martedì 3 novembre 2015

SPIRITUALITA'

Continua la pubblicazione del calendario legionario 2016; mese di dicembre



 MARIA  CORREDENTRICE
“Ora, presso la croce di Gesù, stavano Sua Madre e la sorella di Sua Madre, Maria di Cleofa e Maria Maddalena. Gesù dunque, vedendo Sua Madre e lì presente il discepolo che Egli amava, disse a Sua Madre: “Donna, ecco Tuo figlio” Poi disse al discepolo: “Ecco tua Madre” E da quel momento il discepolo la prese con sé.” (Gv 19,25-27)
“Il Redentore e la Redentrice operano insieme e direttamente la Redenzione universale per il riscatto dell’Umanità dalla schiavitù e morte del peccato, pagando con la loro sofferenza  e morte sul Calvario il prezzo del riscatto, meritando in tal modo, l’acquisto della Grazia redentiva  per tutto il genere umano, passato, presente e futuro.” (P.Manelli)
Maria essendo Corredentrice universale, dopo aver cooperato attivamente alla Redenzione universale con le Sue indicibili sofferenze, immerse in quelle del Figlio, in totale unione nell’offerta al Padre, ha collaborato con Cristo all’acquisto stesso delle Grazie e dei meriti di nostro Signore, anche se in maniera subordinata.
Lei, dunque, è Mediatrice di tutte le Grazie da donare ai redenti.  S.Pio X, nell’Enciclica “Ad Diem Illum” dice: “Da questa comunione di dolori e di volontà tra Cristo e Maria, meritò Ella di divenire degnissimamente la Riparatrice del mondo perduto e quindi la Dispensatrice di tutti i doni che Gesù ci procurò con la morte e con il sangue.”
“La corredenzione e la maternità spirituale si trovano l’una nell’altra reciprocamente, ossia Maria Santissima è Madre nostra, perché Corredentrice ed è Corredentrice perché Madre nostra.”(P.Manelli)
Nell’Annunciazione, Maria Santissima è chiamata da Dio alla missione di Corredentrice.  “Infatti l’Incarnazione è già in se stessa un mistero di Salvezza e l’avervi cooperato, dà a Maria il diritto di essere chiamata Corredentrice.  Accogliendo l’invito dell’Angelo, infatti, e obbedendo alla richiesta di Dio, Ella diviene Colei che ci dona tutta la Grazia (il Verbo Incarnato) e tutta la Salvezza (il Messia Redentore);  Ella diventa Mediatrice, quale Madre del Verbo Incarnato, quale Corredentrice con il Redentore, quale Dispensatrice di tutta la Grazia che deve rigenerare le anime.”(Cignielli)
Per chi dubita che Maria fosse ignara di quanto sarebbe accaduto, si risponde che è bastata la rivelazione del nome di “Gesù” a richiamare alla mente della Beata Vergine, quanto scritto dai Profeti sul Messia Salvatore delle genti, sulla Sua missione di “Servo sofferente” (Is 53,12) il quale verrà condannato alla crocifissione come “un malfattore” (Gv 18,30) per il riscatto del genere umano dal peccato e dalla morte.
Ella conosceva la terribile profezia di Isaia 53, conosceva il Salmo 22,17 in cui si dice: “Hanno forato le Mie mani e i Miei piedi” come pure il passo di Zaccaria 12,10: “Guarderanno a Colui che hanno trafitto”.
Per questo il Fiat del Calvario, completa quello dell’Annunciazione.
IL  PROTOVANGELO
“Io porrò inimicizia fra te e la Donna, fra la tua discendenza e la Sua; Essa ti schiaccerà il capo e tu La insidierai al calcagno. “ (Gn 3,15)  Queste parole, pronunciate da Dio contro il serpente infernale, costituiscono la più grande profezia della Speranza, certi che l’avvento di una Donna sarà l’inizio e la conclusione positiva del nostro riscatto per mezzo di Gesù Salvatore.
“Questo oracolo genesiaco  costituisce da solo una piccola “mariologia” per le verità mariane che rivela esplicitamente e implicitamente. La Maternità messianica, la Maternità verginale, la Concezione Immacolata, la Corredenzione, l’Assunzione e la Regalità, sono tutte verità del mistero di Maria, che si possono leggere, almeno in filigrana, nelle pieghe di questo pur breve testo biblico.” (P. Manelli)
Il piano di salvezza, concepito da Dio, avrà una realizzazione futura: “Io porrò inimicizia fra te e la Donna…”(Gn 3,15), prevedendo un nuovo Adamo e una nuova Eva.  Infatti la parola “inimicizia” stigmatizza e contiene in sé la realtà di una lotta tra il bene e il male, unendo i due concetti di immacolatezza e di redenzione, riferite alla Donna e alla Sua discendenza.  “Madre e Figlio vengono presentati quali riparatori del peccato dei progenitori, pur se con responsabilità diversa, così come diversa era stata la responsabilità della caduta da parte della prima Eva e da parte del primo Adamo. E’ in questa “inimicizia”  che troviamo indicata e radicata la corredenzione di Maria Santissima.  Ella è stata associata da Dio al Figlio, nell’affrontare le lotte e i sacrifici per la redenzione del genere umano.” (P.Manelli)
Pio IX nella Bolla “Ineffabilis Deus” dice: “Questo è il Suo piano prestabilito, rivelato “chiaramente e apertamente” dalla Genesi  3,15.”
In sostanza, ciò che il primo Adamo e la prima Eva hanno rovinato  insieme, il secondo Adamo (Cristo) e
La seconda Eva (Maria) hanno  restaurato  insieme.
Nell’apparizione di Amsterdam del 15 agosto 1951, Maria, “ la Signora di tutti i popoli “, dice alla veggente
Ida Peerdeman : “L’Umanità è affidata alla Madre. Il Figlio dice infatti : “Donna, ecco Tuo figlio! Figlio, ecco tua Madre!” che è quindi Corredentrice, Mediatrice  e Avvocata. Dillo ai vostri teologi!  Riferisci che voglio essere e sarò, la Corredentrice, Mediatrice e Avvocata!”
(Carlo)

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