lunedì 26 ottobre 2015

ATTUALITA'



L’ ECUMENISMO  CON  GLI  ORTODOSSI

Nella Legione di Maria vi sono alcuni Legionari incaricati di curare i rapporti con gli Ortodossi, al fine di trovare accordi tali da permettere una riconciliazione, con il conseguente recupero dell’Unità perduta con lo scisma del  1054.
Scrive Pio XI nell’Enciclica “Mortalium animos” : “Il Corpo Mistico di Cristo, cioè la Chiesa, è omogeneo e perfettamente articolato, come un corpo fisico; è perciò illogico e ridicolo pretendere che il Corpo Mistico possa essere formato da membra sparse, isolate le une dalle altre; perciò chi non gli è unito, non può essere un membro né saldato al Capo che è Cristo. Nessuno si trova a permanere in quest’unica Chiesa di Cristo, se non riconosce ed accetta con ubbidienza, l’autorità e il potere di Pietro e dei suoi legittimi successori.”
E’ certamente opportuno non smettere mai di sperare una conversione ed adoperarsi per essa, tuttavia, a tutt’oggi le differenze fra Ortodossia e Cattolicesimo, sono molteplici e profonde.
Analizziamo quindi, quanto è stato ottenuto dalla Chiesa Cattolica con la sua apertura ecumenica verso le “Chiese sorelle”: Scrive un ortodosso nel suo Blog: “Per una mentalità ortodossa, la fratellanza significa anche comunione nella stessa fede e non solo condivisione di un cammino di dialogo e di ricerca di unità. Le uniche Chiese che un Ortodosso può, in piena coscienza, chiamare “sorelle”, sono le diverse Chiese autocefale (ossia con Capi indipendenti. N.d.R) dell’ecumene ortodosso e anche queste, comunque, nella coscienza che si tratta di realtà locali dell’Unica Chiesa (la sottolineatura è dello scrittore ortodosso).
Chiamare “sorella” una comunione ecclesiale separata dalla Chiesa Ortodossa, equivale a un cedimento rispetto alla confessione della Chiesa Una e a un tradimento del Simbolo di fede.”
Il Blog citato enumera addirittura 99 differenze tra Cattolicesimo e Ortodossia. Vediamo le più importanti:
Espiazione vicaria
Dicono gli Ortodossi che la Chiesa Cattolica adottò da S.Anselmo e da S.Agostino, la concezione del peccato originale ereditario, ma essi negano che Cristo soffrì al posto del genere umano per “riscattarlo” dal male commesso col peccato originale; secondo la loro credenza, invece, Cristo soffrì per vincere il demonio e per distruggere il suo potere, ossia la morte. Ma lo stesso Gesù disse durante l’ultima cena: “…il calice del Mio Sangue per la remissione dei peccati…”  (Mt 26,28). Dicono ancora essi, che l’Umanità partecipa al riscatto dal diavolo attraverso la padronanza sulle passioni. (!) Inoltre essi negano la possibilità di salvare gli altri con le nostre preghiere e sofferenze, perché così facendo, (noi cattolici) cercheremmo di sostituirci a Cristo Salvatore. (!)
La controversia sul Filioque
Nel Credo Costantinopolitano, la Chiesa Cattolica ritiene che lo Spirito Santo proceda dal Padre  e dal Figlio, ma gli Ortodossi non accettano questa duplice possibilità e criticano la credenza cattolica dicendo che, ammettendo un solo Padre, come può, anche il Figlio mandare lo Spirito Santo? Se così fosse, vi sarebbero due Principi Primi, cosa inammissibile perché per essi solo il Padre è la fonte della vita Trinitaria.
I Cattolici non attribuiscono a ciò una grande importanza, ma per gli Ortodossi questa questione è essenziale.
Immacolata Concezione
Per gli Ortodossi Maria non è nata e tanto meno concepita, senza peccato originale, ma la macchia del peccato di origine Le è stato tolto nel momento del Suo Sì all’Angelo.  Del resto l’Ortodossia dice che la Chiesa ha accettato, non prima del IX secolo (800 circa), le considerazioni del monaco Pascasio che riteneva Maria concepita senza peccato originale. Dicono anche che S.Agostino, S.Bernardo, S.Alberto Magno e S.Tommaso non erano d’accordo. Chi diffuse la credenza nell’Immacolata fu Duns Scoto e la Scuola francescana. Secondo gli Ortodossi quando Pio IX proclamò il Dogma dell’Immacolata Concezione (1854), operò un ulteriore divario tra Cattolici e Ortodossi. Né vale, per loro, la considerazione, assolutamente inammissibile, che Maria mai avrebbe potuto soggiacere, neppure per un istante, sotto il dominio del diavolo. Lei è la Donna del Protovangelo, Lei la Donna dell’Apocalisse, Colei che schiaccerà la testa al serpente infernale. Lo attestano la Sacra Scrittura, la Tradizione, i Santi, le visioni, le apparizioni, addirittura gli esorcismi!
Sui Santi
Di tutti coloro che la Chiesa Cattolica ha proclamato Santi, gli Ortodossi riconoscono esclusivamente quelli antecedenti lo scisma del 1054. Tutti i Santi posteriori a questo evento, non vengono riconosciuti.
D’altronde gli Ortodossi non considerano molto i Santi e viene contemplata la possibilità di destituirli in caso emergano difficoltà, anche dopo molto tempo. Per la Chiesa Cattolica, invece, chi è proclamato Santo, lo è per sempre.
La Comunione
La Comunione è molto simile a quella Cattolica, ma per l’Ortodossia, essa non è valida se non viene recitata l’Epiclesi (invocazione allo Spirito Santo) dopo le parole della Consacrazione.
Agli Ortodossi è vietato accostarsi alla Comunione cattolica, mentre è permesso il contrario da parte cattolica; questa concessione è ritenuta molto severamente come “un cedimento a un relativismo ecclesiologico non diverso da quello della maggior parte delle Chiese Protestanti.”
Proibizione delle statue sacre
Le Chiese ortodosse possiedono molte icone sacre che durante le funzioni, propongono al bacio dei fedeli, ritenendo che queste abbiano un valore speciale, mentre considerano le sculture sacre, una mondanizzazione dello spirito sacro. Essi dicono che mentre l’icona riflette l’insegnamento ortodosso della Grazia Increata, la statua riflette la Grazia Creata. Gli Ortodossi vogliono essere più sobri e obiettivi dei Cattolici, cercando di evitare la sensualità delle sculture sacre, la sentimentalità e l’emotività, create dal coinvolgimento delle immagini.
La Confessione
I Sacerdoti Ortodossi, confessano i fedeli, ma non impartiscono l’assoluzione “in Persona Christi” limitandosi  a chiedere perdono per il fedele peccatore. Inoltre criticano la catalogazione cattolica dei peccati classificati come mortali o veniali.
Matrimonio
La dottrina ortodossa contempla il divorzio tra due coniugi (anche se neppure la morte di uno dei due può sciogliere il vincolo matrimoniale) quando intervengono condizioni di adulterio, male interpretando il brano di Mt 19,9 ove Gesù sembra lasciare una possibilità di ripudio in caso di concubinato (e non di adulterio).
Per questo sono previste seconde o anche terze nozze, ma in tono penitenziale, con preghiera di assoluzione. Però può ottenere lo scioglimento del matrimonio solo il coniuge innocente.
Venerazione di parti del corpo
Secondo gli  Ortodossi, non è lecito avere devozione per le parti del corpo come quella per il Sacro Cuore di Gesù (includendo, stranamente anche Gesù Bambino). In omaggio a tale credenza non vogliono il Presepio o la Via Crucis. Non amano neppure le meditazioni che accompagnano le decine del Rosario, né gli Esercizi spirituali.
Infallibilità papale
Gli Ortodossi non credono all’infallibilità papale anche se “ex chatedra”, non considerando il Papa Vicario di Cristo.  Le Chiese Ortodosse che riconoscono l’autorità di Roma si dicono Uniate, ma esse preferiscono chiamarsi Cattolici di rito orientale.
Purgatorio
Gli Ortodossi non credono nel Purgatorio anche se, contraddittoriamente, invitano a pregare per i defunti. Essi sostengono che la Chiesa Cattolica, con l’istituzione del Purgatorio, realizzi una punizione ecclesiastica che deve necessariamente corrispondere ad ogni peccato in questa vita o nell’altra, attribuendo anche varie indulgenze.  Non si tiene conto di ciò che ha detto Gesù in Lc 12,54: “ti assicuro che non ne uscirai finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo.”
Il dialogo, oggi tanto auspicato, ci stimola a conoscere le altre religioni; così facendo, non possiamo non gioire e ringraziare ogni giorno Nostro Signore che ci ha chiamati ad aderire a questa Santa, perfetta, unica Religione vera, avvolgendo la nostra povera esistenza della Sua grande luce di amore infinito.
(Carlo)

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