domenica 24 aprile 2011

APOSTOLATO 11

UNA VITTORIA SUL MALE

Sebastiano, oggi sessantenne, si è sposato giovanissimo con una donna, la cui estrema gelosia ha complicato i loro rapporti, ma non ha impedito di avere tre figli di cui uno handicappato psichico.
Qualche anno fa è stato avvicinato dai Testimoni di Geova che lo hanno catechizzato fino a portarlo quasi al loro battesimo, da lui rifiutato per scarsa convinzione; distaccarsi dalla setta, però, non è stato facile, ricavandone una tremenda eredità che gli è stata inoculata e che lui ha recepito: il concetto, continuamente espresso dai Testimoni, che satana è il principe di questo mondo e quindi il padrone che può tutto.
Sollecitato da questa convinzione, ha provato a pregarlo, constatando che ciò che chiedeva gli veniva accordato subito. Infatti, non appena sorge l’occasione di un buon posto di lavoro, ma è ostacolato da un concorrente più meritevole, quest’ultimo subisce un incidente stradale che lo mette da parte per molto tempo. Così Sebastiano ha ottenuto il posto, ma a che prezzo !
Impressionato però dall’accaduto, Sebastiano vorrebbe rinunciare allo scomodo patto, ma si accorge che il male seminato, potrebbe colpire anche lui e allora si affretta a rinunciare, ma da quel momento non ha avuto più pace e la sua salute si aggrava fortemente. Le palpitazioni di cuore compaiono nei momenti peggiori e l’angoscia che ne deriva viene contrastata con dosi massicce di tranquillanti che lo trascinano sempre più giù.
Quando noi Legionari lo incontriamo svolgendo le nostre visite nel palazzo, è uno straccio d’uomo che ispira repulsione.
Amorevolmente lo invitiamo nella nostra Associazione e lo esortiamo a risalire la china, affidandosi alla Madre Celeste, la quale lo condurrà a Cristo e alla vittoria sul male.
Oggi, dopo tante sofferenze, accettate negli anni e offerte alla Madonna, è un altro uomo, la cui vita è molto migliorata in ogni senso e ha vinto la sua battaglia.
(Un Presidio di Roma)

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