mercoledì 6 ottobre 2010

RACCONTO MARIANO

Un miracolo a Lourdes: la gioia di perdonare.

Alla fine della seconda guerra mondiale, un uomo era stato ingiustamente accusato di collaborazionismo con i Nazisti ed era stato condannato a parecchi anni di prigione. Quest’uomo, che era credente, aveva perso la fede a seguito di questa ingiusta accusa e della conseguente prigione; nel frattempo gli era morta la moglie. Questa donna, molto pia, gli aveva fatto promettere di andare a Lourdes quando sarebbe uscito di prigione. Una volta libero, fa trascorrere molti anni prima di decidersi a mantenere la sua promessa; ma finalmente si reca nella città mariana. Da quel momento gli avvenimenti si intrecciano. Presso le fontane, quest’uomo incrocia un’ infermiera che notando il suo volto scuro, gli offre un bicchiere di acqua e lo consiglia di andare da un prete.
Dopo molte esitazioni, infine si reca presso un Ministro del Signore e gli confessa il suo dramma e, soprattutto, quel fardello che egli porta da tanti anni: l’odio e il rancore verso colui che lo aveva fatto condannare. E proprio a questo momento, che si verifica il primo miracolo: il Signore ha pietà di questo cuore spezzato e, attraverso l’assoluzione, lo libera dal peso terribile del rancore.
E’ un uomo nuovo quello che prende il treno per tornare a casa; è pieno di gioia per aver ricevuto nel Sacramento la forza di perdonare con tutto il suo cuore, a colui che lo aveva fatto tanto soffrire.
Durante il ritorno, sul treno, una giovane donna si siede davanti a lui. E’ la stessa infermiera che l’aveva visto alle fontane e che non può fare a meno di rilevare come il suo volto sia cambiato: da esso traspaiono gioia e bontà.
Si avvia la conversazione tra i due ed è l’infermiera che si confida. Ella è andata a Lourdes per suo padre che è in Ospedale, moribondo, ed ha bisogno di farsi perdonare un antico crimine; al tempo dell’epurazione, ha fatto condannare ingiustamente un uomo per collaborazionismo.
L’episodio finale, ha per sede l’Ospedale, dove l’anziano accusatore, prima di morire, riceve il perdono da parte di colui che egli aveva fatto condannare tanti anni prima.
(Daniel Saphy da “Madre e Regina”)

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