mercoledì 6 aprile 2011

SPIRITUALITA'

LE ALLEANZE BIBLICHE


Nella storia biblica figurano cinque Alleanze stipulate tra Dio e l’Umanità, però tutte queste Alleanze sono state iniziate da Dio in vista dell’unica eterna Alleanza che è quella tra Dio e Gesù Cristo Uomo, e contemporaneamente Dio. In questa Nuova ed eterna Alleanza tra Dio e Suo Figlio, Gesù è il rappresentante dell’Umanità.
Dio ha immaginato questa Alleanza per salvare l’Umanità, perduta a causa del peccato originale, e non avrebbe potuto rivolgersi ad alcun interlocutore, se non Suo Figlio Stesso, il quale era l’unico a meritare quanto un Dio.
Gesù, con il Suo sacrificio, ha permesso all’uomo di inserirsi in questa Alleanza e l’uomo che accetta di divenire figlio di Dio (attraverso il Battesimo) acquisisce doveri e anche diritti.
I doveri consistono nel rinunciare alle lusinghe di satana e credere che tutto il potere sia monopolio di Dio, reputando Dio suo Signore e Sovrano; (rinuncio, rinuncio, rinuncio; credo, credo, credo)
Decisione esplicitamente pronunciata nel Battesimo.
I diritti, che Dio Misericordioso ci permette di richiedere, consistono in tutto il Bene che Egli vuole donarci attraverso le Sue Grazie e consentirci di partecipare in eterno alla Sua gioia.
Prima del Battesimo l’uomo non può ottenere ascolto, perché è privo del perdono che solo il sacrificio di Cristo ha ottenuto per noi, perciò chi non è stato lavato dal sangue santissimo di Gesù, non può essere figlio di Dio e quindi è escluso dalla Salvezza. “Extra Ecclesiam, nulla Salus” (fuori della Chiesa, non c’è Salvezza).
La prima Alleanza viene anticipata con Noè, il quale inizia una nuova Umanità.
Nel tempo, l’Alleanza continua con Abramo ( 2° Alleanza) e Dio promette che la stirpe abramitica sarà numerosissima. Dio dimostra ad Abram la Sua protezione e gli fa la promessa che la sua discendenza sarà numerosa come le stelle del cielo. Lui, pur essendo centenario e non avendo figli, crede all’onnipotenza di Dio, il Quale glielo ascrive a merito. Però, soggiunge Dio, “sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri in un Paese non loro; saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. Ma la Nazione che essi avranno servito, la giudicherò Io; dopo, essi usciranno con grandi ricchezze.” (Gn 15,15) (2070 A.C.)
Perché questo possa avvenire, è necessaria una residenza fissa. Non era, infatti, conciliabile una vita nomade, piena di continui pericoli e stenti, con una regolare crescita in ambiente ricco e protetto dalle incursioni dei frequenti nemici. La Provvidenza pensa anche a questo, approfittando del peccato commesso dai fratelli di Giuseppe i quali, pensando di disfarsi del fratello, lo vendettero come schiavo ai mercanti egiziani. Per mezzo delle particolari doti di cui Dio lo aveva fornito, quali l’interpretazione dei sogni, Giuseppe sa affermarsi come Viceré d’Egitto sotto il Regno degli Yxos o Re Pastori. (anno 2080 A.C.). E quando sopraggiunge una carestia, Giuseppe, col permesso del Faraone, invitò tutta la sua famiglia, costituita da 70 persone, a risiedere in Egitto in una zona bella e resa fertile dalle periodiche alluvioni del fiume Nilo, chiamata Terra di Gessen.
Là gli ebrei si stabilirono e prosperarono per 400 anni fino all’arrivo di altre dinastie faraoniche che non furono più tanto favorevoli al popolo ebreo e lo schiavizzarono.
Quando un Faraone, ignaro della storia ebraica sfiderà Dio e sarà costretto, dopo 10 piaghe a scacciare la comunità ebraica arrivata a 2.000.000 di individui, finalmente, cessa la sua ostinazione e li lascia partire abbandonando loro tutte le ricchezze che desiderano.
Dio quindi, attraverso prodigi eclatanti (passaggio del mar Rosso e colonne di fuoco e di nube oscura) porterà il Suo popolo nel deserto, ove intendeva ammaestrarlo, dotandolo di una Legge (Le tavole) che esprimesse il Suo volere.
Dopo un primo fallimento causato dalla fusione del vitello d’oro, Mosé ottiene finalmente l’adesione incondizionata di tutto il popolo alle leggi divine (Torah). ( 3° Alleanza)
(elaborazione da:"Il Battesimo" di Don Persili)


(Prima parte)

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