONARIO n.8

Cuore legionario

Oggi sono andato a trovare i lungo-degenti di un Ospizio per anziani. Come Al solito, ho chiesto a Maria di fare del bene per mezzo mio. E così è stato. Ma a beneficiare di questo bene, sono stato anche io.
Mentre scrivo, sento ancora il cuore infiammato di un amore che non è di questo mondo. Conservo ancora, a distanza di ore, una sensazione dolcissima e insieme misteriosa. Mi sembra di aver raggiunto il centro dell’animo umano; quel centro indecifrabile che costituisce il mistero dell’uomo; quella parte di noi che non dipende dal carattere o dalle condizioni ambientali.
E’ il mistero umano dei Romantici i quali avevano intuito questo centro profondo, la cui insondabilità rifletteva l’atteggiamento malinconico, perché questo misto di mistero e di ardente desiderio, incideva fortemente sul sentimento. Solo Dio può spiegare l’uomo all’uomo, come giustamente dice Papa Giovanni Paolo II.
Ma cosa ho fatto per sentire tutto questo? Semplicemente , mi sono fatto “binario”, perché il treno divino potesse correre attraverso di me.
Nei commoventi colloqui con gli anziani, ho recepito l’Anima Universale e la forza del sentimento, o meglio, la forza del soprannaturale che mi ha svelato i legami profondi col mio prossimo, fatti di fratellanza incancellabile.
Come ho sempre pensato, l’esperienza della visita fatta a persone sole ed escluse dalla vita attiva, può essere fonte di gioie insperate. Sentirsi benedetti dal profondo del cuore, e chiamati col termine “amore”, non può lasciare indifferenti !
(Un Legionario)

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