sabato 9 febbraio 2013

APOSTOLATO 13

Ogni settimana, in coppia, ci rechiamo presso persone sole e bisognose di compagnia, dando loro parole di conforto e parlando di Gesù e di Maria. Così, due nostre sorelle hanno fatto visita a una signorina anziana sola e ammalata ai polmoni presentandosi come due Legionarie di Maria. Lei non conosceva questa Associazione e loro le hanno spiegato che la visita serviva a conoscersi a fin di bene, per passare con lei una serata serena. Sulle prime lei ci guardava con sospetto, ma in seguito, durante le altre visite, ha acquistato fiducia e si è lasciata andare parlandoci a lungo di lei. Diceva di essere ammalata ai polmoni e faceva fatica a respirare. Inoltre era delusa dalla vita, perché, nell’arco di pochi anni le erano morti cinque fratelli fra i quali era particolarmente sentita la morte della sorella. Per queste ragioni non era andata più in Chiesa ed era difficile parlarle di Dio perché Lo riteneva responsabile della morte dei fratelli. Le Legionarie, però, non si sono perse d’animo e poco per volta sono riuscite a spiegarle che Dio non vuole la morte di nessuno, perché Lui ci ama e che Suo Figlio Lo ha sacrificato sulla Croce per salvare tutti noi peccatori; quindi lei doveva credere in Lui ed avere fiducia, pregando la nostra Madre celeste, perché nulla è impossibile a Dio. La povera donna non sapeva recitare il S.Rosario, allora le è stato portato un libricino adatto, pregando con lei un paio di volte. Le Legionarie l’hanno poi convinta a seguire tutte le sere il S.Rosario che viene detto alla grotta di Lourdes e trasmesso in televisione. Ora lei aspetta quell’ora della sera perché recita con loro il S.Rosario. Inoltre per molte domeniche è stata accompagnata alla S.Messa, spingendola a fare la S.Comunione anche se lei sosteneva di non essere degna. Per convincerla, le Legionarie hanno affermato che la sua Comunione era certamente più accetta a Dio di quanto lo fosse la loro, poiché nel Vangelo si legge che c’è festa tra gli angeli in Cielo più per un peccatore che torna a Dio, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. Ora, con tanta nostra gioia, siamo felici di aver riavvicinato a Dio questa anima così bersagliata ed ora così serena. (Franca- un Presidio di Roma)

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