mercoledì 1 dicembre 2010

TESTIMONIANZE

La Legione di Maria e il Seminario

Sento forte il bisogno di ringraziare il Signore per le meraviglie che ha operato nella mia vita. Egli infatti, che da sempre mi ha pensato, mi ha creato e sostenuto per realizzare in me il Suo progetto di amore. E sicuramente mi ha parlato anche attraverso la Legione di Maria, nella quale sono entrato a far parte a diciassette anni. In essa ho avuto l’opportunità di gustare e di vivere quattro dimensioni fondamentali della vita cristiana: la preghiera, la bellezza di appartenere alla Chiesa, l’apostolato e l’amore filiale per Maria.
La preghiera, respiro della vita cristiana, vissuta come base e spinta per l’apostolato, e l’apostolato come continuazione della preghiera. La riunione settimanale era il momento in cui tutti ci trovavamo, per vivere insieme la preghiera, per ascoltare e confrontarci sulla Parola di Dio, per comunicarci le esperienze del servizio e dell’apostolato settimanale. Anche la recita giornaliera della “Catena” era il mezzo per sentirci tutti uniti in Cristo.
Tutto questo ha continuato a far crescere in me il senso della Chiesa. L’appartenenza a un gruppo, non deve essere mai una chiusura alle altre realtà ecclesiali, ma anzi, un motivo in più per impegnarsi. Io ho fatto proprio questa esperienza. Tra le varie attività svolte, mi hanno particolarmente segnato le visite all’Ospizio. Il sorriso di quelle vecchiette, mi faceva rinascere ogni volta, ma anche i loro lamenti mi spingevano e mi incoraggiavano a ritornare, per portare loro un po’ di speranza, per portare loro Gesù.
Importante, è stata anche la spiritualità mariana che vive la Legio Mariae. Il vivere questo tipo di spiritualità, mi ha portato a vedere Maria nell’ottica giusta. Non un idolo a cui aggrapparsi, ma una Madre alla quale affidarsi, per arrivare a Gesù e per portare Gesù ai fratelli. Dunque, no devozionismo, ma abbandono fiducioso.
Ringrazio ancora il Signore per tutto questo e la Vergine Maria mi guidi e mi accompagni nel mio pellegrinaggio verso Dio. (Antonio Iannò seminarista di Reggio Calabria)

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