lunedì 6 aprile 2020

ATTUALITA'


SINTESI  MARIANA
Recentemente (3 aprile u.s.), Papa Bergoglio ha detto che bisogna considerare Maria Santissima come una discepola e come Madre. Altri titoli, secondo lui, non si addicono !
Alla vigilia di una petizione in favore d Maria Corredentrice, voglio esporre brevemente, le ragioni per le quali Maria è veramente Corredentrice.
Dice S.Paolo (1 Cor 3,9) che “noi siamo gli operai di Dio”, ossia collaboriamo “piantando e innaffiando” l’Opera che Dio fa crescere. E’ Lui che dona la via la verità e la vita; noi collaboriamo alla Sua Opera quali operai e la Sua Opera è la Redenzione dell’umanità dal peccato. E così Maria è impegnata a collaborare a questa meravigliosa Opera di Salvezza partecipando, anche se in modo subordinato a Cristo, al compimento dello strumento relativo: il Corpo di Gesù.
Maria, in virtù della Sua maternità, è ancora partecipe delle opere del Figlio; ciò che riguarda il Figlio, riguarda anche la Madre. Lei non ha dato alla luce il Suo Figlio, per poi disinteressarsene, ma lo ha sempre seguito durante tutta la Sua vita, fin’anche sul Calvario, ove ha sofferto spiritualmente in modo indicibile, offrendo al Padre, in sacrificio di espiazione, il Suo proprio e unico Figlio.
Ogni avvenimento biblico importante, nella Bibbia, viene annunciato dai Profeti, fornendo così la prova, in tempo non sospetto, che quell’avvenimento descritto da essi, esprima la volontà di Dio, la quale viene rivelata nel susseguirsi dei secoli, in modo sempre più chiaro. Così, nel libro della Genesi, il Protovangelo che costituisce la base di partenza della conoscenza del nostro passato, a seguito del peccato originale, Dio lancia una maledizione al serpente, ma contemporaneamente afferma che una “Donna” e la Sua discendenza, schiacceranno il capo del serpente infernale, vincendolo definitivamente. Quella “Donna” è Maria Santissima e la Sua stirpe è quella di Gesù. La puntualizzazione di Dio “Io porrò inimicizia…” stigmatizza molto bene la lotta fra il bene e il male che avverrà sempre fino alla vittoria finale la quale sarà perseguita insieme da Gesù e Maria. Maria è associata da Dio al Figlio nella Sua Opera di Salvezza per redimere l’umanità peccatrice; proprio  in questa “inimicizia” viene ribadita la corredenzione di Maria!
Già nell’Annunciazione Maria fu cosciente, anche se non nei particolari, del piano di Dio e rispose col Suo famoso “fiat” definendosi “serva”. L’Annunciazione e l’Incarnazione sono strettamente legate alla Redenzione, perché il consenso di Maria è già di per sé un consenso alla Redenzione in quanto, divenuta Madre del Redentore, è divenuta anche Madre e Corredentrice degli uomini.
Accogliendo l’invito dell’Angelo, Maria ci dona tutta la Grazia che risiede nel Verbo Incarnato e tutta la Salvezza del Redentore, poiché Ella è Dispensatrice di Grazia, per volere divino, al fine di rigenerare le anime. Questa missione di salvezza in unione strettissima della Madre con il Figlio la si può desumere dalle parole ispirate del Sacerdote Simeone :”anche a Te una spada trafiggerà l’anima” con le quali egli esprimeva a Maria la partecipazione ai dolori del Figlio.
Sul Calvario, Maria diviene la Madre di tutti i redenti e il “fiat” ripetuto, echeggia quello dell’Annunciazione.
Il risultato è la Chiesa, famiglia dei redenti, realtà insieme divina e umana. Dice P.Manelli :”Il Redentore e la Corredentrice operano insieme e direttamente la Redenzione universale. Ciò significa che Essi operano insieme e direttamente al riscatto dell’umanità dalla schiavitù e morte del peccato, pagando con la loro sofferenza e morte sul Calvario, il prezzo del riscatto, meritando in tal modo, l’acquisto della Grazia redentiva per tutto il genere umano passato, presente e futuro.”
(Carlo)  

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