martedì 24 dicembre 2019

ATTUALITA'


IN ASCOLTO DEL CROCIFISSO
Ogni anno ritorna la polemica relativa al Crocifisso che, secondo i nemici della fede, turba le menti degli appartenenti alle religioni non cristiane. Guardo un Crocifisso e penso al messaggio scioccante che proclama al mondo. E’ silenzioso, di un silenzio carico di alti significati; un silenzio che non può non essere ascoltato e recepito positivamente. La prima persona a lamentarsi pubblicamente è stato a suo tempo un povero sprovveduto di nome Abel Smith, il quale ha dichiarato in televisione che il Crocifisso non è adatto alle scolaresche perché la sua visione scioccante impaurisce i bambini e perché coloro che non appartengono alla Religione Cattolica, non debbano sentirsi a disagio.
Lui si professa mussulmano ma, a dispetto del nome è, purtroppo, italiano ed è cresciuto nel cristianesimo, abbandonandolo poi, senza averlo compreso, per la religione mussulmana.
Contemplo ancora quel Crocifisso, quel Corpo immerso nella sofferenza più totale, circonfuso però di un’immensa serenità. Quando si guarda un’opera d’arte, al di là della scena che rappresenta, si cerca di scorgere la visione intima dell’artista e il messaggio che l’Autore abbia voluto comunicare. Come non scorgere, quindi, il messaggio d’amore che il Crocifisso “grida” al mondo il quale cerca,incomprensibilmente, di ignorare!
Un Dio ci dona, con la creazione, un’esistenza felice;  è un buon Padre che desidera per noi ogni bene, ma noi, sobillati da colui che conosce il nostro lato debole, accettiamo il maligno consiglio e rifiutiamo la Sua bontà, disprezzandola. Il meritato castigo, potrebbe essere eterno, ma ancora una volta, la bontà infinita ha ragione dell’ira e quando viene il momento ottimale, Egli si incarna nell’Uomo per attuare la Sua Redenzione. L’uomo, sempre sobillato dal nemico, cerca di impedire che si svolga quest’Opera grandiosa, gravando sempre più “il bastone dell’aguzzino”  fino a quel parossismo di male che il Crocifisso sembra rappresentare sulle Sue carni martoriate. Il nemico però, non sa che, proprio attraverso la sofferenza, viene realizzata la Redenzione degli uomini, di tutti gli uomini, cristiani e non. Il Crocifisso è universale, è la riconciliazione di Dio con gli uomini, è la loro speranza, perché dall’alto della Sua Croce, dice che qualsiasi peccatore ormai non può più disperare, perché un Dio ha scontato tutti i suoi peccati, passati, presenti  e futuri e lo perdona (ovviamente se si pente), riammettendolo nel Suo Regno di gioia.
Quindi il Crocifisso trasmette un messaggio di speranza e di gioia per tutti gli uomini a qualsiasi razza o religione appartengano e non ha alcuna attinenza col “cadavere” di cui lo sprovveduto Abel Smith ha parlato. Gesù è risorto, quindi è vivo e attende anche lui, povero miscredente, quando capirà il suo grande errore.
(Carlo)

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