sabato 1 marzo 2014

SPIRITUALITA'

Una serata speciale-


Sono ormai diversi anni che, nella mia Parrocchia, faccio parte dell’equipe preposta alla preparazione delle coppie al matrimonio. Gli incontri hanno frequenza settimanale, sono condotti dal Parroco o dal Diacono ai quali, da quest'anno, si sono aggiunti due giovani sposi con 3 bimbi. Io do il mio contributo facendo qualche intervento sulla base, soprattutto, della mia esperienza di vedovanza illuminata dalla luce di Dio.
Quest’anno si sono presentate dodici coppie. E’ stata veramente una gioia grande vedere che forse nella nostra epoca non tutto è perduto, che ci sono ancora giovani (nello specifico 24) che desiderano rendere sacra la loro unione, invece di viverla in piena libertà come insegna e propone la cultura moderna.
Ogni incontro è stata una festa. I ragazzi, felici e rumorosi hanno riempito la sala e ci hanno confidato le loro gioie ma anche i loro timori di fronte ad un impegno così  totalizzante…. Quest’anno, l'argomento proposto è stato l'esame delle parole della formula matrimoniale: ”Io accolgo te come mio/a sposo/a e prometto di esserti fedele sempre nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti ed onorarti tutti giorni della mia vita”.
Siamo così arrivati, incontro dopo incontro, alla serata in cui si sarebbero analizzate le parole finali della promessa matrimoniale “…..amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”.
Tutti i giorni della mia vita…. Ho pensato ed ho espresso ai miei compagni di avventura che quel “tutti i giorni della mia vita” è proprio la realtà perché io,  per prima, posso testimoniare che,  ancora oggi, dopo 49 anni di vedovanza sono ancora fortemente e felicemente legata al mio sposo anche se in una dimensione squisitamente spirituale.
Visto il mio interesse per l'argomento, il Parroco ha inteso affidarmi la conduzione dell'incontro. Come l’ho presa? Ne sono stata felice, ma sono stata assalita da PANICO TOTALE . La vita mi ha insegnato ad affrontare le situazioni da sola , eppure stavolta non era semplice, mi sono sentita responsabile come non mai nello svolgere quel compito che richiede competenza e tanta delicatezza.
Non riuscivo proprio a trovare la serenità giusta per potercela fare: mille pensieri mi hanno assalito: avrei trovato le parole adatte? Il divario generazionale non sarebbe stato troppo evidente? Sarei stata capace di affrontare il tema senza dimenticare nulla? Alla mia età, dimentichi lì per lì quello che stai dicendo..... Ma, come sempre, l’aiuto non è mancato. Dopo aver meditato e pregato sono finalmente giunta alla considerazione (come ho scoperto alla scuola del movimento di Speranza e Vita) che non sono sola perché accanto a me ci sono Gesù ed il mio sposo. Allora mi sono detta : ”Perché tanta paura? Cosa temere? Dove non arriverò io, arriveranno certamente loro due”.
Così, mi sono presentata all’incontro quasi con baldanza e, veramente stupita dalla mia tranquillità e dalla mia insolita sicurezza, ho iniziato il discorso sulla grazia che scaturisce dal sacramento del matrimonio, quella stessa grazia che mi ha permesso e mi permette di amare ed onorare ancora il mio sposo oggi e tutti i giorni della mia vita, per sempre.
Attraverso questa grazia il mio matrimonio, umanamente finito, si è trasformato in una unione viva, spirituale che si nutre di un Amore trasfigurato, profondo, infinito: l'Amore di Dio (quello con la A maiuscola).
In questo mare d'Amore ritrovo il mio sposo che credevo di aver perduto per sempre e che ora e per sempre vive e vivrà in me ed io in lui uniti in un sentimento che supera i confini del tempo e dello spazio.
Ho così ripercorso la mia storia travagliata che Dio ha trasformato in un tesoro prezioso, in ciò che di più bello possa godere un essere umano: la Sua Presenza che assorbe tutta la negatività del vissuto trasformandola in in una fonte di grazia.
Mentre parlavo, non potevo fare a meno di cogliere nei ragazzi un' attenzione viva mista ad una certa commozione ed allora ho pensato di condurli da Lui, in Cappella, perché  Lui facesse tutto il resto.
Ed il resto c'è stato, è avvenuto: abbiamo tutti percepito la Sua Viva Presenza che ha trasformato l'incontro in qualcosa di straordinario. I giovani sistemati nei banchi, uno per ogni coppia, dopo aver pregato insieme davanti al Tabernacolo, hanno potuto meditare il bellissimo scritto “Il dono di nozze da parte di Dio” di Padre Giordano MURARO che avevo preparato in precedenza per loro.
Poi, dopo averLo  ringraziato con una preghiera finale, siamo tornati nella sala: ho visto i loro volti commossi e luminosi ed ho chiesto loro di voler condividere l'esperienza vissuta: dopo qualche attimo di silenzio profondo, uno di loro ha testimoniato che la serata è stata sicuramente una serata molto speciale e, subito dopo, un altro ragazzo ha affermato di essere dispiaciuto del termine del corso ed ha chiesto di tornare anche dopo il matrimonio per approfondire sempre di più la sua fede.
La mia gioia più grande è stata poi vedere qualcuno di loro partecipare alla S. Messa della domenica!
Grazie, Signore Gesù per questo altro grande dono che hai voluto farmi nonostante la mia piccolezza, grazie perché mi dai la forza che supera ogni mia debolezza umana e spirituale, grazie, perché nel Tuo Amore infinito, hai chiamato questi giovani ad un Sacramento bello, speciale, per sempre......
Ti prego per loro, guidali e sostienili nel loro cammino perché possano essere fecondi di figli e di opere buone: essi siano seme di Te in questa nostra umanità che sembra aver perduto il vero senso della vita.

ENZA
Parrocchia S.Elena
ROMA

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