mercoledì 17 aprile 2013

SPIRITUALITA'

SANTA TERESA D’AVILA MAESTRA DI ASCESI- 2° parte Il demonio- Avversario della vita spirituale è il demonio del quale la Santa tratta molto spesso per svelare i suoi tranelli e segnalare la sua presenza nei passaggi pericolosi, ove c’è abbastanza oscurità per dissimularlo. Secondo la Santa il demonio è un essere vivo, un nemico personale. “I demoni sono angeli decaduti. Dio, col mondo materiale, creò anche gli Angeli, puri spiriti, esseri di luce, dotati di intelligenza e di volontà. Essi formavano la corte celeste di Dio ed erano destinati a partecipare della Sua vita. Perché lo meritassero vennero sottoposti ad una prova, non sappiamo di quale natura. Il più grande, lucifero, affascinato dalla propria luce, rifiutò di sottomettersi e trascinò nella sua rivolta una moltitudine di angeli. Mentre gli Angeli fedeli meritarono, nella loro sottomissione, la visione diretta di Dio e la beatitudine eterna, gli angeli ribelli, si trovarono per l’eternità nell’odio di Dio, nella privazione del Bene sommo e dell’Amore infinito. A questi angeli, divenuti demoni, Iddio diede il permesso d’intervenire nel mondo. In quanto (impuro) spirito, il demonio domina il mondo inferiore della materia e dei sensi. Ne conosce le leggi e le reazioni. Può metterle in azione ed utilizzare intelligentemente per i suoi fini. Per questa ragione tutto quanto l’uomo possiede di materiale e di sensibile- corpo, potenze sensibili (sensibilità, immaginazione, memoria)- non sfugge ad una certa azione o influenza del demonio. Ciò nonostante, non può penetrare nelle facoltà dell’anima, a meno che la volontà non gliene apra la porta. Non può leggere i pensieri nell’intelligenza, né agire direttamente su di essi. Anche la volontà sarà per lui un fortino invidiabile ed inviolato, persino nelle possessioni, salvo che essa stessa non si abbandoni alla sua presa. Il mondo soprannaturale, nel quale si penetra solo per mezzo della Fede amorosa, gli è completamente sprangato. Tuttavia, mediante impressioni e immagini sensibili, può intervenire indirettamente nella vita spirituale. Ancora, il demonio potrà conoscere i pensieri dell’intelligenza, i voleri e i desideri della volontà ed anche i movimenti soprannaturali dell’anima, se ne raccoglie l’espressione scritta o parlata o se riesce ad interpretare i fenomeni sensibili che li accompagnano. “(P.M.Eugenio) “E’ ben vero che spesso, quando l’anima riceve comunicazioni spirituali e segrete, quantunque il demonio non sappia quali e come siano, a motivo della grande quiete che esse producono nella parte sensitiva, pure appunto da questa calma profonda, giudica che vi sono e che l’anima sta ricevendo qualche gran bene spirituale.” (Notte, libro II) “Il turbamento è una preparazione. Crea l’atmosfera propizia all’azione decisiva del demonio, proprio come il raccoglimento precede e prepara l’azione di Dio. Questa azione decisiva viene realizzata dal demonio per mezzo della menzogna. Riprendendo la parola di Gesù, S.Teresa lo chiama “amico della menzogna e menzogna lui stesso” Con le anime decise per la perfezione, egli avrà probabilità di riuscita solo se gli riesce coprire il male con le apparenze del bene. Per assicurare alle sue simulazioni tutte le probabilità di successo, si appoggia alle tendenze dell’anima, ai suoi desideri. Ed ecco il demonio procurare consolazioni spirituali che nutriranno la golosità spirituale di un’anima, portandola a eccessi negli esercizi di pietà e nelle mortificazioni, o almeno le faranno trovare talmente penosa l’aridità che segue, da portarla allo scoraggiamento. Contraffare le grazie soprannaturali di Dio, è opera più difficile, alla quale però il demonio non manca d’adoperarsi. Se la contraffazione non viene scoperta, può trascinare l’anima in errori con conseguenze pratiche notevoli per l’anima stessa e per il suo ambiente. Per lo meno essa sottrae progressivamente l’anima all’azione di Dio fino al punto che, spogliata dei beni spirituali che brillavano in essa, cade in uno scoraggiamento che il demonio si sforza di aggravare e trasformarlo in disperazione. In generale però il demonio è più particolarmente attivo nei periodi di transizione, i quali, per l’oscurità dolorosa che vi regna, e per la novità dei fenomeni che si producono, gli offrono occasioni più numerose e facilità più grandi per tendere le sue trappole.” (P.M.Eugemio) Per prima cosa non ci si deve abbandonare ad una paura esagerata ; lasciarci prendere dal terrore è tanto irragionevole quanto pericoloso. Egli si serve proprio di questo terrore per dissimulare la sua inferiorità e armare le sue trappole. Ci dice la Santa: “Quello che ho detto, serve ad aiutare i veri cristiani a disprezzare i fantasmi con cui i demoni tentano spaventarli. Sappiano che ogni qualvolta li disprezzano, l’anima acquista maggior forza, ed essi perdono di vigore, per cui i loro assalti ci sono sempre molto utili…Insomma, quando io non sono infedele al mio Dio, essi hanno così poco potere che non mi fanno paura. I loro assalti non valgono se non contro i codardi che si arrendono, a danno dei quali essi fanno prova di quel che possono.” (S.Teresa- Vita) Quando si dovrà combattere il demonio, è opportuno utilizzare tutte le armi soprannaturali che assicurano la nostra superiorità, utilizzando i sacramentali, quali l’acqua benedetta, la preghiera e il digiuno. S.Teresa ci suggerisce, per sfuggire alle mire del demonio, di portarsi in regioni ove egli non può penetrare, per mezzo di atti di fede e di umiltà. Inoltre la Santa avverte: “..Codardi come sono (i demoni) se ci vedono all’erta, non osano assalirci, ma appena ci scorgono distratti, ci possono fare gran danno. Guai poi se dovessero accorgersi che qualcuno è incostante nel bene e non fermamente risoluto a perseverare! Non lo lascerebbero in pace né di giorno né di notte, gli ispirerebbero mille paure e gli porrebbero innanzi un’infinità di ostacoli. In ciò sono molto sperimentata, ve lo posso dire con sicurezza. Aggiungo per di più, che l’importanza di questo avviso è troppo poco conosciuta.” (S.Teresa- Cammino) Il digiuno è un’arma potente contro l’azione demoniaca, lo stesso Gesù lo insegnava agli Apostoli :”Questo genere di demoni non lo si può scacciare che con la preghiera e il digiuno.” (Mc 9,28) Del resto, la mortificazione dei sensi, sui quali insiste l’azione demoniaca possiede una notevole forza atta a dominare la natura, conferendo così una certa potenza sugli angeli decaduti. Inoltre la Chiesa ha istituito i sacramentali per consentire una maggiore forza preservatrice quali l’acqua benedetta. Dice S.Teresa: “Ho sperimentato varie volte che per volgere in fuga il demonio e impedirgli di ritornare, non v’è mezzo migliore dell’acqua benedetta. Fugge anche innanzi alla Croce, ma poi ritorna. Dev’essere ben grande la virtù dell’acqua santa! Quando io me ne servo, provo una vivissima e sensibile consolazione come un sollievo che non so descrivere, un diletto interiore che mi fortifica l’anima. E non è già un’illusione né una cosa che mi sia accaduta una volta sola, ma molto spesso e sempre da parte mia con grande attenzione per osservarla… Un’altra volta mi tormentò per cinque ore di seguito con sì vivi dolori e turbamenti fisici e morali che mi pareva non poterne più. Le persone presenti erano tutte spaventate, né esse sapevano che fare, né io come difendermi…Piacque al Signore di farmi vedere che dipendeva tutto dal demonio: vidi accanto a me un moretto assai brutto che digrignava i denti disperatamente nel constatare una perdita dove sperava un guadagno. Appena lo scorsi, mi misi a ridere senza paura. Mi stavano vicine alcune persone…dissi a quelle persone che se non avessero riso, avrei chiesto loro dell’acqua santa. Me la portarono subito e me ne gettarono addosso, ma senza effetto. Allora spruzzai il luogo dove stava il demonio e subito fuggì. Mi sparirono insieme tutti i mali che soffrivo, come portati via da una mano, pur rimanendone sì affranta da sembrarmi d’aver ricevuto una buona dose di legnate.” (S.Teresa-Vita) Nelle preghiere di benedizione dell’acqua santa, la Chiesa chiede espressamente il potere di “mettere in fuga tutta la potenza del nemico, di distruggere l’influsso dello spirito immondo e di allontanare il serpente velenoso..” S.Paolo, a questo proposito, dice: “Rivestitevi di tutta l’armatura di Dio affinché possiate resistere alle insidie del diavolo. Imperocché non abbiam da lottare con la carne e col sangue, ma con i principi e le potestà, coi dominanti di questo mondo tenebroso, con gli spiriti maligni dell’aria. Per questo prendete tutta l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e, preparati in tutto, sostenervi. State dunque, cinti i vostri lombi con la verità e vestiti con la corazza di giustizia. E calzati i piedi in preparazione al Vangelo di pace; soprattutto date di mano allo scudo della Fede, col quale possiate estinguere tutti gli infuocati dardi del maligno.” (Ef 6,11) Anche S.Pietro nella sua 1° lettera: “Resistetegli, restando fermi nella Fede.” S.Giovanni della Croce: “…Unendo così il nostro affetto a Dio, ne viene che l’anima- elevandosi- lascia le cose della terra, si colloca davanti a Dio e si unisce a Lui…L’anima, più forte lassù dove ama che non nel corpo ove abita, sottrae divinamente la carne alla tentazione; e ciò fa sì che l’avversario non sappia più raggiungerla né ferirla; essa non si trova più là dov’egli conta di colpirla e di rovinarla.” Ma per sfuggire alle insidie demoniache S.Teresa raccomanda l’umiltà : “Se l’anima è umile…il demonio non le potrà recare gran danno…Il Signore non permetterà mai al demonio d’ingannare un’anima che non si fida di sé.” (VI Mansioni)-- (Carlo) (continua)

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