domenica 5 settembre 2010

APOSTOLATO LEGIONARIO n.1

Come al solito, in coppia, svolgiamo apostolato alla Stazione ferroviaria. Fermiamo un giovane intento a guardare una vetrina di un’edicola. Si chiama Agostino, ha ventidue anni, viene dalla Calabria per servizio militare. Ha fatto gli studi scientifici. Si proclama subito ateo. Ad un esame più approfondito, risulta battezzato e comunicato, ma presto ha abbandonato la pratica religiosa per scarsa convinzione (causata, pensiamo noi, da una scarsa preparazione in merito). Gli parliamo di Dio, di un Creatore, Autore di tutte le cose meravigliose dell’universo, della necessità di un inizio, dei misteri della nostra esistenza e del nostro sentimento di amore. Gli parliamo del nostro destino futuro, della possibilità di gioire o soffrire per tutta l’eternità; gli diciamo, in sostanza, che non si può vivere felici, lontani da Dio. Il rischio religioso è troppo grande, per non approfondire tale argomento. Ci ascolta interessatissimo e si immerge volentieri nelle nostre argomentazioni.
Dopo un lungo colloquio, accetta la Medaglia Miracolosa che gli offriamo, dopo la spiegazione della Devozione. Promette di conservarla religiosamente e di rivolgere alla Madonna una semplice preghiera quotidiana: “O Maria, fa che comprenda ciò che oggi mi è oscuro”. Lo invitiamo a leggere il Vangelo (che non conosce affatto) e di meditarlo. Promette che lo farà e ci ringrazia molto. Confidiamo che la Madre Celeste lo illuminerà e darà forza e costanza ad un temperamento che ci sembra un po’ labile. (Un Presidio di Roma)

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